Parto cesareo o naturale? La guida dei pro e dei contro

Mettere al mondo un bambino è un'esperienza meravigliosa che la maggior parte delle donne desidera vivere. Alcune preferiscono optare per il parto cesareo, al fine di evitare il dolore, mentre altre preferiscono viverlo in modo naturale.
Parto cesareo o naturale? La guida dei pro e dei contro
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Scegliere fra parto cesareo o naturale è uno dei dubbi più comuni fra le donne che daranno alla luce. Molte scelgono di seguire la via naturale e decidono di partorire nel modo classico. Altre, invece, preferiscono mantenere sotto controllo il parto, programmando quello cesareo.

Il parto naturale è un processo naturale e incredibilmente potente, ma molte donne lo evitano per paura del dolore o di subire danni irreversibili alla vagina. Dal punto di vista funzionale, il parto cesareo è una valida opzione per evitare questo passaggio e che, in caso di particolari condizioni mediche, può preservare la salute e la vita della madre e del nascituro.

Nell’articolo di oggi vi presentiamo una breve guida per aiutarvi a decidere fra parto cesareo o naturale. Speriamo vi sia utile!

È meglio il parto cesareo o naturale?

Come mettere al mondo un bambino è, in ultima istanza, decisione dei futuri genitori, che devono però consultare un medico. Di solito, lo specialista che segue la gravidanza e che sarà presente durante il parto è colui che consiglia il metodo ideale a seconda delle condizioni fisiche della madre, del bambino e delle condizioni specifiche.

Questa decisione, tuttavia, è removibile fino al momento del parto. Accade spesso, infatti, che un parto inizialmente programmato come naturale si trasformi in cesareo per ragioni mediche.

Differenze fra parto cesareo e naturale

La grande differenza fra il parto naturale e quello cesareo è che quest’ultimo è un’operazione chirurgica, che dura fra i 20 e i 30 minuti. Se il parto è programmato, non può essere realizzato prima delle 39 settimane di gestazione, a meno che il ginecologo indichi diversamente a causa di situazioni di pericolo.

1. Le differenze a livello fisico per la madre

“È meno doloroso il parto cesareo o quello naturale?”. È una domanda molto comune fra le madri primipare. Con l’operazione chirurgica, a differenza del parto vaginale, non si produce dilatazione. Di conseguenza, con il cesareo non si sentono i dolori del parto.

Quest’intervento prevede anestesia epidurale, che produce un blocco sensoriale e motorio della zona inferiore del corpo, da circa 10 cm sopra l’ombelico fino alla punta dei piedi. La partoriente è sveglia e cosciente. L’effetto dell’epidurale dura circa 24-48 ore e il dolore viene tenuto sotto controllo con analgesici e antinfiammatori per via endovenosa.

2. Le differenze a livello immunitario per il bambino

Post-parto dopo il cesareo

Prima di nascere, i bambini sono praticamente sterili. In altre parole, non presentano batteri nel corpo. Tuttavia, alcuni batteri sono necessari per il corretto funzionamento degli organi. Quando il bambino nasce con parto naturale, viene ricoperto dai batteri della madre nel passaggio attraverso il canale del parto.

Se si procede con un parto cesareo, il bebè non riceve questa carica microbica materna. Alla nascita assorbirà i batteri direttamente dall’ambiente esterno e dalle persone presenti, oltre alla madre. Per questo motivo, la maggior parte delle persone da cui riceve i batteri sono totalmente sconosciute al suo sistema immunitario, cosa che non avviene con il parto vaginale.

Uno studio realizzato dall’Università di Copenaghen ha dimostrato che a lungo termine i parti cesarei producono un deficit dei fattori chiave nella prevenzione delle malattie immunitarie.

La flora intestinale dei bambini nati con parto naturale è diversa rispetto a quella dei nati con parto cesareo. Questi ultimi, infatti, presentano una minore quantità di cellule collegate alla risposta immunitaria; per questo motivo, i bambini nati con parto cesareo corrono un rischio maggiore di soffrire in futuro di diabete di tipo 1, di morbo di Crohn o di allergie gravi.

3. Differenze nel post-parto

Dopo un parto cesareo o naturale, la donna ha bisogno di riposare per permettere al corpo di riprendersi in modo adeguato. Questo significa, ad esempio, non poter svolgere lavori pesanti, in casa o fuori. Se ha già altri figli piccoli, deve dosare le energie nel gioco e nell’accudirli.

Il periodo del puerperio, nell’immediato post-parto, può essere uno dei momenti più difficili per le neo-mamme e per la famiglia. Questa tappa può essere ancora più difficile in caso di parto cesareo.

