Sonnolenza dopo i pasti: perché e quali cibi la causano?

È probabile che il sonno che vi colpisce dopo pranzo sia causato dalla vostra dieta. Ci sono alimenti, infatti, che stimolano la produzione di melatonina, l'ormone del sonno   
Sonnolenza dopo i pasti: perché e quali cibi la causano?

Ultimo aggiornamento: 28 gennaio, 2021

Provate una grande sonnolenza dopo aver mangiato e vi piacerebbe evitarla? In linea generale, è causata dall’assunzione di certi alimenti.

Prestate attenzione, perché ci sono alcuni consigli che possono aiutarvi ad evitare che si verifichi. Siamo sicuri che vi saranno di grande aiuto.

Se ne avete l’opportunità, la cosa migliore sarebbe fare un sonnellino dopo aver mangiato, di 10 o 15 minuti.

Ciò nonostante, dato che questo non è sempre possibile, potete aiutarvi con la dieta. Evitate gli alimenti che vi elenchiamo di seguito.

Un altro consiglio è di non mangiare troppo e di bere molta acqua.    

Prendete nota e potrete combattere la fastidiosa sonnolenza che vi colpisce dopo mangiato, spesso appena rientrati al lavoro.

Evitate i latticini

Bottiglie di latte

I latticini sono fondamentali per la cura delle ossa, ma bisogna fare attenzione in che modo si assumono e soprattutto a che ora.

Essi infatti contengono triptofano, un amminoacido che favorisce la sonnolenza e che viene assimilato più velocemente grazie alla presenza del calcio. Ecco perché la sonnolenza è più intensa quando assumiamo formaggi stagionati, che contengono più calcio.

Se accompagnate il formaggio con snack salti, avvertirete ancora più sonno. In presenza di carboidrati, l’effetto del triptofano diventa ancor più potente.

Moderate il consumo di mandorle

Le mandorle sono alimenti ricchi di triptofano, amminoacido che favorisce la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.

Le mandorle, inoltre, contengono molto magnesio, che rilassa i muscoli e induce sonnolenzaQ. Se dopo i aver mangiato, dovete lavorare, è meglio evitarne l’assunzione.

Se volete evitare il sonno, non mangiate le banane

Casco di banane

A causa degli zuccheri contenuti nelle banane, il triptofano è molto più accessibile per il cervello.

Dobbiamo tener conto anche delle quantità di potassio e magnesio, contenuti in elevate dosi in questo frutto. I minerali rilassano i muscoli e, di conseguenze, si avverte maggiore sonnolenza.

Le noci e la sonnolenza

Anche le noci possono causare sonnolenza, anche se meno rispetto ad altra frutta secca, come le mandorle.

E, anche se contengono meno triptofano rispetto a queste, dispongono di melatonina.     

Alcuni studi dimostrano che l’assunzione di noci incrementa i livelli di questo ormone nel sangue e, di conseguenza, causano sonno. Non assumetele, quindi, prima di riprendere a lavorare dopo la pausa pranzo.

Se non volete addormentarvi, evitate le ciliegie

Ciliegie mature

Le ciliegie sono deliziose, ma possono causare sonnolenza, poiché incrementano i livelli di melatonina.

Anche se qualche ciliegia non avrà grande effetto, se berrete un bicchiere di succo di ciliegie, il sonno si farà sentire.

L’effetto rilassante della camomilla

La camomilla contiene glicina, un amminoacido che possiede un delicato effetto sedante e che rilassa i muscoli e il sistema nervoso.

Pertanto, dopo aver assunto una camomilla, probabilmente avvertirete una certa sonnolenza. Quindi, fate attenzione a ciò che bevete.

Non esagerate con i semi di zucca

Semi di zucca

I semi di zucca contengono elevate dosi di triptofano, e anche zinco e magnesio.

Queste sostanze rilassano i muscoli e il sistema nervoso, e possono indurre sonnolenza una volta assunti. Ricordatelo.

Avena a colazione?

L’avena apporta triptofano e vitamine del gruppo B, per cui si tratta di un alimento ideale per rilassare il sistema nervoso. Contiene, inoltre, magnesio e calcio.

Se non volete appesantirvi sin dalla colazione, non aggiungete all’avena latte, banane o mandorle.  Assumetela, piuttosto, con altri alimenti.

Il sonno e il riso bianco

Riso bianco

Il riso bianco ha un indice glicemico molto alto, per cui provoca sonnolenza, anche se non subito, fino a 3 o 4 ore dopo.

L’effetto ipnotico più evidente è quello del riso Jasmine: se ne siete ghiotti, fate attenzione!

Il pesce grasso

Gli acidi contenuti nei pesci grassi, come il salmone, il tonno o altri pesci grassi e fritti, intensificano la produzione di melatonina.

Gli stessi acidi riducono i livelli dell’ormone dello stress nel sangue, per cui ci fanno rilassare e inducono il sonno.


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