Relazioni tossiche: 5 modi per frenarle anche in famiglia

Bisogna sapersi mettere nei panni dell’altro e imparare a capire più in là delle parole e dei gesti
Relazioni tossiche: 5 modi per frenarle anche in famiglia
Raquel Aldana

Scritto e verificato lo psicologo Raquel Aldana.

Ultimo aggiornamento: 04 febbraio, 2023

Nessuno merita di vivere in un ambiente emotivamente tossico. Uscirne non è quindi solo necessario, ma anche assolutamente vitale. Tutti abbiamo relazioni tossiche all’interno del nucleo familiare: queste possono farci stare molto male emotivamente e renderci la vita difficile, se non addirittura impossibile.

Relazioni tossiche in famiglia

La famiglia è uno degli scenari tipici nel quale nasce e cresce il dramma delle “relazioni tossiche”. A ciò si aggiunge il fatto che non possiamo semplicemente liberarci di loro, poiché ci sarà sempre qualcosa che ci unirà.

Possono esistere gli ex-partner, certo, ma non esiste una ex-madre, un ex-padre, un ex-fratello, un ex-nonno, ecc. Infatti, possiamo porre fine a una relazione di coppia, ma non possiamo fare lo stesso con i nostri parenti.

La famiglia ci viene imposta, non si può scegliere e ciò significa che, per quanto non ci piaccia, dobbiamo adattarci. Spesso siamo sottoposti a regole all’interno del nucleo familiare che ci fanno sentire soffocati.

tensione relazioni tossiche in famiglia

Ciò scatena una sensazione di schiavitù, dispiacere e ci fa sentire in trappola, senza una via d’uscita. Inoltre, più sono importanti nella famiglia i “parenti tossici”, più difficile sarà uscirne e far valere i nostri diritti.

Si dice che esistono due tipi di famiglie: quelle rigide e quelle flessibili. Nel primo tipo, la tossicità abbonda, poiché nasce dall’uso intenso e irrazionale del potere.

Questa situazione scatena una difficoltà nel momento di relazionarsi con gli altri e ci impedisce di esprimere liberamente i nostri sentimenti e le nostre opinioni, stabilire un dialogo o mostrarci tali e quali siamo.

Questi parenti sono, senza dubbio, dei vampiri emotivi. Si tratta di quelle persone che ci sottomettono all’autorità, all’invidia e all’accusa costante di qualcuno che, in realtà, dovrebbe prendersi cura di noi più di chiunque altro al mondo.

Come abbiamo detto, la cosa più logica e probabile è non essere in grado di interrompere facilmente la relazione, poiché un legame familiare non si può disfare alla leggera.

Tuttavia, a volte le relazioni diventano insostenibili e non resta altra opzione se non fuggire dall’ambiente tossico.

Come si può reagire?

le relazioni tossiche in famiglia

Stando a quando sostenuto dalla psicologa Laura Rojas Marcos, la maggior parte dei conflitti nasce dalle lotte di potere, dalla sensazione di diritto sugli altri e dalla mancanza di limiti.

Qual è la chiave per liberarsi del fardello di un parente che ci ferisce con le proprie azioni e parole? Come imparare a gestire le relazioni tossiche senza peggiorare la situazione?

1. L’empatia: mettersi nei panni dell’altro

Ciò non significa che dobbiamo assecondare i desideri e le necessità degli altri, bensì essere disposti a comprendere ciò che si cela dietro le parole e i gesti.

Ciò significa che “allenare l’empatia” implica essere disponibili ad ascoltare e a prendere in considerazione ciò che gli altri hanno da dire. Questo ci aiuterà ad accettare la possibilità di non riuscire a raggiungere un accordo perché ognuno ha necessità diverse.

In questi casi, deve esserci un patto di rispetto del disaccordo, il che renderà più semplice la convivenza. Ciò significa ammettere che: “tu vuoi qualcosa che non è compatibile con i miei desideri, accettiamolo e andiamo avanti”.

2. Rispettare l’intimità e lo spazio personale di ognuno

madre e figlia che si rispettano

Rispettare l’altro significa accettare il fatto che la risposta è “no”, tollerando la frustrazione anche se ci sembra ingiusto. Non possiamo permetterci di pensare che “la fiducia fa schifo”, perché l’intromissione scatena grandi conflitti familiari.

Nelle relazioni familiari si danno per scontati aspetti sui quali non esiste un accordo. Se si arriva senza preavviso a casa dei propri figli o se si fa una telefonata in orari sconvenienti, bisogna essere pronti a ricevere una risposta che può non piacerci e che traccia i limiti della relazione.

-Rojas Marcos-

3. Essere rispettosi e mantenere la calma

Durante le conversazioni in famiglia, è normale dire la prima cosa che passa per la testa. Ciò accade perché non misuriamo le nostre parole e le nostre azioni con educazione e rispetto.

È probabile che molti di noi abbiano un parente prossimo che pensa di poter dire qualsiasi cosa e che considera le proprie idee e le proprie opinioni più importanti di quelle degli altri.

Ciò è fonte di conflitti ed è quindi importante allontanarsi dalla situazione e mettere dei limiti discutendone con calma, facendo presente che ciò che l’altro dice ci ferisce emotivamente.

4. Essere decisi e usare le parole magiche

giochi di potere in famiglia

Alcune relazioni familiari si basano su giochi di potere. Probabilmente ciò che volete non è il potere, ma libertà d’azione e d’espressione senza nessuno che vi renda la vita difficile.

In queste situazioni bisogna farsi valere ed essere chiari e decisi quando diciamo “non posso”, “non voglio” o “non sono d’accordo”. È importante essere sicuri di se stessi, agire con determinazione e usare la nostra facoltà di decisione.

Anche se siamo in famiglia, è comunque importante dire “grazie” e “per favore”, poiché così esprimiamo la nostra considerazione e cortesia, mostrando rispetto per il tempo e lo sforzo necessari per le richieste e i favori.

5. Essere pazienti

Essere impazienti ci rende impulsivi e irragionevoli quando dobbiamo valutare le circostanze e prendere una decisione. Per questo motivo, è indispensabile imparare ad aspettare e a riflettere prima di agire.

A volte succede che non riusciamo a liberarci delle difficoltà che si aggiungono alla stanchezza causata dalle “relazioni familiari tossiche”. In questi casi, è fondamentale prendere decisioni che rompano il nucleo familiare come, per esempio, allontanarsi da quelle persone.

Non bisogna dimenticare che i vampiri e i predatori emotivi esistono in tutti i contesti della nostra vita, il che significa che dobbiamo imparare a identificarli e a proteggerci da loro.

È quindi molto importante imparare a controllare l’intensità di sentimenti come la rabbia, che possono scatenare drammi ancora più seri.

In conclusione, per riuscire a gestire al meglio le relazioni tossiche è bene mantenere la mente lucida e valutare con precisione le conseguenze delle proprie azioni, prendendo in considerazione i limiti emotivi e fisici che non bisogna mai sorpassare.

Fonte: “Familia: de las relaciones tóxicas a las sanas” di Laura Rojas Marcos.


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  • Laura Rojas Marcos. La familia. De relaciones tóxicas a relaciones sanas. 1th ed. Editorial Grijalbo. 2014.
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