La pianta che aiuta il fegato a rigenerarsi

Questa potente pianta rappresenta un ottimo trattamento naturale per numerose malattie epatiche, sia virali sia chimiche o causate da intossicazione (alcolica o da farmaci).
La pianta che aiuta il fegato a rigenerarsi

Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2022

Il nome di questa pianta è un po’ complicato da leggere e da pronunciare, ma le sue proprietà sono davvero incredibili.

Si chiama Desmodium adscendens e cresce nell’Africa equatoriale, ovvero un posto molto umido.

Scoprite in questo articolo le numerose proprietà di questa pianta che aiuta il fegato a rigenerarsi.

Approfondiamo le funzioni epatiche

Prima di conoscere meglio questa pianta in grado di rigenerare il fegato, è bene ricordare alcuni concetti riguardo le funzioni epatiche, così importanti per il nostro corpo.

Il fegato lavora instancabilmente per mantenerci in salute, regolare e depurare l’organismo dalle sostanze tossiche.

Esso sintetizza le proteine e “cattura” tutte le tossine che riceviamo tramite il cibo e le bevande.

È chiaro, quindi, quanto sia importante mantenere il fegato in buone condizioni. Si tratta dell’organo più grande e complesso del nostro corpo.

Interviene in 500 funzioni diverse e lavora in coppia con la cistifellea.

Esso, inoltre, permette di sviluppare le funzioni metaboliche, assorbire le vitamine, agire sugli ormoni e molto altro.

Funzionamento fegato

È bene sapere anche che il fegato ha il potere di rigenerarsi da solo se gli vengono forniti gli strumenti adatti.

Se viene tolta una parte, a causa di una malattia o di un incidente, quest’ultima ricresce grazie alle cellule madri.

Tuttavia, affinché questo si verifichi, almeno il 25% del fegato deve essere sano.

D’altra parte, però, si tratta di un organo estremamente sensibile, perché si danneggia molto più in fretta rispetto a qualsiasi altro.

Assumere molto alcol, mangiare troppi grassi, alcune malattie o alterazioni metaboliche lo possono rendere inutilizzabile o, per lo meno, molto compromesso per poter lavorare “full time”.

Desmodium adscendens: la pianta ideale per il fegato

All’interno della fitoterapia esistono diversi rimedi naturali per poter migliorare le funzioni epatiche, tra cui il cardo mariano, il dente di leone, il ravanello nero o il carciofo selvatico.

Tuttavia, la pianta più  efficace e potente è la Desmodium adscendens.

Pianta per la cura del fegato

Questa specie cresce in Africa e le sue foglie sono di un colore verde molto chiaro.

Solitamente, avvolge le palme da olio o da cocco, con fiori viola chiaro e frutti che raggiungono fino ai 25 centimetri di lunghezza.

È conosciuta anche come “amore secco”, “burbur” e “barba di boi”.

Un po’ di storia…

Si utilizza da secoli in Senegal, Costa d’Avorio e Congo. In Ghana, ad esempio, si usa all’interno della medicina naturale come cura per l’asma, la dissenteria, la stitichezza e le coliche addominali.

Fu scoperta dalla medicina attuale nel 1960, grazie a due dottori francesi che svolgevano lavori sociali nel Paese.

Fu utilizzata con pazienti affetti da epatite, i quali guarirono nel giro di qualche settimana.

I guaritori locali conoscevano i benefici di questa pianta e furono portati numerosi campioni in laboratorio al fine di analizzarli.

I primi risultati indicarono che la Desmodium adscendens presentava alcaloidi, saponine, flavonoidi ed antocianine: tutti componenti molto benefici.

In seguito, fu utilizzata in altri casi clinici in Inghilterra, Canada e Francia dimostrando che non serviva solo per trattare le disfunzioni epatiche, ma anche per proteggere il fegato durante trattamenti invasivi o di lunga durata, come nel caso della chemioterapia, e per soggetti allergici.

Questa pianta è in grado di regolare i livelli di enzimi presenti nel fegato e rilassare le fibre muscolari lisce.

La Desmodium adscendens offre anche proprietà broncodilatatrici e antistaminiche.

Caffè

Questa potente pianta rappresenta un ottimo trattamento naturale per numerose malattie epatiche, sia virali sia chimiche o causate da intossicazione (alcolica o da farmaci).

E come se tutto questo non bastasse, aiuta anche a mantenere il sistema immunitario in perfette condizioni, ideale per pazienti con patologie quali la HIV.

La Desmodium adscendens è molto efficace per trattare i sintomi dell’epatite (carnagione gialla, cefalea, stanchezza, inappetenza), i quali scompaiono in pochi giorni.

Anche l’uso tradizionale di questa pianta in casi di epilessia, richiama l’attenzione dei ricercatori che stanno conducendo degli studi al riguardo.

Come assumere il Desmodium adscendens

Questa meravigliosa pianta si può trovare in alcuni negozi di prodotti naturali sotto forma di pianta secca, estratto, tintura madre e capsule.

Per aumentare le capacità di rigenerazione del fegato, ad esempio, la si può unire ad altre piante come il rosmarino o il cardo mariano.

Nonostante non siano stati riscontrati casi di intossicazioni di Desmodium adscendens, bisogna sottolineare che presenta effetti lassativi.

Nel caso in cui soffriate di qualche problema epatico, si consiglia di assumere tra i 6 ed i 10 grammi al giorno della pianta secca bollita in un litro d’acqua.

Bisogna seguire questa cura dalle due alle quattro settimane (fasi acute) oppure dalle sei alle otto settimane (fasi croniche).

Se avete seguito una cura medica a base di pillole che danneggiano il fegato, come per esempio per i funghi nelle unghie, conviene assumere un infuso di Desmodium adscendens al giorno prima, durante e dopo il trattamento. La dose consigliata è di 6 grammi per litro d’acqua.

Se volete godere dei benefici della pianta Desmodium adscendens per rivitalizzare e ridurre il grasso del fegato, come nel caso di diagnosi di fegato grasso, è necessario assumere una dose giornaliera di 10 grammi tra uno e tre mesi.

Infine, nel caso di persone allergiche (soprattutto con asma), la posologia è di 5 grammi di pianta al giorno, sempre in forma di infuso.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


    • Céline François, Mourad Fares, Claudio Baiocchi, Jean Michel Maixent, “Safety of Desmodium adscendens extract on hepatocytes and renal cells. Protective effect against oxidative stress”, J Intercult Ethnopharmacol. 2015 Jan-Mar; 4(1): 1–5.
    • François Nsemi Muanda, Jaouad Bouayed, Abdelouaheb Djilani, Chunyan Yao, Rachid Soulimani, Amadou Dicko, “Chemical Composition and, Cellular Evaluation of the Antioxidant Activity of Desmodium adscendens Leaves”, Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine, Volume 2011, Article ID 620862, 9 pages
    • Addy, M.E., et al., 1984. “Effects of the Extract of Desmodium adscendens on Anaphylaxis.” Journal of Ethnopharmacology, Vol 11 3:282-292 (1984).
    • Boye, G &Ampopo, O, 1990. “Plants and Traditional Medicine in Ghana,” Economic and Medicinal Plant Research. Vol 4, pp 33-34 Academic

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.