Trattamenti contro le cisti al seno

Anche se le cisti al seno di solito non sono pericolose, se doveste notarne la presenza, è consigliabile che vi rivolgiate al vostro ginecologo per farvi controllare e ricevere una diagnosi corretta.
Trattamenti contro le cisti al seno
José Gerardo Rosciano Paganelli

Revisionato e approvato da il dottore José Gerardo Rosciano Paganelli.

Ultimo aggiornamento: 17 febbraio, 2023

Le cisti al seno, dette anche cisti mammarie, sono piccole sacche di liquido che si formano nel tessuto mammario. Possono essere allarmanti per molte donne, specialmente quando vengono scoperte tramite autopalpazione, ma in realtà sono generalmente benigne e di solito non rappresentano un problema serio.

Compaiono in uno o entrambi i seni e, in generale, al tatto sembrano degli acini d’uva o palline piene d’acqua, di dimensioni e forme diverse. Sono molto frequenti nelle donne di età compresa tra i 30 e i 60 anni, anche se possono apparire a qualsiasi età in quanto dipendono da diversi fattori.

Attualmente disponiamo di diversi metodi terapeutici  per eliminarle nei casi in cui tendono a crescere o producono dolore e infiammazione.

In questo articolo condividiamo con voi le opzioni di trattamento che possono essere scelte per eliminarle, oltre ad altri dati interessanti che potrebbe esservi utile conoscere.

Cisti al seno: quali sono le cause?

Le cisti al seno sono causate da alterazioni benigne delle ghiandole mammarie. Spesso sono il risultato di un blocco della parte terminale dei lobuli mammari, condizione che produce un accumulo di liquidi. Secondo gli esperti dell’Associazione Spagnola contro il Cancro (AECC);

“Il 90% dei noduli in donne giovani sono dovuti a una patologia benigna. Ciononostante, è necessario ricevere una diagnosi adeguata”.

Per quanto riguarda le cause responsabili delle cisti al seno, è importante tenere conto di quanto indicano gli esperti della Mayo Clinic:

“Gli esperti ignorano la causa delle cisti mammarie. Possono manifestarsi come risultato dei cambiamenti ormonali della mestruazione. Esiste un’evidenza che indica che l’eccesso di estrogeno nell’organismo, che stimola il tessuto mammario, possa contribuire allo sviluppo di cisti al seno”.

Inoltre, la comparsa di cisti al seno è stata associata a:

  • Cattiva alimentazione.
  • Sovrappeso e obesità.
  • Consumo eccessivo di alcol e tabacco.
  • Cambiamenti ormonali improvvisi prima, durante o dopo la menopausa.

È possibile differenziare queste lesioni in due tipi: macrocisti e microcisti. La differenza fondamentale è nelle dimensioni, le prime sono visibili solo con tecniche di imaging (come l’ecografia), mentre le seconde sono palpabili.

Sintomi delle cisti al seno

Autopalpazione
È molto raro che le cisti nel seno producano sintomi. Quando succede, di solito sono fastidi temporanei.

Le cisti si possono formare in uno o entrambi i seni. I sintomi possono variare da paziente a paziente, a seconda della fase in cui vengono rilevate. In generale si manifestano con:

  • “Palline” o rigonfiamenti rotondi od ovali, dai bordi irregolari, evidenti al tatto.
  • Dolore in una o più zone del seno.
  • Sensibilità nella zona del nodulo mammario.
  • Secrezioni trasparenti o giallastre dal capezzolo.

Il tessuto mammario può spesso avere una consistenza nodulare al tatto. Inoltre, cambia nelle diverse fasi del periodo mestruale. È utile imparare a conoscerlo e fare esplorazioni per essere in grado di rilevare eventuali modifiche.

Se scoprite un nuovo nodulo che non scompare, diventa grande o rimane dopo due o tre cicli mestruali, consultate il medico. Dovreste anche farlo se notate cambiamenti nella pelle del seno.

L’esistenza di questi noduli al seno non palpabili o cisti non aumenta il rischio di sviluppare il cancro al seno in futuro. Tuttavia, secondo uno studio, le donne che hanno macrocisti palpabili hanno un aumentato rischio di soffrire della malattia.

La diagnosi comprende diversi aspetti: controllo di precedenti in famiglia, esame fisico, ecografia e mammografia. Nei casi in cui si sospetta malignità, è necessario prelevare un campione da controllare in laboratorio, di solito con puntura e aspirazione con ago sottile (FAAP).

Trattamento per le cisti al seno

La buona notizia è che la maggior parte delle cisti non è cancerogena. Infatti, esistono cisti così piccole che vengono rilevate solo attraverso la mammografia o l’ecografia al seno. Sebbene non rappresentino un problema importante, il medico preferirà controllarle per escludere l’eventuale presenza di complicazioni.

