Recente studio: più esercizio facciamo, meno energia consumiamo

Un allenamento fisico intenso non equivale ad un consumo maggiore di energie perché, dopo un po' di tempo, il corpo è in grado di adattarsi a qualsiasi attività. Almeno, questo è ciò che ci assicura un recente studio
Recente studio: più esercizio facciamo, meno energia consumiamo
Carlos Fabián Avila

Revisionato e approvato da il dottore Carlos Fabián Avila.

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Migliaia di persone trascorrono le ore allenandosi in palestra perché, da sempre, si dice che più è intenso l’allenamento, più calorie bruciamo.

Anche se è vero che l’attività fisica è fondamentale per mantenere un peso corporeo sano ed equilibrato, uno sforzo eccessivo può non essere così efficace come sostengono in molti.

Questa è la conclusione alla quale è giunto un recente studio condotto da Herman Ponzer, ricercatore dell’Università di New York, che suggerisce che chi pratica esercizio fisico molto intenso, brucia le stesse calorie di chi, invece, realizza attività fisica più moderata.

I risultati ottenuti sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology, nella quale si spiega che l’attività fisica usa una quantità di energia limitata e che questa non aumenta proporzionalmente all’intensità o alla durata dell‘allenamento.

Si tratta di un’ulteriore dimostrazione del fatto che il corpo umano si adatta con facilità ai cambiamenti, in modo da regolare e mantenere i giusti livelli di energia.

Lo studio

Nell’estate del 2010, il ricercatore Herman Ponzer ha vissuto un avvicinamento molto interessante con uno dei popoli cacciatori-raccoglitori in Africa: gli hadza.

Come parte di questa esperienza, Ponzer ha deciso di dedicarsi a studiare il consumo energetico di queste persone, che possono camminare anche più di dieci chilometri al giorno e che, inoltre, usano le abilità corporee per diversi tipi di lavori quotidiani.

Ponzer selezionò un gruppo di 30 uomini e donne appartenenti a questo popolo e chiese loro di bere una piccola quantità di acqua contenente isotopi pesanti di idrogeno e di ossigeno.

Una volta somministrati gli atomi, Ponzer analizzò per due settimane i campioni di urina dei volontari per determinare il loro consumo energetico giornaliero.

Stando a ciò che abbiamo sempre saputo, Ponzer pensava che questi individui, che sono molto più attivi di altre popolazioni in altre zone del mondo, bruciassero molte più calorie al giorno. Tuttavia, lo sorprese scoprire che la differenza era minima, quasi inesistente.

Ciò si deve al fatto che gli organismi degli hadza sono abituati allo stile di vita che conducono e, dunque, hanno un equilibrio energetico simile a quello delle popolazioni urbane.

Queste prime conclusioni, pubblicate nel 2012 sulla rivista PLoS ONE, hanno fatto da introduzione ad un’altra ricerca di Ponzer, che è appena stata resa pubblica su Current Biology e con la quale vengono messe in dubbio alcune delle strategie usate per prevenire l’obesità.

Di solito si dice che, per ridurre la massa corporea, bisogna bruciare più calorie realizzando esercizio fisico intenso. Nonostante ciò, molti dei pazienti in sovrappeso o che soffrono di obesità sono la chiara dimostrazione che questa non è la strategia più adeguata.

Per questo motivo, Ponzer e il suo team di ricercatori hanno analizzato i dati di 300 uomini e donne durante una settimana, misurando i loro livelli di esercizio fisico e la loro dieta.

Hanno potuto osservare che, all’inizio, esiste una stretta relazione tra l’attività fisica e il consumo energetico. Nonostante ciò, dopo una certa quantità o intensità di esercizio fisico, il consumo di energia si stabilizza ed è possibile bruciare solo una certa quantità di calorie.

Hanno anche notato che, più è elevata la percentuale di grasso corporeo del paziente, più energia questi consuma.

I ricercatori hanno spiegato che l’obiettivo del loro studio non è quello di creare confusione a proposito dei benefici dell’esercizio fisico.

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Sappiamo che l’attività fisica è molto importante per la salute e questo studio non smentisce questo fatto”, assicura Ponzer. “Tuttavia, dobbiamo anche fare attenzione alla dieta”.

Fare esercizio fisico aiuta a perdere peso, ma anche stare attenti a ciò che mangiamo aiuta a ottenere risultati molto positivi”, dichiara.

Avendo chiarito questo aspetto così importante, aggiunge che, per adesso, non possiede dati precisi sul comportamento dei volontari che hanno partecipato allo studio, anche se sostiene che un livello moderato di esercizio fisico può essere ottenuto camminando a passo veloce per qualche chilometro oppure esercitandosi solo per qualche minuto al giorno.

A partire da questi dati, i ricercatori vogliono avviare un nuovo studio per determinare il modo in cui il corpo risponde ad un aumento di attività fisica per equilibrare le energie consumate.

Per riuscirci, vogliono studiare il modo in cui l’organismo umano risponde alle variazioni di attività fisica, esaminando, per esempio, il sistema immunitario o quello riproduttivo, che potrebbero spiegare il processo di adattamento del corpo alle maggiori esigenze fisiche.


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  • Pontzer, H., Durazo-Arvizu, R., Dugas, L. R., Plange-Rhule, J., Bovet, P., Forrester, T. E., … Luke, A. (2016). Constrained total energy expenditure and metabolic adaptation to physical activity in adult humans. Current Biology. https://doi.org/10.1016/j.cub.2015.12.046
  • Pontzer, H., Raichlen, D. A., Wood, B. M., Mabulla, A. Z. P., Racette, S. B., & Marlowe, F. W. (2012). Hunter-gatherer energetics and human obesity. PLoS ONE. https://doi.org/10.1371/journal.pone.0040503
  • Westerterp-Plantenga, M. S., Nieuwenhuizen, A., Tomé, D., Soenen, S., & Westerterp, K. R. (2009). Dietary Protein, Weight Loss, and Weight Maintenance. Annual Review of Nutrition. https://doi.org/10.1146/annurev-nutr-080508-141056

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