Per educare bambini buoni, bisogna renderli felici

Per crescere bambini buoni, dobbiamo insegnare loro sin da piccoli l'importanza della responsabilità e della libertà. La felicità non è solo dare ciò che chiedono.
Per educare bambini buoni, bisogna renderli felici

Ultimo aggiornamento: 02 giugno, 2016

I bambini buoni rispettano gli altri e, a loro volta, sanno prendersi cura di loro stessi perché dispongono di una buona autostima.

Il carattere di un bambino dipende da molti fattori: c’è una componente genetica, ma l’educazione ricevuta e l’ambiente in cui si vive sono, senza dubbio, determinanti nel definire buona parte della sua personalità e del suo comportamento.

Ovviamente ci sono bambini più ribelli di altri anche se non ne comprendiamo bene il motivo ed è proprio in questi casi in cui c’è più bisogno del nostro intervento, della nostra intelligenza emotiva, del nostro esempio, della nostra comprensione. 

Oggi nel nostro blog vogliamo sensibilizzarvi sulla necessità di educare alla felicità e insegnarvi le strategie quotidiane che possono esservi di aiuto a tale scopo.

Bambini buoni, bambini liberi e responsabili

Maria Montessori fu una delle pedagogiste ed educatrici più rilevanti del XX secolo. Grazie alla sua metodologia e alle sue scuole apportò molteplici risorse ed approcci tramite i quali favorire la maturazione e la felicità dei nostri figli.

L’importanza dei periodi sensibili

Sia la stessa Montessori sia la maggior parte degli psicologi infantili ci parlano dell’importanza dei periodi sensibili nei bambini, ovvero le tappe in cui la plasticità cerebrale è talmente potente da renderli incredibilmente recettivi a qualsiasi tipo di apprendimento.

  • L’età compresa tra 0 e 5 anni è fondamentale nello sviluppo dei bambini. Le esperienze che vivono sono importantissime.
  • Consentite loro di interagire con l’ambiente che li circonda in libertà, ma con sicurezza; rendeteli partecipi delle faccende di casa, fategli vedere che cucinate, leggete, fateli entrare in contatto con la natura e fateli giocare con altri bambini.
  • Il successivo periodo sensibile va dai 6 agli 8 anni, un momento magico in cui il loro sviluppo morale e sociale farà capire loro l’importanza di immedesimarsi con gli altri ed essere empatici.
mamma e figlia bambini buoni

La libertà va sempre mano nella mano con la responsabilità

Questo concetto deve essere chiaro sin dal principio.

Offrire libertà al bambino non significa lasciargli fare ciò che vuole. Esattamente come noi adulti abbiamo delle responsabilità, anche i bambini hanno le loro, che devono essere rispettate.

  • Man mano che il bambino dimostra di essere responsabile, potete cominciare a concedergli alcune cose.
  • I bambini buoni non sono solo obbedienti in modo passivo. Non si tratta di ubbidire senza fiatare, si tratta di comprendere le loro responsabilità e agire di conseguenza.
  • Io so che devo finire i compiti per poter giocare dopo. So che devo rispettare i miei fratelli se voglio che loro mi rispettino e mi vogliano bene. 
Fiore bambini buoni

Comprendete le loro emozioni

I bambini non gestiscono in modo adeguato il loro mondo emotivo perché non lo capiscono.

Per questo motivo possono, ad esempio, confondere la tristezza con la rabbia e noi possiamo commettere l’errore di punirli senza capire cosa si cela davvero dietro questi atteggiamenti di sfida.

Favorite un’adeguata comunicazione con i vostri figli, siate persone vicine su cui possano sempre contare. Evitate dunque di commettere i seguenti errori:

  • Giudicarli.
  • Prendervi gioco dei loro sentimenti.
  • Paragonarli ad altri bambini o ai fratelli.

Sì ad uno stile di educazione democratica

Un’educazione democratica favorisce innanzitutto la comunicazione e la libertà del bambino in base a delle responsabilità

  • Un’educazione democratica pone norme e limiti che devono essere rispettati. Ogni norma deve essere compresa dal bambino e, ovviamente, osservata.
  • L’educazione democratica si basa sul dialogo continuo, quello in cui non si alza la voce, dove non ci sono grida né imposizioni, ma rispetto e vicinanza.

Bambini buoni, bambini con una buona autostima

Quando parliamo di bambini buoni, non descriviamo creature docili e dal carattere tranquillo. Un bambino è buono per le seguenti ragioni:

  • Si tratta di una persona che si prende cura di se stessa perché i genitori hanno favorito la sua autostima, gli hanno fornito incoraggiamenti, rinforzi positivi e fiducia.
  • I bambini buoni rispettano gli altri, ma non si lasciano manipolare, sanno difendersi e sono abili nel decidere ciò che vogliono e ciò che non vogliono con assertività.
abbraccio bambini buoni

Infine, sappiamo che educare non è facile e che, a volte, tra la mancanza di tempo e la preoccupazione di essere i migliori genitori, tendiamo a farci invadere dalla paura di sbagliare qualcosa.

Non preoccupatevi, essere genitori significa, innanzitutto, essere presenti in ogni istante per accompagnare i figli nel loro percorso vitale, offrire loro affetto, aiuto e favorire la loro libertà. 

Sono loro che devono scegliere la propria strada, sono loro gli artefici dei loro sogni che riusciranno a realizzare se, nel frattempo, li aiutiamo a crescere felici.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.