Tutti nasciamo con le ali, ma a volte la vita ce le strappa

Anche se abbiamo perso l'innocenza e l'entusiasmo tipici dell'infanzia, in ogni nuovo progetto che intraprendiamo le nostre ali possono tornare a crescere e aiutarci a tornare di nuovo liberi.
Tutti nasciamo con le ali, ma a volte la vita ce le strappa

Ultimo aggiornamento: 25 ottobre, 2016

Tutti veniamo al mondo con un paio di ali per volare verso i nostri sogni. I nostri occhi di bambini e il nostro cuore pieno di gioia sono capaci di suscitare mille sogni nella mente, una moltitudine di mete che, da adulti, vorremmo raggiungere.

Se poi ci riusciremo o no, dipenderà da molti fattori: il nostro atteggiamento, la forza interiore, la motivazione, il sostegno, un pizzico di fortuna e un contesto sociale favorevole, con le persone giuste.

Sappiamo bene che non è facile. Nascere con le ali e mantenerle per tutta la vita non è così semplice. Ad ogni delusione, infatti, ad ogni pietra sul nostro cammino, ad ogni tradimento, perdiamo una piuma, finché non rimaniamo senza e perdiamo quel soffio vitale che dava forza ai nostri sogni.

Sforziamoci, però, di ricordare che coloro che non dovrebbero mai perdere le ali sono i bambini. L’infanzia è una tappa meravigliosa, in cui i bambini devono poter credere che tutto è possibile se lo desiderano davvero.

Nell’articolo di oggi vi invitiamo a riflettere al riguardo.

Nascere con le ali per raggiungere i nostri propositi

La mente di un bambino ha un dono speciale, che dobbiamo saper rafforzare e sviluppare durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza.

Si tratta del potere dell’apprendimento, la neuroplasticità: una fase in cui dobbiamo stimolare al massimo le sue capacità per dotare il bambino di radici e, allo stesso tempo, di ali per volare.

Spesso si dice che ad agire come veri e propri mietitori di ali sono, appunto, la famiglia e il sistema educativo.

Entriamo un po’ più nel dettaglio.

Famiglie che incitano e famiglie che ostacolano

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Di sicuro, abbiamo sentito parlare tutti di educazione democratica e di educazione autoritaria. Si tratta di due modi totalmente diversi di educare, in base ai quali i nostri figli possono arrivare ad interiorizzare una serie di valori che andranno ad incidere sul loro sviluppo come adulti.

  • Le famiglie che facilitano lo sviluppo corretto del bambino sono quelle che rispettano i suoi sogni e le sue necessità affettive.
  • Sono famiglie capaci di offrire radici, ovvero quella sicurezza basata sul riconoscimento e sul rispetto reciproco. Questi genitori sono in grado di “aprire le porte” affinché il bambino possa raggiungere ciò che si è proposto. Ovviamente sempre sotto la guida di un adulto.
  • Le famiglie che, invece, ostacolano questo processo, sono quelle che decidono la traiettoria vitale del bambino in anticipo e al suo posto. Il bambino è quindi costretto a seguire, per forza, lo schema prestabilito dai genitori. In questo caso, non vengono presi in considerazione i pensieri del bambino, né la sua personalità o il suo bisogno di godersi l’infanzia. Gli vengono “strappate” le ali in tenera età, i suoi sogni vengono visti come delle “sciocchezze” e, spesso, vengono orientati verso obiettivi più concreti.

Il fatto di aver vissuto la nostra infanzia e la nostra adolescenza secondo quest’ultimo modello pedagogico ci rende, in molti casi, adulti insicuri, che non si vedranno mai capaci o meritevoli di realizzare i propri sogni.

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Indossare di nuovo le ali e ricominciare a volare

La perdita delle ali, così come delle speranze, non è un processo irreversibile. Dopo aver vissuto un’infanzia o un’adolescenza complessa, la vita offre sempre nuove opportunità a coloro che continuano a credere in se stessi e che nutrono ancora il desiderio di essere felici.

  • Le nostre ali possono ricrescere ogni volta che sapremo entusiasmarci, ogni volta che avanzeremo con passo sicuro e deciso, consapevoli di meritare di meglio.
  • Per prenderci cura delle ali ferite e renderle più folte, per spiccare di nuovo il nostro volo quotidiano, è necessario, prima di tutto, capire se le persone che ci circondano ci ispirano e ci spronano o, al contrario, ci tolgono energia e ci frenano.
  • Certi legami affettivi difficili, una famiglia che continua ancora a controllarci o amici che cercano solo il proprio tornaconto invece del bene comune sono aspetti che danneggiano profondamente la nostra autostima.
  • Diamoci la priorità. Convinciamo noi stessi che vale la pena sforzarci ogni giorno per le cose che ci rendono davvero felici.
  • Se chi ci sta intorno, ci “spiuma” e ostacola la nostra crescita personale, riflettiamo se la situazione in cui ci troviamo ci conviene davvero. Può darsi che sia giunto il momento di prendere una decisione.
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Forse è il caso di ricordare un aspetto importante. A volte per recuperare le ali non abbiamo altra scelta che osare e spiccare il volo. E questo è un gesto che dobbiamo compiere da soli.

  • Spiccare il volo significa cambiare. Cambiare ambiente, gente e, perché no, anche atteggiamento.
  • Una volta fatto il primo passo verso il cambiamento, ci sentiremo più liberi, senza quella negatività tossica e pesante che soffocava e sminuiva i nostri sogni.
  • La sensazione di benessere interiore che ci invaderà sarà così bella ed emozionante che, senza rendercene conto, torneremo a volare verso la realizzazione dei nostri sogni.

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