Le ferite emotive dell’infanzia: curarle in 6 passi

Cercare di dare la colpa a qualcuno non fa che farci sprecare energie. È fondamentale concedersi di arrabbiarsi e imparare a perdonare. Curare le ferite emotive significa poter camminare per il mondo a testa alta
Le ferite emotive dell’infanzia: curarle in 6 passi

Ultimo aggiornamento: 11 marzo, 2019

Le esperienze dolorose che accadono durante la nostra vita e le ferite emotive che ne conseguono sono fortemente correlate. In generale, è difficile affrontare problemi emotivi come le separazioni, i tradimenti, le umiliazioni, gli abbandoni o le ingiustizie.

È probabile che molti di noi ancora non siano riusciti a ricucire tali ferite emotive, che queste continuino a far male, e che cerchino di mascherarle giorno dopo giorno.

Tuttavia, non ci rendiamo conto che le stiamo semplicemente rattoppando e che, più aspettiamo a curarle, più peggiorano. La situazione è ancora più grave se non ci rendiamo conto che siamo feriti, anche se sappiamo bene che qualcosa non va.

Riconoscere un problema vuol dire fare il primo passo

Ignorare il problema, insieme alla paura di rivivere il dolore, ci impedisce di essere noi stessi, obbligandoci a interpretare un ruolo che ci è sconosciuto e che non ci rappresenta.

Se state leggendo questo articolo, probabilmente morite dalla voglia di conoscervi e di diventare diventare persone migliori giorno dopo giorno.

Per questo motivo, oggi vogliamo condividere con voi qualche consiglio e aiutarvi a conoscere i passi da seguire per ridare vita al combattente che è in voi e curare le ferite emotive.

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Ecco quindi i 6 passi da seguire per sconfiggere le ferite emotive.

1. Accettare le ferite emotive come una parte di se stessi

Chiudere gli occhi non serve a niente, la ferita è lì davanti a voi. Potete riconoscerlo oppure no, ma vi assicuriamo che farlo è l’unico modo di andare avanti. Secondo Lisa Bourbeaur, accettare l’esistenza di una ferita significa guardarla, osservarla con attenzione e sapere che dover risolvere situazioni simili fa parte della vita.

Forse siete convinti che bendare gli occhi della sofferenza sia la cosa migliore da fare, ma in realtà ciò equivale a negare che qualcosa non va, cosa che peggiora la ferita con il tempo.

È necessario accettare e capire che non siamo persone migliori o peggiori perché qualcosa ci ha ferito. Costruire una corazza è un gesto eroico, un atto di amor proprio che va lodato, ma che ha già svolto la propria funzione. Vi ha già protetti da ciò che ha causato la ferita ed è quindi giunto il momento di lasciarla andare e di andare avanti.

Accettare l’esistenza delle ferite emotive non è solo molto utile, ma anche qualcosa di cui abbiamo bisogno. Non farlo significa stare male più a lungo e soffrire di problemi come depressione, ansia e insicurezze varie.

2. Essere coscienti del fatto che soccombere alla paura o alle critiche significa farsi del male

Concentrarsi sul dolore e sulla ricerca del colpevole è uno spreco di energie, che sono in realtà necessarie per curare le ferite. Cercate di perdonarvi e di perdonare gli altri, è l’unico modo di voltare pagina e liberare il proprio cuore.

È necessario capire che la volontà e la scelta di voler curare le ferite emotive è il primo passo verso l’autocomprensione e la cura di se stessi. Svilupperete queste qualità che saranno utili a voi stessi e agli altri, il che vi farà stare meglio a livello emotivo.

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Non potete pretendere che gli altri soddisfino le vostre aspettative e che siano loro a tirarvi fuori dai problemi. Non è giusto scaricare su qualcun altro questa responsabilità che dovete assumervi voi stessi.

Infatti, sono questi i comportamenti che distruggono molte relazioni sociali, il che scatena un serio malessere emotivo.

3. Concedersi di arrabbiarsi con chi ha causato la ferita

Più male ci fanno e più profonda è la ferita, più voglia avremo di accusare e arrabbiarci con chi l’ha causata. Permettetevi di arrabbiarvi con loro e perdonatevelo.

Se invece vi trattenete, finirete per reprimere quel dolore che si trasformerà in odio e risentimento, due sentimenti molto dannosi per la salute.

Vivere nascondendo le proprie emozioni vuol dire punirsi e avere una vita piena di dolore e insoddisfazioni. Ciò vi farà nascondere ancora di più il vostro io interiore e vi impedirà di sentire il cuore leggero.

4. Dopo l’accettazione e il perdono viene il cambiamento

Tutte le esperienze di vita ci insegnano qualcosa. Forse vi sarà difficile accettarlo, ma il nostro ego è un esperto nel creare barriere protettive per nascondere i problemi.

Il fatto è che il nostro ego ci complica la vita. I nostri pensieri, invece, e il nostro comportamento, la semplificano.

Per raggiungere qualsiasi cambiamento, bisogna sforzarsi ed è necessario guardarsi allo specchio e rendersi conto che non siamo noi stessi e che qualcosa deve cambiare.

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5. Fare un paragonare tra la vita con e senza la ferita

Concedetevi un po’ di tempo per osservare come vi siete attaccati alla ferita durante tutti questi anni. Era lì presente e, anche senza sapere come, guidava ogni vostro movimento.

Liberatevi delle maschere, non giudicatevi, non criticatevi e metteteci tutti voi stessi per curare la ferita in profondità.

C’è chi indossa più maschere in un giorno e chi usa sempre la stessa per mesi o anni. L’ideale è essere in grado di dire a se stessi: “va bene, mi sono messo questa maschera per questo motivo.

È arrivato il momento di toglierla”. Allora saprete che siete sulla strada giusta e che, durante il resto del viaggio, la vostra guida sarà l’inerzia che vi permette di andare avanti sentendovi bene con voi stessi e senza il bisogno di nascondersi.

6. Cercare sostegno negli altri per guarire le ferite emotive

Forse siete convinti che potete affrontare qualsiasi cosa da soli e che vi siete già tirati fuori da situazioni ben peggiori.

Tuttavia, non esistono motivi per i quali dovreste voltare le spalle a qualcuno che vi ascolti con pazienza e che vi consoli. È evidente che il sostegno degli altri può essere cruciale per superare gli ostacoli.

Non rinunciate agli abbracci e al resto del mondo. Anche loro fanno parte di voi e insieme sarete in grado di ricostruite un nuovo luogo sicuro dove poter vivere senza soffrire.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.