Riprendersi dal parto: utili consigli

Riprendersi dal parto è un processo lento. Dopo il parto, il corpo della donna subisce una serie di cambiamenti volti a recuperare le condizioni precedenti alla gravidanza. È possibile agevolare la ripresa, ma è necessaria molta pazienza.
Riprendersi dal parto: utili consigli
Maricela Jiménez López

Revisionato e approvato da la dottoressa Maricela Jiménez López.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Riprendersi dal parto è un processo che richiede diverso tempo. Molte donne si preoccupano per la linea, soprattutto se hanno preso molti chili durante la gravidanza. Altre sono particolarmente preoccupate dalle cure necessarie dopo una episiotomia o cesareo. La verità è che vorrebbero tornare in fretta a sentirsi come prima della gravidanza.

La gestazione è un intenso fenomeno di trasformazione, che non si conclude con la nascita del bambino. Ci vogliono ancora molti giorni, mesi, prima che la guarigione sia completa e sia possibile riprendersi dal parto.

Riprendersi dal parto: da dove iniziare?

I cambiamenti postnatali vissuti dal corpo della donna sono fisici, ormonali ed emotivi. Tuttavia, si può aiutare il corpo a tornare alla normalità seguendo alcune raccomandazioni.

Perdere peso naturalmente

Il puerperio non è il momento per mettersi a dieta. Riprendersi dal parto dipende anche dall’alimentazione. Gran parte del peso preso durante la gravidanza viene poi perso naturalmente senza sforzo,  in quanto si tratta soprattutto di ritenzione idrica.

L’allattamento al seno può essere un valido alleato per perdere i chili in eccesso della gravidanza. Bisogna mangiare bene, in modo sano ed equilibrato, in modo che i nutrienti assunti passino al bambino. Anche per le madri che allattano con il biberon, però, non ci sono scuse per non mangiare bene.

Spesso l’appetito durante l’allattamento è maggiore rispetto a quello durante la gravidanza. Ma la cosa sorprendente è che i chili di troppo vengono eliminati altrettanto facilmente. Ne resterete sorprese!

Cura e medicazione delle ferite

Bisogna seguire con estrema cura il processo di guarigione delle ferite da episiotomia o da taglio cesareo. La prima viene praticata per favorire il parto e presenta conseguenze fisiche più serie.

I punti per suturare l’incisione tra l’ano e la vagina esigono un’estrema precisione al fine di mantenere la zona del perineo pulita, asciutta e libera dai germi che possono infettare la ferita.

Anche il taglio cesareo deve essere trattato con estrema cura. Entrambe le incisioni dovrebbero essere lavate con sapone delicato e asciugate molto bene con leggeri tocchi con un asciugamano pulito. Dopo il cesareo, la donna dovrebbe evitare di sollevare pesi (tranne il proprio bambino), spazzare, pulire il pavimento, guidare o fare addominali.

Esercizi post parto

Pancia post parto: bisogna essere pazienti

Dopo il parto, l’addome risulterà piuttosto flaccido. I muscoli addominali si sono indeboliti dopo 9 mesi di massima estensione. Ci vorrà del tempo perché tutto ritorni al suo posto.

l’inizio dell’attività fisica deve sempre essere concordato con il ginecologo. Se vi siete tenute in movimento per tutta la gravidanza, avete avuto un parto vaginale naturale e non provate alcun dolore, probabilmente potrete riprendere l’attività fisica con un allenamento leggero, entro pochi giorni dal parto.

Se vi siete sottoposte al cesareo, l’incisione richiederà diverse settimane per guarire. Dovrete quindi aspettare anche se avete svolto esercizio fisico durante tutto il periodo della gravidanza. Tuttavia, sebbene la flaccidità risulti antiestetica, nel periodo post parto sono consigliate solo le passeggiate a passo lento, che aiutano anche a prevenire la formazione di coaguli di sangue.

Una volta ottenuta l’autorizzazione a riprendere l’esercizio fisico, se avete intenzione di frequentare corsi o lezioni in palestra, provate le attività più leggere e adatte al momento che state vivendo. Gli allenamenti dovrebbero comunque essere a basso impatto, con esercizi di tonificazione e stretching.

Accettare l’aiuto offerto e riposare

Negli ultimi giorni della gravidanza risulta spesso difficile dormire. Dopo il parto, poi, il neonato avrà un ritmo sonno/veglia alquanto instabile che peggiorerà la qualità del vostro riposo.

La stanchezza accumulata vi indebolisce troppo per soddisfare le esigenze tipiche della cura di un neonato. È tempo di lasciare le faccende domestiche a partner, madre, sorella, un’amica e persino alla suocera. Chiunque si offra di prendersi cura della vostra casa mentre voi accudite i vostri bambini, merita tutta la vostra gratitudine.

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Quando il bebè dorme durante il giorno, aproffittatene e riposate. Siamo d’accordo sul fatto che dormire di giorno non è ristoratore come il sonno notturno, ma se il bambino si addormenta, dormite insieme a lui. Quei minuti dedicati a chiudere gli occhi e a rilassarvi sono piccoli passi per riprendersi dal parto e tornare alla normalità.

Post parto

Piangere e accettare il puerperio

Il recupero fisico influenza positivamente anche le emozioni. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che il post parto è un’altalena di emozioni. La donna può passare da stati di euforia a stati di tristezza e sfinimento.

Gli ultimi giorni di gravidanza, il parto e le prime settimane di vita del bambino sono tappe esigenti dal punto di vista fisico e influenzano lo stato d’animo. È naturale sentirsi a volte sopraffatte o anche disperate. La stanchezza tende ad aumentare l’instabilità.

Piangere può aiutare ad allentare la pressione; fatelo tutte le volte che lo ritenete necessario. Con il passare del tempo migliorerete, ma se avvertite un peggioramento, potreste soffrire di depressione post partum. In questo caso dovreste consultare il ginecologo o l’ostetrico. Nei casi più gravi potrebbe anche essere necessario un aiuto psicologico o una terapia farmacologica.


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