Perché soffriamo di insonnia e come affrontarla?

Per riposarsi veramente, non bisogna utilizzare i dispositivi elettronici come il computer o il cellulare due ore prima di andare a dormire, affinché non attivino ed eccitino il cervello.
Perché soffriamo di insonnia e come affrontarla?

Ultimo aggiornamento: 17 aprile, 2019

Se dormire è fondamentale per la nostra salute, perché può capitare di passare dei lunghi periodi senza riuscirci e soffrire così di insonnia? La mancanza di sonno si ripercuote direttamente su molti ambiti della nostra quotidianità che, poco a poco, fanno calare a picco la qualità della nostra vita.

Le ragioni per cui si può soffrire di insonnia sono molto diverse: a continuazione ve le illustreremo e vi indicheremo alcune strategie per aiutarvi a migliorare il vostro riposo.

Anche se molte volte l’unica soluzione contro l’insonnia sembrano i farmaci, una risorsa quasi imprescindibile ai nostri giorni, vale sempre la pena di conoscere le cause che portano a una certa condizione e sapere che cosa provoca la nostra insonnia.

Se invece di agire sul sintomo, cerchiamo di contrastarne la causa, potremmo riuscire a risolvere questo problema e dire addio a quelle interminabili nottate in bianco in cui è impossibile ottenere un po’ di riposo.

Che effetti ha l’insonnia?

insonnia: in che modo possiamo affrontarla?

È bene avere ben chiaro che l’insonnia è un problema serio, che può danneggiare diversi ambiti della nostra vita. Non riuscire a riposare per tre, quattro o sei giorni di seguito si ripercuote direttamente sulla nostra salute. Ma come potete capire che state iniziando ad avere un problema?

  • Avete difficoltà ad addormentarvi ogni notte. Non si tratta di cinque o sei giorni al mese isolati, ma di un periodo continuato.
  • Vi svegliate molto presto e più volte durante la notte.
  • Vi alzate stanchi.
  • Siete irritati, ansiosi e persino tristi.
  • Avete una sensazione di stanchezza e lentezza durante tutto il giorno.
  • Non riuscite a concentrarvi, vi dimenticate di alcune cose.
  • Potreste subire piccoli incidenti.
  • Avete problemi gastrointestinali.
  • Pensare all’ora di andare al letto vi mette ansia.

Cause dell’insonnia

l'insonnia può essere causata da una varietà di ragioni

1. Problemi emozionali

A volte la vita ci mette di fronte a dure realtà che dobbiamo affrontare. Possono anche essere piccole cose, ma ci causano grande preoccupazione. Quando ciò si verifica, quando siamo tristi, ansiosi, spaventati o preoccupati, il nostro cervello soffre di uno squilibrio chimico che ci fa stare sempre allerta e che quindi ci impedisce di riposare.

Lo stress e l’ansia sono nemici del sonno. Le preoccupazioni quotidiane finiscono per avere una rilevanza tale da essere il centro della nostra attenzione persino di notte: è in questo momento, infatti, che il silenzio e l’oscurità fanno affiorare queste sensazioni negative che ci mantengono vigili.

2. Stimolanti

Il consumo di caffè, tè, bibite gassate, alcol e tabacco ha un effetto stimolante che rende più difficile conciliare il sonno. C’è chi pensa che l’alcol aiuti a dormire, ma è un grave errore, visto che questa sostanza non permette di raggiungere un sonno profondo e causa risvegli continui. Cercate di evitarle o di consumarle con prudenza.

3. Alcune malattie

L’artrite, il diabete, le malattie cardiache, il Parkinson, i problemi alla tiroide, il reflusso gastrointestinale e l’Alzheimer sono alcune delle malattie che provocano degli effetti nel nostro organismo che ci impediscono di conciliare il sonno.

Tutto ciò può essere dovuto al dolore, alle difficoltà respiratorie, ai cambiamenti a livello ormonale oppure a quelli del sistema nervoso centrale.

4. Medicine

Alcune medicine, come gli antidepressivi, le pastiglie per l’allergia o quelle per la pressione arteriosa possono ripercuotersi sul nostro sonno. A volte contengono caffeina o altri stimolanti che potrebbero causare l’insonnia.

5. Stimoli esterni

Può darsi che siate abituati a usare il computer di notte o a controllare regolarmente il cellulare. Le onde di questi apparecchi alterano direttamente la melatonina e stimolano a loro volta le regioni neuronali che impediscono il riposo.

Se, per esempio, ricevete un messaggio a mezzanotte e lo leggete, è probabile che poi ci mettiate un po’ a riuscire a riaddormentarvi. Gli schermi dei cellulari e dei computer sono stimolanti che ci impediscono di riposare con normalità.

6. Attenzione alle cene abbondanti

Le cene troppo abbondanti sono nemiche del riposo. Il processo digestivo è infatti abbastanza lungo e il nostro corpo non può riposare finché questo non sarà concluso, perché l’acidità e i succhi gastrici ci mantengono allerta senza che ce ne rendiamo conto. Per questo è bene mangiare almeno due ore prima di andare a letto e, se possibile, fare delle cene leggere.

Come affrontare l’insonnia?

il computer o il cellulare possono impedire un riposo adeguato
  • Affrontate i vostri problemi, preoccupazioni e ansie. Evitate che quando arriva l’ora di coricarvi riaffiorino in tutta la loro forza. A volte è impossibile evitarlo perché fa parte del nostro carattere, ma cercate di fare in modo di diminuire il vostro stato di ansia almeno prima di andare a letto.
  • Andate sempre a dormire alla stessa ora.
  • Evitate le cene pesanti. Includete alla fine della cena un infuso di camomilla o passiflora, ideali per conciliare il riposo. Se lo fate in modo regolare, alla fine il vostro organismo si abituerà e sarà più facile riuscire a riposare grazie all’aiuto degli infusi.
  • Evitate di mettervi a letto con il portatile o il cellulare. Smettete di usarli due ore prima di andare a dormire, altrimenti attiveranno ed ecciteranno il vostro cervello, impedendovi di riposare.
  • Prima di andare a dormire, fate un bagno con acqua calda o una doccia rilassante.
  • Cercate di evitare i riposini pomeridiani e fate dello sport, in modo da arrivare a fine giornata più stanchi e avere voglia di chiudere gli occhi e di trovare sollievo tra le coperte.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.