Aumentare i livelli di ferro nel sangue

Per aumentare i livelli di ferro nel sangue, bisogna evitare le combinazioni alimentari che ne ostacolano l'assorbimento, e preferire, invece, quelle che lo agevolano.
Aumentare i livelli di ferro nel sangue

Ultimo aggiornamento: 30 marzo, 2023

Il ferro è un oligoelemento fondamentale per la formazione dell’emoglobina e dei globuli rossi. Per tale ragione, aumentare i livelli di ferro può essere vitale mantenere l’organismo in salute.

Quando i livelli di ferro nel sangue si abbassano, la mancanza di ossigeno nei tessuti che ne consegue provoca debolezza, stanchezza e malattie come l’anemia. Se il vostro medico vi ha comunicato che soffrite di carenza di ferro, seguite le sue indicazioni e, se il professionista è d’accordo, seguite i consigli su come aumentare i livelli di ferro nel sangue che vi proponiamo a breve.

Valori normali del ferro nel sangue

Il ferro sierico è il risultato dell’assunzione giornaliera, del metabolismo dell’emoglobina e dello scambio con gli organi di deposito. I livelli ematici possono essere ottenuti con un esame di laboratorio. L’intervallo normale del ferro sierico è compreso tra 60 e 170 microgrammi per decilitro (mcg/dl).

Altri parametri che forniscono un’indicazione di carenza di ferro sono la saturazione della transferrina e la capacità totale di legare il ferro (TIBC). In generale, bassi livelli di ferro nel sangue influiscono sulla concentrazione di emoglobina; i valori normali negli adulti sono i seguenti:

  • Uomo: da 13 a 16 milligrammi per decilitro (mg/dl).
  • Donne: da 12 a 15 milligrammi per decilitro (mg/dl).

Sintomi della carenza di ferro

La carenza di ferro si manifesta clinicamente sotto forma di anemia da carenza di ferro. Inizialmente l’anemia da carenza di ferro può non produrre sintomi e passare inosservata. Tuttavia, con l’aggravarsi dell’anemia, aumentano anche le manifestazioni cliniche. Alcuni dei segni più comuni sono i seguenti:

  • Stanchezza estrema.
  • Debolezza e pallore della pelle.
  • Battito cardiaco rapido e irregolare.
  • Mal di testa.
  • Vertigini e nausea.
  • Unghie fragili.
  • Gonfiore e dolore alla lingua.
  • Necessità di masticare ghiaccio.

Aumentare i livelli di ferro nel sangue

1. Consumare alimenti ricchi di ferro

Per aumentare i livelli di ferro e mantenerli ottimali, è necessario seguire una dieta equilibrata e sana.

La causa principale dei bassi livelli di ferro è, infatti, la cattiva alimentazione. Poiché il ferro è un minerale, possiamo trovarlo naturalmente sia nei cibi di origine animale che in quelli di origine vegetale.

  • Il ferro contenuto nei cibi di origine animale è quello che l’organismo assorbe con maggiore facilità. La fonte principale è costituita dalla carne (soprattutto quella rossa).
  • Il ferro ricavato dagli alimenti di origine vegetale viene assorbito in quantità molto basse, anche se è preferibile consumarli comunque. La scelta migliore ricade sui legumi, gli ortaggi a foglia verde e la frutta secca.
Aumentare i livelli di ferro con la carne

2. Aumentare il consumo di cibi ricchi di vitamina C

Affinché il ferro venga assorbito dall’organismo, deve prima trasformarsi in ferritina. Questo processo avviene per mezzo dell’azione dei succhi gastrici, contenenti acido cloridrico, e vitamina C.

Per questo motivo, è necessario includere nell’alimentazione quotidiana alimenti ricchi di vitamina C come limoni, arance, fragole, broccoli e peperoncino.

Malgrado la vitamina C rivesta una grande importanza per il sistema immunitario e per un migliore assorbimento del ferro nell’organismo, il consumo in eccesso provoca carenza di acido folicoL’ideale sarebbe consumare un massimo di due agrumi al giorno.

3. Limitare il consumo di alimenti inibitori del ferro

Così come esistono alimenti che aiutano ad aumentare i livelli di ferro nel sangue, ce ne sono altri che lo inibiscono. Se il medico vi ha diagnosticato un’anemia o una carenza di ferro, evitate questi alimenti:

  • Uova. La fosvitina contenuta nelle uova previene l’assorbimento del ferro di origine vegetale da parte del corpo.
  • Latte. Il calcio contenuto nei prodotti caseari inibisce l’assorbimento del ferro di origine animale e vegetale nei casi in cui il consumo superi i 300 mg giornalieri.
  • Tè. L’ossalato contenuto nel tè ostacola l’assorbimento del ferro di origine vegetale. Non si consiglia di assumerlo con alimenti ricchi di ferro.
  • Cacao e caffè. I composti fenolici contenuti nel cacao e nel caffè inibiscono l’assorbimento del ferro di origine vegetale.
  • Noci. I fitati contenuti nelle noci agiscono come potenti inibitori e possono ridurre l’assorbimento del ferro dal 50 al 60%.

