Sintomi della depressione da non sottovalutare

La depressione altera la chimica cerebrale, è dunque possibile che la realtà di chi ne soffra appaia distorta e che il soggetto percepisca come negativi commenti e azioni a cui altrimenti non avrebbe dato peso.
Sintomi della depressione da non sottovalutare

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Una grande percentuale di persone si accorge di soffrire di depressione solo quando è ormai a uno stadio troppo avanzato. Anche se la sensazione di tristezza è la più eclatante, è bene riconoscere molti altri sintomi della depressione. 

Non essere in grado di rilevare tale condizione in tempo ci impedisce di ricorrere a un trattamento opportuno, cosa che, a lungo andare, rende più difficile trovare una soluzione al problema.

Anche se ogni caso si manifesta in modo diverso, è meglio tenere in considerazione alcuni sintomi della depressione molto comuni, così da individuarla più facilmente. Nei seguenti paragrafi presentiamo i principali segnali di questo disturbo emotivo.

Sintomi della depressione

1. Bruschi cambiamenti di peso

Disturbi alimentari tra i sintomi della depressione

I bruschi cambiamenti di peso sono tra i sintomi fisici più comuni della depressione. La perdita o l’aumento di più del 5% del peso totale in un mese indica un problema di salute.

In questi casi la perdita di alcuni chili non è dovuta a una dieta o un programma di allenamento; l’appetito diminuisce a causa del malessere emotivo causando deficit nutrizionali.

Ovviamente si tratta di un sintomo a cui bisogna prestare la dovuta attenzione perché può condurre a gravi episodi di anemia, affaticamento e perdita di concentrazione.

In contrapposizione, può verificarsi fame ansiosa con conseguente aumento di peso.

2. Disturbi del sonno

Uno dei sintomi della depressione che richiede maggiore attenzione soprattutto se si verifica in modo continuo. È piuttosto facile da individuare e di solito provoca alcune reazioni che si percepiscono subito.

Ovviamente, però, bisogna anche considerare che i disturbi del sonno possono verificarsi anche per ragioni diverse dalla depressione. L’uso di dispositivi elettronici prima di andare a dormire, cenare troppo o lo stress sono solo alcuni dei motivi che possono alterare il nostro sonno.

La depressione altera l’igiene del sonno, dunque risulta difficile addormentarsi la sera e godere di un sonno ristoratore, motivo per cui poi si sente il bisogno di dormire durante il corso della giornata.

Bisogna trovare in fretta una soluzione perché in molti finiscono per abusare di pillole o alcol per superare il problema.

3. Rabbia o irascibilità

Donna che urla al telefono

Gli sbalzi d’umore negativi sono un modo molto comune di manifestare preoccupazione, tristezza e altre sensazioni tipiche in chi soffre di depressione.

In generale si tratta di una reazione ai disturbi del sonno e ai deficit nutrizionali che si verificano a causa della cattiva alimentazione condotta. A tutto ciò va aggiunta la facilità con cui molta gente riesce a essere irritante, non comprendendo spesso lo stato emotivo altrui.

È anche possibile che il soggetto, volendo evitare scontri, esprima queste emozioni isolandosi. La depressione altera la chimica cerebrale, distorcendo la percezione di diverse situazioni quotidiane che in altre circostanze sarebbero state avvertite come normali.

4. Senso di colpa

Un costante senso di colpa è comune tra le persone che soffrono di depressione. Condizione che le porta a sprofondare ancora di più nelle loro emozioni negative.

Questo sentimento di solito cresce quando si prendono cattive decisioni a causa della costante tristezza o quando nasce qualche discussione con una persona cara.

Si tratta di un fattore molto complicato perché compromette e danneggia le relazioni sociali, rendendo difficile il supporto delle stesse nel superare la malattia.

5. Dolori e fastidi fisici tra i sintomi della depressione

Dolore al collo

In passato, i professionisti della salute mentale non credevano che le emozioni fossero relazionate con i disturbi fisici.

Dopo aver realizzato diverse prove, tuttavia, si è confermato che esisteva un vincolo e che, di fatto, è molto più forte di quanto si pensasse.

Si va dall’ipersensibilità cutanea fino ai dolori muscolari, rigidità o disturbi digestivi. Dato che ognuno di essi ha cause diverse, serve un’analisi minuziosa per determinare eventuale relazione con depressione, stress o altri problemi psicologici.

La depressione è un grave disturbo che non viene percepito solo tramite tristezza, pianto e manifestazioni simili. Si tratta di una condizione che richiede cure da parte di un professionista per essere superata quanto prima.

Anche se molti dei sintomi possono essere ricondotti ad altre malattie, è importante non scartare a priori l’ipotesi depressione per poterla così trattare in modo adeguato.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Babbel, S. (2010). The connections between emotional stress, trauma, and physical pain. Psychology Today.
  • Dio Bleichmar, E. (1992). La depresión en la mujer. Revista de la Asociación Española de Neuropsiquiatría.11(39), 283-289.
  • Sutin, A. R., & Zonderman, A. B. (2012). Depressive symptoms are associated with weight gain among women. Psychological medicine, 42(11), 2351-2360.
  • Kupfer, D. J. (2006). Depression and associated sleep disturbances: patient benefits with agomelatine. European Neuropsychopharmacology, 16, S639-S643.
  • Benazzi, F., & Akiskal, H. (2005). Irritable-hostile depression: further validation as a bipolar depressive mixed state. Journal of affective disorders, 84(2-3), 197-207.
  • O’Connor, L. E., Berry, J. W., Weiss, J., & Gilbert, P. (2002). Guilt, fear, submission, and empathy in depression. Journal of affective disorders, 71(1-3), 19-27.
  • Bair, M. J., Robinson, R. L., Katon, W., & Kroenke, K. (2003). Depression and pain comorbidity: a literature review. Archives of internal medicine, 163(20), 2433-2445.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.