La tiroidite: possibili cause e rimedi

La tiroidite può essere alleviata grazie all'agopuntura che, esercitata in diverse zone, provoca un'effetto rilassante, agisce sul nostro cervello e ne stimola l'attività e la produzione di ormoni.
La tiroidite: possibili cause e rimedi
Gilberto Adaulfo Sánchez Abreu

Scritto e verificato il chirurgo Gilberto Adaulfo Sánchez Abreu.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

La tiroidite è l’infiammazione della tiroide. Quando ne soffriamo, le nostre capacità sia fisiche che psichiche vengono fortemente compromesse.

Questa infiammazione interessa la tiroide ed è una delle ghiandole più importanti del nostro corpo: secerne,infatti, uno degli ormoni più importanti per il corretto funzionamento dell’organismo.

Questa ghiandola ha sede nel collo ed è incaricata di regolare il ritmo a cui bruciamo le calorie, il ritmo cardiaco, e il modo in cui le cellule utilizzano l’energia immagazzinata per i loro processi vitali. Quando si manifesta la tiroidite, tutte questi processi iniziano a non funzionare bene.

Tra i diversi tipi di tiroidite esistenti, la maggior parte produce i sintomi dell’ipotiroidismo, ad eccezione della tiroidite di De Quervain che causa soprattutto ipertiroidismo. In ogni caso, tutte loro causano un’infiammazione della ghiandola tiroidea.

Informazioni generali per il trattamento della tiroidite

Il trattamento della tiroidite varia in base alla sua tipologia. In generale, però, quasi tutti i trattamenti cercano di alleggerire ed eliminare l’infiammazione, in modo che la tiroide torni a lavorare a ritmi adeguati.

La medicina allopatica consiglia l’assunzione di medicine antinfiammatorie per il dolore (dall’aspirina all’ibuprofene, fino al prednisone), così come di un ormone tiroideo sostitutivo in caso di ipotiroidismo, ad esempio.

La medicina cinese, invece, propone erbe come il ginseng, lo zenzero o la menta, che ottengono risultati molto buoni nella stimolazione e il controllo delle funzioni tiroidee.

L’omeopatia, invece, utilizza in caso di ipotiroidismo l’ashwagandha (ginseng indiano) e il guggul, che aiutano la tiroide nella produzione degli ormoni. La maca è indicata in caso di menopausa.

Lo iodio contro la tiroidite

Per quanto riguarda invece le carenze dietetiche, è bene ricordare che il funzionamento della tiroide dipende dallo iodio. In Europa di solito si consuma sale marino iodato, mentre questo minerale spesso manca nella dieta statunitense.

Per assumere una dose adeguata di iodio l’ideale è consumare sale iodato o vegetali marini come le alghe. Ricordate che è molto meglio assumerlo attraverso degli alimenti naturali che non in compresse, perché ci sono casi in cui gli integratori potrebbero non essere adeguati.

Tipi di tiroidite

Malattie tiroidee

La tiroidite di Hashimoto

La sua causa è sconosciuta, ma solitamente vi è una predisposizione familiare ereditaria.

È una malattia autoimmune, vale a dire che è causata dal fatto che il corpo produce delle cellule difensive (anticorpi) contro le cellule della sua stessa tiroide; quando viene attaccata, la ghiandola si infiamma e le sue cellule vengono distrutte pian piano, causando un ipotiroidismo dovuto alla riduzione degli ormoni tiroidei.

Questo provoca i sintomi tipici dell’ipotiroidismo:

  • grande sensibilità al freddo
  • stitichezza
  • sensazione di pesantezza e fatica
  • pelle secca e pallida
  • unghie e capelli rovinati e deboli
  • un aumento di peso senza cause apparenti
  • mestruazioni molto abbondanti

Trattamento della Tiroidite di Hashimoto

In questo caso, più che applicare un trattamento che agisca direttamente sul problema, è bene seguire alcuni accorgimenti che aiuteranno il vostro corpo a lottare contro la malattia.

È fondamentale sapere che il 70% del nostro sistema immunitario si trova nell’intestino. Pertanto, migliore è lo stato della nostra flora intestinale, più efficace sarà la lotta contro l’ipotiroidismo autoimmune.

Per questo motivo è bene assumere dei probiotici per migliorare le condizioni della flora intestinale. Questo accorgimento servirà anche a prevenire o curare eventuali casi di candidosi, visto che a causa dell’ipotiroidismo potrebbero presentarsi problemi di candida, che peggiorerebbero la debilitazione immunitaria.

