Jaxon Buell: il bambino nato senza una parte del cervello

Anche se i medici avevano informato i genitori che il piccolo sarebbe nato con delle malformazioni, i Buell decisero comunque di avere il bambino e oggi Jaxon ha un anno
Jaxon Buell: il bambino nato senza una parte del cervello

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Jaxon Emmett Buell, un bambino nato con una grave malformazione cerebrale, è riuscito a superare qualsiasi pronostico medico. Adesso, dopo aver compiuto un anno, sfida la scienza nonostante le aspettative di vita alla sua nascita fossero solo di pochi giorni o, al massimo, di qualche settimana.

Dopo molte diagnosi e analisi rivelatesi erronee, gli specialisti che hanno seguito il caso sono arrivati alla conclusione che il piccolo Jaxon Buell soffre di una malformazione chiamata microidrocefalia che impedisce il corretto sviluppo del cervello.

Questa grave condizione ha interferito con la formazione del suo cervelletto, fatto che implica gravi conseguenze per quanto riguarda l’equilibrio e la coordinazione; inoltre ha portato il suo tronco encefalico a essere più sottile del normale, con un conseguente impatto negativo sullo sviluppo motorio.

Nonostante la gravità del problema, la storia del piccolo Jaxon Buell ha fatto il giro del mondo. Oggi è considerato un vero e proprio miracolo. I medici continuano ad avere poche speranze riguardo alla sua aspettativa di vita. Dopo aver superato il primo anno, però, i suoi genitori sperano in un epilogo diverso.

La storia

malformazione

Brittany e Brandon Buell, genitori di Jaxon, erano all’apice della felicità dopo aver appreso di attendere un figlio. Sfortunatamente, alla diciassettesima settimana di gestazione, vennero informati della malformazione cerebrale del feto, che avrebbe ridotto al massimo le possibilità di sopravvivenza del figlio.

I medici, dunque, offrirono la possibilità di interrompere la gravidanza o di continuarla, con la consapevolezza, però, del rischio che essa implicava.

Brandon, padre del piccolo, assicura che la decisione di non mettere fine alla gravidanza è stata presa solo dopo essersi assicurati che il piccolo non avrebbe sofferto e che la gravidanza non avrebbe messo in pericolo la vita di Brittany.

Dato che gli specialisti assicurarono che non ci sarebbe stato il pericolo di incorrere in tali problematiche, i Buell scartarono immediatamente l’idea dell’aborto. Nonostante i due siano cristiani, Brandon sottolinea spesso come la decisione sarebbe stata diversa se ci fosse stato qualche rischio concreto.

Jaxon

Sin dal momento in cui i genitori hanno ricevuto la brutta notizia fino a quando la loro storia è diventata di dominio pubblico, Brandon e Brittany hanno ricevuto fortissime critiche. Sono stati apostrofati “egoisti”, per aver permesso a questo bambino di nascere, nonostante sapessero che avrebbe vissuto una vita piena di limiti.

A tale proposito, il signor Buell ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al giornale britannico Daily Mail:

“Chi siamo noi per decidere? Ci era stato donato un figlio, un’opportunità, e dovevamo parlare con lui”.

“Quando esattamente scegliere la vita è diventato un atto egoista e da condannare?”, ha aggiunto il genitore.

Nonostante tanti non siano d’accordo, sono molti coloro che si sono commossi seguendo questa storia e che la considerano uno dei tanti miracoli che la scienza non può spiegare.

Una malattia senza cura

Jaxon-Buell

Sin dal momento in cui è nato e per tre settimane di fila, Jaxon è rimasto collegato a diverse macchine nel reparto di terapia intensiva, mentre i medici cercavano di stabilire quale fosse la sua condizione.

Gli specialisti affermarono che il piccolo non avrebbe potuto camminare, sentire, vedere o avere lo stimolo della fame. In effetti, il piccolo deve essere nutrito attraverso un tubo di alimentazione e i suoi limiti diventano ogni giorno più complicati da affrontare.

Oggi, dopo poco più di un anno, il bambino è un vero e proprio sopravvissuto. È però costretto a continuare costantemente a lottare contro i suoi problemi di salute.

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I suoi genitori hanno ricevuto grande sostegno attraverso la pagina Facebook “Jaxon strong”, che ha più di 300 000 seguaci, e grazie al sito internet GoFundMe che è riuscito a raccogliere circa 100 000 dollari di donazioni, tutte destinate a cure mediche per Jaxon.

La malattia di Jaxon, in questo momento, non ha nessuna cura e, nonostante abbia già compiuto un anno, le aspettative di vita sono davvero molto scarse. I genitori del piccolo sanno bene che servirà un miracolo ancora più grande per far sopravvivere il loro bambino, in quanto coscienti della gravità della malattia.

Per adesso, oltre a fornire a Jaxon le migliori cure possibili, i Buell si godono ogni momento che possono condividere con il figlio. Di seguito un messaggio molto toccante lasciato dai genitori sul sito e sulla pagina Facebook:

“Il nostro incredibile e forte figlio, Jaxon, è nato il 27 agosto 2014, gli è stata diagnosticata una microidrocefalia, una malformazione cerebrale per cui non esiste una cura.

Jaxon ha già dimostrato quanto è forte, intelligente e speciale, realizzando imprese che i medici non credevano possibili e mostrando miglioramenti ogni giorno che passa. Il festeggiamento del suo primo compleanno è qualcosa di miracoloso”.


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