A volte il prezzo della libertà è la solitudine

Non dobbiamo farci influenzare dalle pressioni che esercita la società al momento di scegliere cosa ci fa stare bene. La solitudine non deve essere vista come una cosa unicamente negativa, ma come un'opportunità per crescere.
A volte il prezzo della libertà è la solitudine
Valeria Sabater

Scritto e verificato psicologa Valeria Sabater.

Ultimo aggiornamento: 12 agosto, 2023

Spesso si dice che la solitudine può insegnarci più cose rispetto a qualsiasi compagnia. Anche se siamo creature sociali e abbiamo bisogno dell’interazione per crescere e imparare a vivere, il segreto sta sempre nell’equilibrio.

I momenti di solitudine sono essenziali per la nostra salute mentale; si tratta di momenti di calma e connessione interiore. Sappiamo, inoltre, che ci sono delle fasi della nostra vita in cui ci sentiamo “legati”, quasi asfissiati, di fronte a determinate situazioni o persone.

Quando, a causa delle pressioni dell’ambiente che ci circonda, percepiamo di perdere il controllo, la capacità di decidere autonomamente o l’opportunità di scegliere quale strada prendere e quale evitare, allora è arrivato il momento di agire.

Perché, a volte, la solitudine è il prezzo della libertà, ma non per questo deve essere considerata negativa. Vi spieghiamo il perché in questo articolo.

Quando la solitudine è l’unica scelta possibile

Cominceremo parlando di una cosa che sta accadendo in Cina e che ci incuriosisce molto perché riguarda proprio il prezzo della libertà. In questo paese, quando una donna ha più di 25 anni e non è sposata, viene considerata una “sheng-nu”, la cui traduzione sarebbe “donna-avanzo”.

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  • Non avere un marito viene considerato  motivo di vergogna per loro e per le loro famiglie. Si è creato persino un autentico mercato di giovani in età da matrimonio con  l’obiettivo di “correggere” tale anomalia cercando un partner a queste ragazze.
  • La politica del figlio unico è terminata in Cina e il governo, adesso, vuole promuovere la maternità. Il fatto che esistano donne che non compiono la loro “naturale funzione” ha creato una pressione tanto crudele quanto distruttiva.
  • Fortunatamente molte di queste ragazze stanno reagendo, in primis contro le loro famiglie e poi anche contro la stessa società.

Sanno che il prezzo di tutto ciò è la solitudine, il sentirsi rifiutate da una società dalla mentalità ristretta, ma, nonostante ciò, si sentono libere perché sono “donne complete” che hanno tutto il diritto di vivere come vogliono.

a volte la solitudine è l'unico mezzo per essere liberi

Quando la pressione della società limita la nostra libertà

La solitudine non è ben vista. La Cina non è l’unico paese in cui ciò avviene: basti pensare a tutti gli stereotipi associati all’essere single che esistono anche nella nostra società.

  • Quando mettiamo fine a una relazione, c’è sempre qualcuno pronto a dirci che troveremo presto qualcun altro, come se il fatto di stare un po’ da soli fosse assolutamente inconcepibile.
  • È anche piuttosto comune che alcuni membri della nostra famiglia non capiscano perché andiamo a vivere per conto nostro, perché vogliamo fare un viaggio sole o, semplicemente, per quale motivo vogliamo momenti di privacy per stare con noi stesse.

Oggi la solitudine continua a essere considerata un componente negativo. Forse per questo motivo ci sentiamo a volte legate a determinate cose o persone, perché abbiamo paura di fare una scelta che ci causerebbe critiche o commenti poco gradevoli.

pozzanghera a forma di cuore

La solitudine non è pericolosa

Lo scrittore e poeta Charles Bukowski lo ha detto chiaro e tondo: l’isolamento, a volte, è un autentico regalo. Non vogliamo dire con questo che dobbiamo allontanarci per sempre da tutto quello che ci circonda, dalla gente, dal rumore della civilizzazione, dalle risate, dagli incontri, dagli amori e dall’amicizia.

  • Si tratta solo di essere selettivi e dare priorità a quello che ci fa davvero bene e la solitudine, senza dubbio, è una dimensione personale che dovremmo sperimentare di tanto in tanto senza alcuna paura.
  • Secondo un interessante studio pubblicato sulla rivista Havard Business Review, oggi si sta cominciando a valorizzare la solitudine in quanto strategia capace di migliorare molte delle nostre capacità cognitive e, inoltre, di fornire una maggiore armonia in campo emotivo.
  • Le persone capaci di disconnettersi da tutto quello che le circonda, dai giudizi e dalle aspettative che gli altri possono avere su di esse, sono caratterialmente più libere, più creative e disposte a trovare nuove opportunità.
bambina con farfalle

Forse è giunto il momento di demolire miti e stereotipi. La solitudine scelta in maniera volontaria è un atto di coraggio. Chi cede, chi tentenna e continua a stare sul treno dell’infelicità deve essere cosciente del fatto che essere prigionieri non è l’opzione migliore.

Se per essere liberi dobbiamo stare da soli, forse dobbiamo considerare che la solitudine non è una dimensione poi tanto pericolosa, se ci permette di migliorare la nostra autostima e scegliere il nostro futuro.

Sappiamo che è molto facile a parole e che non costa niente dire “abbiate il coraggio di essere liberi”. Tuttavia, sappiamo anche che si tratta di una scelta personale che richiede tempo e un atto di coraggio che vale la pena provare.


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