L’ipocalcemia: sintomi di una malattia silenziosa

La carenza di calcio, o ipocalcemia, è una condizione che non colpisce solo le ossa e i denti, ma che si ripercuote sulla salute generale del nostro organismo
L’ipocalcemia: sintomi di una malattia silenziosa
Valeria Sabater

Scritto e verificato psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 11 ottobre, 2022

L’ipocalcemia è una malattia che colpisce soprattutto le donne. Questo disturbo si deve ad una carenza di calcio nel sangue e si manifesta con molti più sintomi rispetto all’osteoporosi.

La sensazione di formicolio alle braccia e alle gambe, la difficoltà di concentrazione, i dolori muscolari o persino le palpitazioni, sono altri sintomi dell’ipocalcemia che nessuno dovrebbe mai ignorare.

Eppure, l’aspetto più complesso di questa malattia sta nel fatto che può ripercuotersi sulla qualità di vita del paziente, senza che questi sappia spiegarsi il perché. Per questo, nel nostro articolo di oggi elencheremo le informazioni di base per conoscere l’ipocalcemia, così che possiate riconoscere le caratteristiche di questa malattia.

Dovete ricordare anche che, in caso di qualunque dubbio o disturbo, la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio medico. Questa malattia può essere diagnosticata in fretta con una semplice analisi del sangue. Vediamo, quindi, di cosa si tratta.

Che cos’è l’ipocalcemia?

Si parla di ipocalcemia quando i livelli di calcio nel sangue presentano degli squilibri.

Questo minerale svolge funzioni basilari e fondamentali per la nostra salute e il nostro benessere. Dovete ricordare anche che il calcio non è necessario solo per avere ossa e denti forti.

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L'ipocalcemia e il sangue
  • Il calcio aiuta certi ormoni a svolgere correttamente le loro funzioni all’interno dei reni e dell’intestino.
  • Questo minerale è fondamentale per favorire la coagulazione del sangue.
  • Il calcio è importante anche per generare la trasmissione degli impulsi nervosi e le contrazioni muscolari.
  • Il calcio favorisce l’attivazione di molti enzimi basilari del nostro organismo.
  • Facilita anche le funzioni interne delle membrane cellulari, favorendo lo scambio di ossigeno e nutrienti.
  • Favorisce l’assorbimento di una vitamina essenziale: la vitamina B12.

Quali sono i sintomi dell’ipocalcemia?

  • Stress e ansia. In alcuni periodi è impossibile affrontare le proprie responsabilità quotidiane: è difficile concentrarsi, ci si sente confusi, alterati…
  • Un altro dei sintomi più comuni è la sensazione di formicolio muscolare. Si avverte fastidio sul viso e agli arti, come se ci fossero delle formiche che camminano sotto la pelle.
  • Problemi ai denti, poiché sono molto deboli.
  • Capelli deboli e possibili problemi di alopecia.
  • L’ipocalcemia implica diversi problemi cutanei. La pelle ha un aspetto molto secco ed è possibile anche soffrire di eczema o dermatite.
  • Anche le unghie sono particolarmente fragili.
L'ipocalcemia e caduta dei capelli

Quali sono le cause dell’ipocalcemia?

Una delle cause più comuni di questa malattia è la carenza di vitamina D. Infatti, la mancanza di questa vitamina ha conseguenze, per esempio, sulla ghiandola paratiroidea, il che rende più difficile regolare il metabolismo del calcio all’interno dell’organismo.

Ovviamente, esistono anche molte altre cause che solo gli specialisti possono diagnosticare:

  • Insufficienza renale cronica.
  • La carenza di magnesio è un’altra delle cause più comuni dell’ipocalcemia.
  • Anche alcuni medicinali (diuretici, trattamenti ormonali, antibiotici…) possono scatenare problemi nella sintesi del calcio nel nostro corpo.
  • Anche un consumo eccessivo di caffeina o bibite gassate è pericoloso.

Come si combatte l’ipocalcemia?

Il trattamento adatto per combattere l’ipocalcemia verrà deciso dagli specialisti in base alle necessità di ogni paziente.

Nonostante ciò, di solito, questa malattia si combatte tramite la somministrazione di integratori di calcio, ingeriti per via orale, e di vitamina D.

L’obiettivo è quello di mantenere i valori di calcio nei limiti del normale. Nonostante ciò, il problema di somministrare il calcio è che, a lungo termine, è possibile soffrire di calcoli renali.

Per prevenire la litiasi, la cosa migliore è adottare la dieta giusta, povera di sale e molto ricca di liquidi.

È possibile prevenire l’ipocalcemia?

Prima di tutto, è importante chiarire un concetto: non vanno mai assunti integratori di calcio spontaneamente. Si tratta di una decisione che è il medico a dover prendere. L’autoprescrizione è molto pericolosa e poco consigliabile.

Dato che non possiamo sapere se soffriamo di ipocalcemia o meno, non serve a niente correre il rischio di aumentare i nostri livelli di calcio tramite integratori senza un valido motivo.

La cosa migliore è consultare il vostro medico per scoprire le vostre necessità specifiche.

Vitamina d per l'ipocalcemia
  • Vale anche la pena ricordare che il calcio non è presente solo nei latticini. Questo minerale si può trovare anche in alcuni legumi, come le lenticchie o i ceci, e anche le uova, le noci o i broccoli sono ingredienti ottimi per chi soffre di una carenza di calcio.
  • Si tratta, semplicemente, di mantenere una dieta varia ed equilibrata, nella quale non manchi nessun nutriente.

Infine..

  • Per prevenire l’ipocalcemia, è importante soddisfare il proprio fabbisogno di vitamina D e di magnesio.
  • È necessario anche fare un po’ di esercizio fisico tutti i gironi. Uscite a camminare e approfittate dei raggi del sole per fare un pieno di vitamina D.

Ancora una volta, ricordate: in caso di dubbi, la cosa migliore è consultare il medico. Sarà questi, poi, a decidere se è necessario l’uso di integratori di calcio o meno.

È anche importante prendersi cura della salute della propria tiroide, poiché anche questa ghiandola svolge funzioni importanti che dipendono dai livelli di calcio presenti nell’organismo.


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