In entrambi i casi, la neo-mamma deve risposare ed evitare di sollevare pesi. Con il parto naturale, il dolore è momentaneo, mentre con quello cesareo durerà qualche giorno, o alcune settimane, prima di scomparire.Quest’ultimo, infatti, è una vera e propria operazione chirurgica, pertanto la donna avrà una cicatrice esterna, sulla pelle, e una interna, sull’utero.

Forse può interessarvi anche: Mamme single e tutto quello che le aspetta

5. Differenze a livello economico

Dal momento che si tratta di una vera e propria operazione, il parto cesareo ha un costo superiore. Oltre all’ostetrica e al pediatra che accoglieranno il neonato, il parto cesareo richiede anche una equipe di medici e infermieri in grado di intervenire qualora si presenti una complicazione.

Per lo stesso motivo, il parto cesareo si svolge in una sala operatoria e non in una sala parto. Al contrario, il parto naturale si svolge in una stanza appositamente pensata per accogliere il nuovo nato. Oltre all’epidurale – un’opzione che viene lasciata alla partoriente – il parto naturale non richiede alcun tipo di anestesia. A meno che la madre non presenti qualche complicazione, non verranno somministrati antibiotici né altri farmaci per via endovenosa.

Perché e quando scegliere fra parto cesareo e naturale

Molte donne trovano difficile decidere come partorire. Anche se il parto naturale è in genere più sicuro per la mamma e per il neonato, in alcuni casi è necessario optare per il cesareo. Vediamo quali sono le condizioni.

Pro e contro del parto cesareo

Pro

  • Grazie all’anestesia epidurale, realizzata nella zona addominale, si perde la sensibilità dalla vita fino ai piedi. In altre parole, il cesareo è un parto indolore.
  • Si può programmare la data di nascita del bambino.
  • L’operazione dura al massimo 3 o 4 ore, incluso il tempo necessario di preparazione e recupero post-operatorio.

Contro

  • È un’operazione chirurgica con anestesia, e come qualsiasi altra comporta il rischio di infezione e danno ad altri organi.
  • Il tempo di recupero post-parto è di 1-2 mesi, come minimo.
  • Nei primi giorni dopo il parto, la neo-mamma ha grandi difficoltà ad alzarsi e camminare. Richiede molto sostegno fisico.
  • Gli effetti avversi dell’anestesia possono provocare nausea, vertigini, vomito nei giorni successivi al parto.

Pro e contro del parto naturale

Pro

  • I rischi associati al parto naturale, come la perdita eccessiva di sangue, danni ai reni e le possibilità di contrarre infezioni sono inferiori a quelli del cesareo.
  • La pressione arteriosa si mantiene più stabile.
  • L’apporto di ossigeno alla placenta e al bebè è migliore rispetto al cesareo.
  • Il bambino nasce più sveglio, perché il passaggio attraverso il canale del parto stimola i suoi sensi.
  • Il corpo della madre rilascia ossitocina, che favorisce la produzione di latte e il vincolo affettivo fra la madre e il neonato.

Contro

  • Rischio di soffrire di incontinenza urinaria post-parto.
  • Non può essere programmato.
  • Rischio di lacerazione vaginale.
  • Il dottore potrebbe optare per un’episiotomia.

L’importanza di consultare lo specialista

Se non avete ancora deciso se partorire con parto cesareo o naturale, la cosa migliore è rivolgervi al ginecologo. Ricordate che il vostro medico conosce la vostra storia clinica e lo sviluppo del vostro bebè nell’utero. In alcuni casi, si consiglia il cesareo se il bambino non è in posizione corretta per uscire dall’utero (ad esempio, se è podalico).

Le donne che hanno superato i 35 anni sono più propense a soffrire complicazioni durante il parto naturale, motivo per cui si consiglia spesso di programmare un cesareo. In questo modo avranno a disposizione un’equipe di medici specializzati pronti a intervenire per ogni evenienza.

Conclusioni

Le madri che optano per il parto naturale sono più coscienti di cosa accade intorno a loro e desiderano avere un’esperienza completa dell’arrivo del loro bambino. Possono anche vedere e prendere in braccio il piccolino al momento della nascita.

Tuttavia, esistono molte ragioni per cui una donna può richiedere un cesareo. Dipende tutto dal caso specifico. È importante tenere in considerazione che ogni gravidanza ha bisogni e condizioni diverse, dunque ogni partoriente è unica. La decisione finale deve essere presa in piena coscienza e dopo aver consultato uno specialista.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.



Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.