10 segnali di uno squilibrio ormonale

Se non esiste una causa chiara e definita, conviene consultare un medico nel caso in cui notiate alcuni cambiamenti riguardo le vostre condizioni, perché molti disturbi potrebbero essere legati ad un fattore ormonale.
10 segnali di uno squilibrio ormonale

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Sapete quali sono i sintomi prodotti da uno squilibrio ormonale? Si tratta di segnali a cui di solito non diamo molto peso, ma che potrebbero avere molta importanza.

L’attività ormonale svolge un ruolo fondamentale nella conservazione della salute; infatti regola attività importanti come ad esempio la crescita, il metabolismo o la funzione sessuale.

Nonostante  vengano spesso sottovalutati, sono proprio gli ormoni a controllare molti cambiamenti fisici e psicologici che affrontiamo nel corso della nostra vita.

In questo senso, qualsiasi squilibrio ormonale potrebbe portare allo sviluppo di malattie e problemi che rischiano di compromettere la nostra qualità di vita. La cosa peggiore è che la maggior parte di noi non ne tiene conto, perché considera i sintomi che si presentano segnali di disturbi comuni.

È dunque essenziale che tutti conoscano i segnali d’allarme che si manifestano quando si verificano delle alterazioni ormonali. A seguire vi parleremo dei 10 sintomi più comuni, in modo che non vengano più trascurati. Fate attenzione!

Sintomi di uno squilibrio ormonale

1. Aumento di peso

l'aumento di peso può essere il sintomo di uni squilibrio ormonale

Prendere peso di continuo e senza un motivo apparente non sempre dipende da una dieta a base di alimenti grassi e pieni di zuccheri. A volte le persone seguono un’alimentazione corretta, ma non riescono a perdere peso proprio perché c’è un problema ormonale.

L’aumento dei livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, è legato alla tendenza ad accumulare più grassi in certe parti del corpo.

2. L’insonnia può indicare la presenza di uno squilibrio ormonale

I disturbi del sonno dipendono da molti fattori e abitudini, ma bisogna considerare anche che potrebbero essere la conseguenza di uno squilibrio nell’attività ormonale.

In queste situazioni bisogna ricorrere a misure rigide che permettano di aumentare i livelli di melatonina e serotonina. Molti specialisti suggeriscono di praticare yoga e di assumere alimenti ricchi di triptofano per una migliore qualità del sonno.

3. Stress cronico

stress cronico e squilibrio ormonale

I cambiamenti d’umore e soprattutto lo stress sovraccaricano le funzioni dei reni, il che comporta una riduzione dei livelli di progesterone e di altri ormoni vitali. Una dieta ricca di alimenti con triptofano e le tecniche di rilassamento sono fondamentali per alleviare questo problema.

4. La sudorazione eccessiva può essere il sintomo di uno squilibrio ormonale

Le donne in menopausa presentano fastidiose vampate di calore e sudorazione notturna a causa di una minore produzione di estrogeni. I due problemi possono verificarsi anche in giovane età a causa di squilibri ormonali e carenza di nutrienti. È importante assumere alimenti contenenti fitoestrogeni e isoflavoni per combattere questi effetti negativi.

5. Perdita dell’appetito sessuale

la perdita del desiderio sessuale può indicare uno squilibrio ormonale

Gli androgeni sono ormoni secreti sia dagli uomini sia dalle donne per controllare l’appetito sessuale. Una riduzione di questi ormoni provoca la perdita di desiderio sessuale e sintomi come la secchezza vaginale nelle donne.

6. La stanchezza può segnalare un eventuale squilibrio ormonale

Dopo aver passato una notte in bianco o aver mangiato male, è normale manifestare sintomi tipici della stanchezza. La preoccupazione dovrebbe crescere se la stanchezza si presenta di continuo e senza un motivo apparente. Di fatto, indica un aumento nei livelli di cortisolo e una diminuzione dell’attività ormonale che si occupa dell’energia dell’organismo.

7. Voglie costanti

voglie notturne

La fame ansiosa per i dolci e il bisogno di mangiare anche dopo aver assunto le giuste quantità di cibo sono indici di uno squilibrio ormonale.

Questi sintomi potrebbero indicare un problema alla ghiandola tiroidea e nella secrezione degli ormoni che regolano le funzioni metaboliche. In alcuni casi potrebbe risultare efficace ridurre l’assunzione di latticini, zuccheri e altri prodotti pieni di sostanze stimolanti.

8. Depressione

Gli stati depressivi vanno analizzati attentamente: infatti potrebbero dipendere da brusche alterazioni ormonali. Quando è chiaro che la depressione non ha un’origine clinica, si consiglia di incrementare l’assunzione di sostanze nutrienti che ristabiliscano la normale attività ormonale e che migliorino lo stato d’animo.

9. Disturbi digestivi

disturbo digestivo

Le attività del tratto gastrointestinale sono regolate da tre ormoni: gastrina, secretina e colecistochina. Questi ormoni hanno il compito di ottimizzare la digestione, controllare l’infiammazione e assicurare un corretto assorbimento dei nutrienti.

Per questo motivo, un’alterazione ormonale potrebbe provocare dolori a livello addominale, infiammazione e altri disturbi digestivi comuni.

10. Caduta dei capelli

Le anomalie a livello di testosterone, diidrotestosterone e ormone tiroideo possono portare a un’eccessiva perdita dei capelli. Se nessun trattamento ha effetti positivi, l’ideale è consultare il medico per controllare l’attività di questi ormoni.

Come potete vedere, il corpo manda sempre dei segnali importanti quando c’è qualcosa che non va. Anche se ci siamo abituati a questi disturbi comuni, è sempre meglio tenerli sotto controllo per escludere la possibilità di un problema più serio.


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