Neo sospetto: come riconoscerlo e cosa fare?

Per riconoscere un neo sospetto, è necessario valutarne il colore, i bordi, l'asimmetria e il diametro. Solo un dermatologo può stabilire se si tratta di un melanoma.
Neo sospetto: come riconoscerlo e cosa fare?

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Un neo sospetto presenta alcuni segni ai quali dobbiamo prestare particolare attenzione. Non bisogna mai trascurare nessun cambiamento, in quanto qualsiasi neo può trasformarsi in melanoma, o tumore della pelle.

Il neo è un agglomerato di cellule pigmentate (melanociti). Il più delle volte si tratta di una formazione benigna, che non presenta alcun rischio. È perfettamente naturale che un adolescente abbia tra i 15 e i 20 nei. Nel caso degli adulti il numero varia tra 20 e 40.

La maggior parte dei tumori della pelle compare dopo i 40 anni. Se notate un neo sospetto, non sottovalutate la gravità delle complicazioni a cui potreste andare incontro e rivolgetevi a uno specialista.

Riconoscere un neo sospetto

Identificare un neo sospetto

Per riconoscere un neo sospetto e distinguerlo da uno normale, bisogna tenere conto di quattro aspetti fondamentali:

  • Asimmetria. Il neo sospetto è asimmetrico. Se una metà del neo si presenta molto diversa dall’altra, potrebbe trattarsi di un melanoma.
  • Bordi irregolari. Un neo normale ha un aspetto circolare con bordi ben definiti. In caso contrario, dovremmo fare dei controlli.
  • Colore. I nei che presentano un colore troppo scuro o una colorazione rossastra devono essere esaminati.
  • Diametro. Ci troviamo di fronte a un neo sospetto quando supera i 6 mm di diametro. Tuttavia,  anche i nei più piccoli possono essere cancerogeni.

Oltre a quanto riportato sopra, è molto importante monitorare l’evoluzione dei nei. È consigliabile controllarli mensilmente per rilevare eventuali cambiamenti. Inoltre, bisogna prestare particolare attenzione alla schiena, poiché i melanomi appaiono spesso nella parte posteriore del corpo.

Altri sintomi di un neo sospetto

Sebbene i sintomi precedenti siano quelli più caratteristici di un neo sospetto, non sono gli unici. In alcuni casi possono presentasi segnali diversi. È dunque importante prestare attenzione anche ai seguenti:

  • Propagazione. Quando un neo inizia a diffondersi nella pelle circostante è un segnale d’allarme.
  • Rossore e infiammazione. Quando l’area circostante diventa rossa o infiammata è consigliabile rivolgersi a un dermatologo.
  • Sensazioni insolite. Un neo generalmente non causa alcun tipo di sensazione. Se avvertite prurito o dolore, potrebbe essere sintomo di un problema.
  • Evoluzione della superficie. Se il neo presenta sanguinamento, essudazione o desquamazione, fatelo esaminare. Un ulteriore segnale di rischio è la presenza di noduli o protuberanze al suo interno.

In tutti questi casi è necessario rivolgersi a uno specialista. Solo un dermatologo può diagnosticare una formazione maligna. Per questo motivo, si consiglia di effettuare una visita il più presto possibile.

Nei e melanomi

Nei e melanomi

Il melanoma è un tumore maligno. Il suo aspetto iniziale è simile a quello di un neo. Questo cancro può insorgere a qualunque età. Se diagnosticato precocemente è curabile, sebbene in alcuni casi possano svilupparsi recidive.

Le persone più a rischio sono quelle con la pelle chiara. Un ulteriore fattore di rischio è l’esposizione prolungata al sole o alle lampade UV, senza protezione. Infine, il 10% dei casi ha un’origine genetica. Le persone con una storia familiare di melanoma sono maggiormente a rischio.

La misura di prevenzione più appropriata consiste nell’utilizzare una protezione solare, anche per i raggi UV delle lampade. Indossate sempre un berretto o un cappello quando il sole è forte.

La diagnosi

La diagnosi

La visita dermatologica consiste in un’ispezione dettagliata della pelle, con l’osservazione dei nei e delle aree circostanti. L’esame si estende a tutte le parti del corpo per valutare ulteriori segni di melanoma.

In genere viene eseguita una biopsia nel caso di un neo sospetto. Ove possibile, il neo viene rimosso completante durante la biopsia stessa. L’area escissa viene sottoposta ad analisi di laboratorio per determinare la presenza di cellule tumorali.

I risultati della biopsia includono il grado di profondità della lesione tumorale. Questo grado o livello è espresso in millimetri. I dati sono decisivi per orientare il trattamento e stabilire una prognosi.

Alcuni tipi di melanoma si propagano molto velocemente. In questi casi è necessario eseguire una biopsia dei linfonodi vicini alla lesione. Inoltre, è possibile che vengano richiesti esami radiologici di cervello, addome, bacino e ossa.


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