3 segreti della saggezza antica per essere felici

A prescindere da tutti i progressi di cui disponiamo attualmente, per essere felici basta solo tenere in considerazione l'antica saggezza in quanto ci offre validi insegnamenti .
3 segreti della saggezza antica per essere felici

Ultimo aggiornamento: 09 agosto, 2022

Molti dei consigli che oggigiorno ci vengono dati per essere felici non sono innovativi, bensì sono stati tramandati dalla saggezza antica. Una saggezza che sembra essere rimasta relegata ad epoche lontane, ma che, stranamente, si ripresenta anche nell’attualità, perché forse non siamo stati in grado di interiorizzare tutto ciò che ci voleva trasmettere. 

In quest’articolo vi parleremo di tre importanti segreti della saggezza antica da tenere in considerazione a partire da oggi stesso. Se i saggi antichi li seguivano e mettevano in pratica, un motivo ci sarà.

Segreti della saggezza antica da mettere in pratica

1. Controllare ciò che si può controllare e ignorare il resto

uomo che mette in pratica la saggezza antica

Il primo segreto della saggezza antica è molto importante. Quante volte avete cercato di controllare ciò che sfuggiva al vostro controllo?  In presenza di un problema che vi devasta o una preoccupazione che vi tiene in bilico, è importante chiedervi se potete fare qualcosa al riguardo.

Lo dicevano anche gli stoici: “Posso fare qualcosa per risolvere questo problema? Se sì, lo farò, altrimenti lo accetterò“. Nonostante tutto, non agiamo mai in modo così saggio. Sbattiamo continuamente la testa contro il muro, consumandoci, minando la nostra autostima e diventando ansiosi.

Non possiamo sempre controllare tutto, perché ci sono cose che accadono e basta. A volte ci facciamo carico di cose più grandi di noi; dunque, non ci resta che accettarle per liberarci da un peso enorme.

Tutto ciò è spesso frutto di paura, insicurezze o qualsiasi altro problema che non ci permette di andare avanti.

Impariamo, piuttosto, a lasciar scorrere, accettando senza ossessionarci. Questo vale sia per le cose che non possiamo controllare sia per quelle che possiamo controllare. Le cose migliori arrivano quando impariamo a lasciar perdere questa voglia di controllo. 

2. Accettare senza cadere nella passività

Uomo felice per applica la saggezza antica

Accettare è uno degli aspetti più difficili della nostra vita perché, a volte, ci spinge a dover abbandonare il ruolo di vittime. Quando non accettiamo una malattia, una situazione particolare o un periodo della nostra vita in cui tutto va male, iniziamo a negare i fatti e a ribellarci a ciò che ci accade.

Questa situazione è così assurda alla pari di vedere che sta piovendo e negarlo oppure continuare a lamentarci senza sosta. Otteniamo qualcosa facendo così? Possiamo cambiare la situazione? La risposta è un “no” categorico e negare i fatti non è mai una buona idea. Se piove, semplicemente accettate la pioggia. Negarla non la farà sparire.

Dunque, l’unica alternativa è accettare ciò che sta accadendo. Perché si presenta questa sorta di negazione della realtà? A causa delle nostre aspettative, per ciò che consideriamo fortuna o sfortuna.

Tutto questo porta solo alla sofferenza e ad un’inutile resistenza. Non siamo vittime e il mondo non è contro di noi. Le cose accadono, perché devono accadere e basta e non ci possiamo fare niente.

Accettiamo quello che si presenta e che non possiamo cambiare. Secondo gli stoici, cercare di fare il contrario significa sprecare una grande parte delle nostre energie in uno sforzo senza soluzione.

3. Saggezza antica: essere i responsabili della propria vita

donna che applica la saggezza antica alla sua vita
Il terzo segreto della saggezza antica è molto importante per eliminare le colpe dalla nostra vita.

Spesso tendiamo a colpevolizzare i nostri genitori per essersi comportati male con noi, anche se siamo già adulti. Come disse Seneca: “Noi diciamo che non scegliamo i nostri genitori, che ci sono stati dati dal caso, ma possiamo scegliere che figli vogliamo essere“.

Guardare indietro, e non liberarsi dai vincoli del passato, non porta a nulla di buono. È solo un modo per giustificare la nostra passività e assumere una scusa per non cambiare e mantenere lo stato attuale delle cose.

Ciò nonostante, siamo adulti e abbiamo il potere di cambiare la strada che hanno tracciato i nostri genitori. Adesso siamo noi gli unici responsabili della nostra vita, nessun altro ne ha il controllo se non noi.

È giunto il momento di abbandonare ciò che sfugge al nostro controllo e che, quindi, non possiamo cambiare, di accettare gli avvenimenti per come si presentano e di iniziare a prendere le redini della vostra vita. Cadere nell’ossessione, nella negazione e nella colpevolezza vi causerà solo infelicità.


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  • Boeri, M. D., y  Salles, R. “Los filósofos estoicos.” Ontología, Lógica, Física y Ética. Santiago de Chile: Ediciones Universidad Alberto Hurtado (2014).
  • Guevara, A. “Libro aureo de Marco Aurelio.” Zaragoza1529 (1994).
  • Seneca, L. De la brevedad de la vida. La Editorial, UPR, 2000.

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