Vincere la paura dell’acqua e migliorare la tecnica di nuoto

Le persone che hanno paura di entrare in acqua hanno molte difficoltà ad imparare le varie tecniche di nuoto. Esistono però degli esercizi semplici ed utili per vincere tale paura.
Vincere la paura dell’acqua e migliorare la tecnica di nuoto

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Vincere la paura dell’acqua è uno dei primi passi per imparare a nuotare. Sebbene molte persone si adattino facilmente al mare e alla piscina, altre provano una profonda fobia, che può trasformarsi in un ostacolo se si vogliono dominare le diverse tecniche di nuoto.

Tale problema è abbastanza comune e solitamente ha origine in un trauma passato o nelle paure che trasmettono i genitori durante l’infanzia. In effetti è qualcosa di abbastanza comune nei bambini, soprattutto quando gli si nega la possibilità di nuotare e divertirsi in acqua.

Tuttavia, indipendentemente dall’età, ci sono alcune strategie che consentono di affrontare questa paura per iniziare a godere dei benefici del nuoto.

Sebbene sia necessaria tanta forza di volontà, con aiuto e perseveranza è possibile vincere la paura dell’acqua.

Esercizi di base per vincere la paura dell’acqua

I trattamenti per vincere la paura dell’acqua possono variare da caso a caso in base alla sua origine. A volte è necessario sottomettersi ad una terapia psicologica, in quanto occorre riconoscere e trattare possibili traumi passati.

Uno dei primi passi per superare la paura di stare in luoghi come la piscina è quello di avvicinarsi gradualmente alla stessa. Per prima cosa sarebbe utile rafforzare la fiducia in se stessi per evitare sentimenti di angoscia e stress al momento di entrare in contatto con l’acqua.

Gli esercizi che condividiamo di seguito costituiscono un metodo di base per affrontare la paura attraverso varie fasi.

Sono consigliati a coloro che non sono riusciti ad imparare a nuotare a causa dell’ansia che genera lo stare in acqua.

Esercizio di adattamento

Donna in acqua

Nel primo esercizio per vincere la paura dell’acqua, l’obiettivo sarà quello di adattare meglio il corpo alla piscina.

Considerando che il processo deve essere graduale per evitare l’ansia, bisognerà sedersi sul bordo immergendo unicamente le gambe.

Più tardi, una volta che vi sarete abituati alla sensazione di avere le gambe in acqua, dovrete entrare poco a poco nella zona poco profonda.

A tal fine potete aiutarvi con la scaletta della piscina o la ringhiera.

Infine introducete gradualmente le braccia e la testa sott’acqua. Cercate di rimanere il più rilassati possibile per non provare la sensazione di annegare.

In tal modo comincerete a comprendere che non c’è nulla da temere nello stare in acqua.

Esercizio di sicurezza

Aumentare la sicurezza mentre si rimane in piscina è determinante per affrontare e superare l’idrofobia.

Ecco perché l’obiettivo di questo esercizio sarà quello di concentrarvi nel dominare l’autocontrollo mentre siete immersi in acqua.

Il miglior modo per riuscirci è quello di imparare a galleggiare. A tal fine dovrete entrare in una piscina piccola o poco profonda, in cui possiate mettervi in piedi senza alcuna difficoltà.

Successivamente, quando acquisirete maggiore fiducia, potrete ripetere l’esercizio in una piscina più grande.

Esercizi di conoscenza

Nuoto

Dopo aver superato l’ansia di rimanere dentro la piscina, il miglior modo per vincere la paura dell’acqua è quello di andare a lezione di nuoto.

Grazie all’aiuto di un istruttore esperto, potrete imparare varie tecniche per nuotare, respirare e gestire situazioni di emergenza.

Conoscere il nuoto vi consentirà di dominare gli elementi che vi faranno sentire a vostro agio in acqua. Inoltre, si tratta del passaggio finale per relazionare questo ambiente al divertimento e al benessere.

Consigli per migliorare la vostra tecnica di nuoto

Per dominare una tecnica di nuoto è necessaria pazienza e disciplina. Tuttavia, se desiderate migliorarla da subito, potete tener presenti alcuni semplici consigli:

  • Cominciate realizzando due allenamenti alla settimana.
  • Quando vi sentirete maggiormente a vostro agio mentre nuotate, realizzate tra le quattro e le cinque sessioni alla settimana. Non di più.
  • Evitate di sovraccaricare il corpo con esercizi estenuanti. Tenete presente che dovete adattare la routine alle vostre capacità fisiche e alle vostre necessità.
  • Quando realizzate lo stile libero o il dorso, mantenete la testa ferma. È il corpo che deve girare sul bacino.
  • Cercate di nuotare ogni 50 metri realizzando meno bracciate del solito.
  • Accelerate la mano all’interno dell’acqua per avere un maggior impulso.
  • Mantenete il vostro ritmo di respirazione. Sebbene esistano diversi metodi da applicare durante il nuoto, potete mantenere quello che vi fa sentire maggiormente a vostro agio. L’ideale sarebbe respirare almeno ogni tre bracciate.

Non state ancora facendo nulla per vincere la paura dell’acqua? Smettete di frustrarvi e cercate di superarla.

Seguite questi consigli e chiedete aiuto ad un istruttore professionista per imparare a dominare le tecniche di nuoto.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Krempel, M., & Jaatun, M. G. (2014). Learn to SWIM. In Proceedings – 9th International Conference on Availability, Reliability and Security, ARES 2014. https://doi.org/10.1109/ARES.2014.82
  • Blanksby, B. A., Parker, H. E., Bradley, S., & Ong, V. (1995). Journal of science and medicine in sport. The Australian Journal of Science and Medicine in Sport. https://doi.org/10.1016/j.jsams.2014.09.010
  • Grey, D., & Sadoff, C. W. (2007). Sink or Swim? Water security for growth and development. Water Policy. https://doi.org/10.2166/wp.2007.021
  • Barros Lázaro, A. (2018). Ejercicios para reducir el miedo al agua en personas con Trastorno del Espectro Autista.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.