Placche in gola: 6 modi per riconoscerle

Avete un fastidio alla gola e non sapete con certezza se si tratta di placche? Ne parliamo in questo articolo.
Placche in gola: 6 modi per riconoscerle

Ultimo aggiornamento: 28 gennaio, 2021

Le placche in gola sono uno dei sintomi più comuni di infezione. Ma, come possiamo riconoscerle e cosa possiamo fare a casa per trattarle?

In alcuni casi, le placche in gola possono manifestarsi a causa di una faringite acuta, secondo quanto afferma questo studio pubblicato sulla rivista Primary Care. In questi casi, è purulenta e può accompagnarsi con diversi fastidi, come febbre, difficoltà a deglutire e mal di gola, tra gli altri.

È indispensabile consultare un medico per una valutazione e ottenere una diagnosi. Pertanto, una volta comunicato il trattamento più adeguato, sarà fondamentale seguirlo e, allo stesso tempo, migliorare le abitudini di vita. Solo così le placche in gola scompariranno.

Quali sono i segni che indicano le placche in gola?

Vediamo quali sono i sintomi che comunemente indicano la presenza delle placche in gola.

1. Dolore e difficoltà a deglutire

Dolore e difficoltà a ingoiare

Il dolore può essere intenso e di solito è più forte quando si deglutisce. Comincia con un leggero bruciore che aumenta fino a rendere difficili azioni come mangiare, bere o ingoiare la saliva.

Qualora si tratti di un’infezione batterica, le placche sono molto numerose e il dolore è penetrante e fastidioso. In questo caso è necessario seguire un trattamento con antibiotico prescritto dal medico.

2. Mal d’orecchio

Se si tratta di un’infezione virale, potreste sentire un dolore alla mascella e alla testa, a causa dell’infiammazione del nervo connettore, come afferma questo studio della Clinica Las Condes (Cile). Per trattarla, non servono a nulla gli antibiotici. Per questo motivo, prima di automedicarsi, è importante rivolgersi al proprio medico perché prescriva il trattamento più adeguato.

3. Alito pesante, tra i sintomi delle placche in gola

Alitosi e placche in gola

L’alitosi può anche essere il segno della presenza di una placca in gola. Attenzione, non succede in tutti i casi, ma di solito è comune nei casi di infezione da streptococco. Come mostrato da questa ricerca condotta dal Centro de Salud Coronel de Palma en Móstoles (Spagna).

4. Linfonodi infiammati

I linfonodi intrappolano e distruggono i germi che si trovano nella gola. Se sono infiammati, faranno male solo toccandoli perché è presente una faringite causata dallo streptococco. Come afferma questo studio dell’Instituto Nacional de Pediatría (Spagna).

Usate la punta delle dita per esplorare l’area in prossimità delle orecchie ed eseguite movimenti circolari dietro l’orecchio. Controllate anche l’area del collo sotto il mento, dove è frequente trovare linfonodi infiammati.

Un’altra zona da controllare è quella sotto la mandibola, a metà tra il mento e le orecchie. Muovete le dita dal centro del collo verso dietro e le orecchie. Tutta l’area in cui si trovano i linfonodi potrebbe essere infiammata per colpa dell’infezione e delle placche in gola.

5. Puntini rossi sulla lingua

Stato della lingua

Le persone che presentano una faringite streptococcica spesso hanno una patina granulosa e piena di puntini rossi sulla lingua, vicino alla gola. I puntini possono essere di colore rosso chiaro o scuro e possono essere infiammati. Così afferma l’informativa riportata dalla Mayo Clinic.

6. Tonsille macchiate

Generalmente una conseguenza delle placche in gola è un’infiammazione delle tonsille. Queste avranno un colore rosso più acceso del solito e saranno più grosse. Potranno anche essere ricoperte di macchie bianche o giallognole.

Le placche in gola possono avere origine virale. Dovreste consultare il medico non appena iniziate a notare i primi fastidi per più di due o tre giorni consecutivi se il dolore non migliora.

Consigliamo di leggere anche: 7 rimedi casalinghi per il mal di gola

Placche in gola: che fare?

Oltre a seguire le indicazioni del medico, dovrete seguire alcune precauzioni soprattutto per quanto riguarda l’igiene personale. Ad esempio:

  • Mantenere una buona igiene orale.
  • Usare collutorio e praticare gargarismi per alleviare il disagio.
  • Evitare di condividere strumenti per l’igiene personale, bicchieri, utensili da cucina e così via.
  • Areare la casa ogni giorno per almeno 10 minuti.
  • Evitare l’uso di rimedi casalinghi senza l’autorizzazione del medico.

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