Virus sempre più forti: per quale motivo?

I virus sono agenti patogeni che possono diventare sempre più forti. Quando non sono più in grado di danneggiare l'organismo, mutano per poter essere di nuovo efficaci.
Virus sempre più forti: per quale motivo?

Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2022

Anno dopo anno abbiamo a che fare con virus sempre più forti. Potreste aver notato di essere guariti più in fretta dall’influenza l’anno scorso rispetto a quest’anno oppure che quest’anno l’influenza è durata di meno, ma che i sintomi sono stati più intensi.

Così come l’organismo cambia, anche i microrganismi lo fanno. Si tratta di adattarsi, di mutare per sopravvivere. In altre parole, abbiamo a che fare con virus sempre più forti perché hanno bisogno di rafforzarsi per invadere il corpo umano e sopravvivere nell’ambiente che li ospita.

Come agiscono i virus sul sistema immunitario

Sistema immunitario contro i virus

Un virus è un microrganismo cento volte più piccolo di una cellula umana. Si tratta dell’unità biologica più comune sul nostro pianeta e quando entra nel nostro organismo il suo obiettivo è attaccare le cellule sane.

È proprio allora che entra in gioco il sistema immunitario, il quale riconosce il virus come un intruso da eliminare prima che danneggi le cellule. In caso contrario- cioè se il sistema immunitario non risponde- inizia il processo conosciuto come infezione.

Quando il microrganismo si impossessa della cellula, può replicarla a sua immagine e somiglianza. Questo processo è più veloce se il virus è potente e se il sistema è lento ad attivare le difese immunitarie.

Le infezioni possono propagarsi velocemente e contagiare anche altre persone; questo succede quando i microrganismi escono dalle cellule e le distruggono.

Il nostro sistema immunitario può dirsi efficace quando riesce a combattere gli intrusi. Ad esempio, la febbre o il vomito sono un meccanismo di difesa dell’organismo.

Il corpo è dotato anche di un meccanismo conosciuto come immunità acquisita. Questo fenomeno consiste nel fatto che il corpo ricorda i virus precedentemente sconfitti, in modo da sapere come attaccarli e sconfiggerli qualora si ripresentassero.

Ad esempio, alcune malattie vengono contratte una volta sola nella vita. È il caso del morbillo, della varicella o della parotite, nei confronti delle quali il corpo sviluppa una immunità acquisita che ci difenderà per tutta la vita da esse.

Quando ci vacciniamo, introduciamo una piccola quantità della malattia affinché l’organismo impari a combatterla in modo efficace. È per questo motivo che molto spesso quando ci vacciniamo da un tipo di influenza, la contraiamo. In questo modo l’organismo sviluppa una resistenza efficace a quello specifico virus.

Virus sempre più forti: perché?

Cellule infette

L’uso scorretto e smisurato di antibiotici, i fenomeni migratori (di solito quelli dovuti al turismo) e il riscaldamento globale sembrano essere i principali motivi per cui virus e batteri si rafforzano sempre di più. 

A cadenza mensile o settimanale sentiamo parlare di microrganismi che si diffondono sempre più in fretta. E poiché molto spesso dinnanzi a un sintomo di cistite lieve o a qualche linea di febbre tendiamo ad automedicarci, favoriamo la mutazione di alcuni virus, che si adattano per non soccombere.

I medici prescrivono antibiotici quando altre terapie non sono sufficientemente efficaci. Il rovescio della medaglia è che i pazienti richiedono di volta in volta dosi più elevante e medicinali che agiscano sempre più velocemente.

Il ciclo di vita dei virus si è velocizzato a tal punto che l’industria farmaceutica riesce a malapena a fare in tempo a trovare nuove cure.

Per ogni antibiotico che viene prodotto, c’è un batterio o un virus che resiste. Questi microrganismi sono molto intelligenti e faranno di tutto per sopravvivere. Una volta a contatto con un antidoto, iniziano a mutare la loro struttura per far fronte al medicinale attraverso i cosiddetti “ceppi” (paragonabili agli aggiornamenti che eseguiamo sul cellulare o sul nostro pc).

Virus sempre più forti e letali

Donna con influenza

Per quanto il nostro sistema immunitario riconosca i virus come nemici e agisca di conseguenza, talvolta non dispone delle informazioni necessarie per contrattaccare i danni causati da questi ospiti indesiderati.

Ad esempio, nel 1918 l’influenza in Italia uccise circa il 2,5% della popolazione. Nel corso del ‘900 la febbre gialla provocò la morte del 20% dei malati, mentre la percentuale di morti per vaiolo si aggira intorno al 30%; per quanto riguarda la febbre emorragica da ebola, ha causato il decesso di circa il 90% dei contagiati.

Al giorno d’oggi tutto sembra far pensare che ci ammaliamo sempre più rapidamente e che i virus provocano una quantità di morti sempre maggiore in meno tempo.

Virus sempre più forti e comparsa di nuove malattie infettive

Esistono circa 350 malattie infettive al mondo e ogni 18 mesi ne compare una nuova. La modernità è responsabile di questo processo: i viaggi aerei, il surriscaldamento globale, le guerre, la sovrappopolazione, i cambiamenti nella dieta e le carestie sono solo alcune delle cause.

Sono stati sperimentati diversi medicinali antivirali che agiscono prima che il virus si attacchi alla cellula o che evitano che il materiale genetico del microrganismo si fonda con il suo ospite. Ma questo non significa che questi antidoti siano in grado di eliminare del tutto il virus; tuttavia lo indeboliscono.

Anche se i virus e i batteri sono organismi molto semplici, non sono da sottovalutare. In effetti potremmo anche essere in grado di indebolirli, senza mai sconfiggerli del tutto. L’obiettivo della scienza è, tuttavia, annientarli del tutto.


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