Se si nota che tendono ad aumentare di dimensioni, i trattamenti consigliati comprendono quelli illustreremo nelle righe seguenti:

1. Svuotamento con ago ipodermico

La dottoressa Mary Ann Kosir indica che, quando le cisti provocano dolore, la cosa migliore da fare è drenarle ed estirparle, per evitare che continuino a causare disturbi.

Se sono abbastanza grandi da poter essere riscontrabili al tatto, il medico può intervenire con una procedura di svuotamento con ago ipodermico, come spiegano gli esperti della Western Breast Services Alliance.

  • È un trattamento che può risultare fastidioso, ma non è doloroso e dura un paio di minuti.
  • Dopo questo trattamento, le cisti riducono il loro volume in modo significativo o addirittura scompaiono del tutto.
  • Se i rigonfiamenti tornano a comparire, è possibile ripetere la stessa procedura.

2. Terapia ormonale

Quando le cisti sono la conseguenza di squilibri ormonali, si può ricorrere alle pillole anticoncezionali o ad altri trattamenti ormonali per evitare che tornino a manifestarsi.

  • In questi casi, vengono valutati i possibili effetti collaterali e lo stato di salute della paziente, poiché non è sempre l’opzione migliore.
  • Infatti, è un trattamento consigliato solo alle donne con cisti piuttosto gravi.

3. Intervento chirurgico per rimuovere le cisti

Intervento chirurgico.
In casi molto rari, la chirurgia è l’opzione più indicata per alleviare i sintomi delle cisti al seno e risolvere la causa.

Questo intervento è necessario solo in casi atipici o pericolosi. La rimozione chirurgica delle cisti viene presa in considerazione se:

  • La cisti produce disagio e interferisce con la vita quotidiana della paziente, oppure torna a comparire mese dopo mese nonostante il drenaggio.
  • La massa di liquido contiene sangue o mostra qualche segno preoccupante.
  • È cancerogena.

4. Rimedi naturali

Le proprietà di alcuni rimedi naturali possono aiutare a lenire la sensazione di pesantezza e dolore legata alla presenza di cisti al seno. Alcuni accorgimenti in ambito alimentare possono facilitarne l’eliminazione e aiutarne la prevenzione.

Impacchi freddi o caldi

L’applicazione di impacchi freddi o caldi aiuta a calmare la sensibilità del seno. Hanno un effetto antinfiammatorio e analgesico che, in pochi minuti, riduce il disturbo.

Infusi

Non ci sono prove per giustificare l’uso di infusioni per trattare le cisti al seno. Tuttavia, camomilla, piantaggine, menta piperita ed equiseto sono alcuni dei più consumati dalle donne colpite.

Sebbene non vi sia alcun rischio reale che siano controproducenti (a meno che non vi siano condizioni di salute associate), è importante consultare il proprio medico prima di consumarli. Allo stesso modo, occorre ridimensionare le aspettative: finora nessuna di queste infusioni è stata efficace.

Alimentazione

Una dieta sana ed equilibrata, ricca di vitamina E e acidi grassi omega 3, può aiutare a migliorare la salute in caso di cisti al seno.

Non è consigliato il consumo di cibi ultra processati, sale (in grandi quantità), prodotti raffinati o ad alto contenuto di grassi o di stimolanti come la caffeina.

Per quanto riguarda quest’ultima sostanza, alcuni studi collegano il suo consumo regolare con i sintomi della condizione fibrocistica del seno, sebbene la causa di questa associazione non sia nota con certezza.

Avete dei dubbi? Consultate il medico

Sentite uno strano nodulo al seno? Non agitatevi. Probabilmente non si tratta di nulla di grave. Per sciogliere qualunque dubbio, però, la cosa migliore che potete fare è consultare il vostro medico e sottoporvi a un controllo.

In sede di visita il medico eseguirà un esame clinico palpando il seno e i linfonodi e, in base ai risultati e alla vostra storia medica, deciderà se siano necessari ulteriori esami. Molti di questi sono di routine dopo una certa età e sono molto utili per ottenere una diagnosi.

Tra gli esami più comuni ci sono la mammografia, l’ecografia mammaria, i marcatori tumorali che vengono eseguiti attraverso un esame del sangue e la biopsia mammaria. Quest’ultimo consiste nel prelevare un campione di tessuto dal seno per studiarlo attentamente attraverso il microscopio.

Qualunque sia il vostro caso particolare, ci sono diversi trattamenti per questo problema, alcuni dei quali con pochissimi effetti collaterali. Seguite i consigli del medico, effettuate controlli regolari e adottate sane abitudini per migliorare la situazione.


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