Accorgimenti da seguire per la prevenzione

  1. È stato provato che la totale eliminazione del glutine dalla nostra dieta riesce a portare il livello di auto-anticorpi a livelli normali, in alcune persone, in un lasso di tempo da 3 a 6 mesi: evitate quindi il grano, la segale e l’orzo.
  2. Se i livelli di auto-anticorpi sono alti, è particolarmente importante evitare lo iodio: non più di 1 grammo al giorno.
  3. La vitamina D aiuta a regolare il sistema immunitario: è importante prendere il sole, ma senza esagerare.
  4. Ridurre lo stress: questo infatti libera il cortisolo, che impedisce l’attivazione degli ormoni tiroidei, poiché sopprime l’enzima 5-deiodinasi.
  5. Ci sono malattie che producono un incremento nella secrezione supra-renale di cortisolo, come il fegato sovraccarico, l’ipoglicemia, la resistenza all’insulina, ecc. Per questo motivo è imprescindibile curarle.

E poi…

  1. Disintossicare l’organismo da possibili veleni come pesticidi, solventi, agenti chimici o metalli pesanti.
  2. Il selenio aiuta a ridurre i livelli di anticorpi che attaccano la tiroide e promuove la trasformazione del T4 (ormone di scorta) al T3 (ormone attivo). Ha un ruolo importante nel funzionamento della tiroide e la protegge dai noduli e dal cancro.
  3. È necessario correggere, nel caso esistessero, carenze di ferro, vitamina B12 o acido folico e aumentare anche le dosi di vitamine B2, B3, B6 e la vitamina A.
  4. È importante anche svolgere dell’esercizio leggero o moderato, senza stancarsi troppo, e dormire bene.

Tiroidite di De Quervain

Ha molto probabilmente un’origine virale, si presenta come un dolore al collo e, a differenza della tipologia precedente, causa sintomi iniziali di ipertiroidismo, che durano da 1 a 3 mesi, seguiti da un funzionamento normale. Un 20% dei casi sfocia in un ipotiroidismo permanente.

L’ipertiroidismo si presenta quando la tiroide produce più ormoni del normale e i livelli degli ormoni tiroidee nel sangue sono elevati. Tra i sintomi causati dall’ipertiroidismo ci sono:

  • Intolleranza al caldo
  • Stanchezza, fatica e mancanza di concentrazione
  • Aumento dell’appetito
  • Perdita di peso
  • Diarrea o scarichi intestinali frequenti
  • Inquietudine, ansia, nervosismo
  • Aumento della sudorazione
  • Gozzo (tiroide infiammata visibile)

Per combattere questi sintomi è molto utile l’infuso di tè verde e melissa, da bere due volte al giorno. Le sue proprietà antiossidanti possono calmare l’iperattività della tiroide.

Tiroidite post-parto

Dopo una gravidanza, nell’organismo di alcune donne possono rimanere attivi degli anticorpi che attaccano la tiroide, generalmente da 4 a 6 mesi dopo il parto. Questo può produrre entrambe le alterazioni, sia l’ipo che l’ipertiroidismo.

La tiroidite non dolorosa e silenziosa

Assomiglia alla precedente, ma si può verificare in entrambi i sessi e le sue cause sono sconosciute.

Tiroidite indotta da medicine o farmaci

È un effetto collaterale di medicine come il litio, l’amiodarone, gli interferoni o le citochine. Produce sia ipo che ipertiroidismo e cessa soltanto quando si smette di assumere la medicina.

Tiroidite per radioterapia

Si presenta durante i trattamenti a base di iodio radioattivo per l’ipertiroidismo oppure in pazienti che si sottopongono a radioterapia per trattare alcuni tipi di cancro. Sviluppa i sintomi dell’ipotiroidismo.

La tiroidite infettiva o acuta

È provocata da batteri e altri microrganismi infettivi. I sintomi variano: può essere più o meno dolorosa e spesso chi ne è colpito si sente ammalato a causa dell’infezione. Quando si cura l’infezione, i sintomi (generalmente ipotiroidismo) spariscono.

L’agopuntura e la tiroidite

Donna si sottopone a agopuntura

I problemi alla tiroide possono essere alleviati e addirittura migliorati grazie all’agopuntura, una pratica molto diffusa nella cultura asiatica e che è stata inclusa nei trattamenti opzionali degli ospedali in paesi come la Norvegia.

In sostanza, l’agopuntura cerca di riorganizzare ed equilibrare il sistema metabolico in generale. Questo porta anche la ghiandola tiroidea a funzionare nel modo corretto.

Quando ci affidiamo all’agopuntura per decongestionare determinate zone dell’organismo e provocare un effetto rilassante, tutto ciò agisce sul nostro cervello, stimolando l’attività di produzione ormonale.

D’altra parte, è anche possibile impiegare l’agopuntura per trattare direttamente i sintomi della tiroidite.


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