4. Assumere integratori a base di ferro se incinte o se consigliato dal medico

Nel caso delle donne in gravidanza, è consigliabile assumere integratori di ferro per soddisfare il fabbisogno energetico e la richiesta di ferro da parte del feto per un corretto sviluppo. Chiedete consiglio al vostro medico per sapere cosa è più indicato per voi.

A seconda delle cause dei bassi livelli di ferro nel sangue, consultate il vostro medico prima di iniziare ad assumere qualsiasi integratore. Questo perché non sempre è necessario, dal momento che non tutti gli integratori sono adatti a ogni persona.

Nel caso vi sia stata diagnosticata una carenza di ferro e successivamente avete scoperto di essere incinte, avvisate il vostro medico affinché vi prescriva un esame del sangue.

In questo modo, potrà dirvi se avete bisogno di un’integrazione o di alcune modifiche alla vostra dieta.

5. Evitare il consumo in eccesso di fibre per aumentare i livelli di ferro

Le fibre svolgono funzioni molto importanti nell’organismo, dato che regolano la digestione, aiutano a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e proteggono da alcune malattie croniche, come la neoplasia del colon.

Benché il loro consumo comporti numerosi benefici per l’organismo, assumerle in eccesso diventa controproducente nel caso in cui i livelli di ferro siano bassi.

Per via della sua azione lassativa, il ferro passa più rapidamente attraverso l’apparato digerente e il suo assorbimento è ridotto. Questo vuol dire che il ferro rimane nelle feci e non viene assorbito.

Fibra dietetica

Insalata per aumentare i livelli di ferro nel sangue

Benché questi consigli siano estremamente semplici, è probabile che non sappiate da dove cominciare per aumentare i livelli di ferro. In tal caso, provate la seguente insalata.

Ingredienti

  • 1 ciotola di rucola (100 g).
  • 1 ciotola di spinaci (100 g).
  • Carne rossa di manzo (150 g).
  • 1 pompelmo a spicchi senza semi.
  • Sale e peperoncino macinato (un pizzico a piacere)

Preparazione

  • Per prima cosa, insaporite la carne e arrostitela.
  • Quindi, tagliate la carne in piccoli pezzi, facili da maneggiare.
  • Poi, in una ciotola unite la carne, la verdura e il pompelmo.
  • Infine, condite con un po’ di sale e peperoncino e consumate al momento.

Prendersi cura di sé e mangiare sano per aumentare i livelli di ferro

Colazione sana

Lo scarso consumo di alimenti ricchi di ferro può portare all’anemia, tra le varie complicazioni. Tuttavia, non è bene integrare dal giorno alla notte, grandi quantità di questo nutriente, ma piuttosto di trovare il modo di introdurlo con maggiore frequenza e in modo bilanciato.

Ricordate di seguire sempre le indicazioni del medico, dato che è la persona più indicati per darvi consigli sul vostro benessere. In fin dei conti, è lui che sa cos’è più indicato in funzione della vostra condizione di salute.

Conoscete alcune cause dell’emoglobina bassa

Ci sono malattie che fanno sì che l’organismo non produca abbastanza globuli rossi. Una di queste è l’anemia aplastica, che si verifica quando l’organismo non produce un numero sufficiente di nuove cellule del sangue. Questa patologia provoca affaticamento e rende il paziente soggetto a infezioni ed emorragie.

Un’altra è la talassemia, una malattia ereditaria che causa una quantità di emoglobina inferiore al fabbisogno, con conseguente anemia e affaticamento. Le carenze di vitamine contenenti folati, vitamina B-12 e vitamina C, nonché di ferro, causano una mancanza di globuli rossi sani. Inoltre, l’anemia falciforme, anch’essa una condizione ereditaria, significa che chi ne soffre non produce abbastanza globuli rossi per trasportare l’ossigeno.

Altre cause di emoglobina bassa sono il cancro del midollo osseo, le malattie renali e alcune patologie legate alla tiroide, come l’ipotiroidismo. Per inciso, una persona che subisce un’ustione superiore al 10% del proprio corpo può soffrire di anemia.

In breve, se vi sentite stanchi, affaticati o deboli, rivolgetevi al vostro medico. Questi sintomi sono strettamente correlati all’emoglobina bassa.


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