Gottfried Leibniz fu uno dei grandi pensatori del XVII secolo. Conosciuto come l’ultimo genio universale, contribuì in modo importante al sapere nel campo della metafisica, epistemologia, logica, filosofia della religione, fisica, geologia, giurisprudenza e storia.
Ideatore di innovazioni tecnologiche, ha anticipato concetti che sarebbero apparsi molto più tardi in biologia, medicina, teoria della probabilità, psicologia, ingegneria e scienze dell’informazione. Se volete saperne di più su questo grande pensatore, continuate a leggere.
I primi anni di vita di Gottfried Leibniz
Gottfried Wilhelm Leibniz nacque a Lipsia, in Germania, il 1 luglio 1646. Era figlio di Friedrich Leibniz, professore di filosofia morale e Catharina Schmuck, figlia di un docente di diritto.
Sebbene Leibniz abbia frequentato la scuola elementare, fu essenzialmente autodidatta grazie ai libri della biblioteca di suo padre (che era morto nel 1652 quando Leibniz aveva 6 anni). Il giovane Leibniz era appassionato di storia, poesia, matematica e altre materie, acquisendo conoscenze in molti campi diversi.
Studi
Nel 1661, a soli 14 anni, si iscrisse alla facoltà di legge dell’Università di Lipsia. Conobbe le opere di pensatori come Cartesio, Galileo e Francis Bacon. In questo periodo, studiò anche matematica alla scuola estiva dell’Università di Jena.
Nel 1666 terminò gli studi in legge e fece domanda per accedere al dottorato, tuttavia, a causa della sua giovane età, venne respinto.
Leibniz decise allora di abbandonare l’Università di Lipsia. Si laureò l’anno successivo all’Università di Altdorf, i cui mentori lo invitarono a diventare professore nonostante la giovane età. Leibniz, tuttavia, rifiutò e scelse di intraprendere una carriera pubblica.
Nel 1667 entrò al servizio dell’arcivescovo elettore di Magonza come diplomatico. Negli anni successivi fu protagonista di un’intensa attività negli ambienti di corte ed ecclesiastici.
Opere
Leibniz scriveva principalmente in 3 lingue: latino scolastico (ca. 40%), francese (ca. 35%) e tedesco (meno del 25%). La sua opera è vasta: pubblicò numerosi opuscoli, articoli accademici e libri filosofici, tra cui Dissertatio de Arte Combinatoria e Saggi di teodicea.
Dopo la sua morte venne pubblicato un altro testo corposo, intitolato Nuovi saggi sull’intelletto umano, che aveva rinunciato a pubblicare dopo la morte del filosofo inglese John Locke.
D’altra parte, nel 1895 fu chiarita l’enorme mole dei suoi manoscritti, che sono circa 15.000 lettere, molte della lunghezza di un saggio. Gran parte della sua vasta corrispondenza, in particolare le lettere risalenti al 1685, rimangono inedite.
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Contributi di Gottfried Leibniz
Gottfried Leibniz fu un pensatore eclettico, noto per l’ampia varietà di contributi in diverse discipline. Vediamo i più importanti.
Matematica
L’apporto di Leibniz alla matematica è notevole. Il contributo più noto e controverso è il calcolo infinitesimale, che studia limiti, derivate, integrali e serie infinite.
Newton e Leibniz esposero le proprie teorie di calcolo in un periodo di tempo così breve che si è persino parlato di plagio. Ciò portò a un conflitto tra i due pensatori, che si concluse con la morte di Newton nel 1727. A quel tempo, la questione di chi fosse l’ideatore del calcolo non aveva trovato una soluzione.
Tuttavia, è noto che Newton e Leibniz scoprirono il calcolo in modo indipendente. Anche se finì per essere usata la notazione di Leibniz, in virtù della sua versatilità. Inoltre, fu Leibniz a dare il nome a questo studio e a fornire i simboli.
Nel 1679 Leibniz ideò il moderno sistema binario e lo presentò nella sua opera Explication de l’arithmétique binaire nel 1703. Questo sistema usa i numeri 0 e 1 per rappresentare tutte le combinazioni, a differenza del sistema decimale.
Infine, si appassionò alla creazione di macchine calcolatrici meccaniche, un progetto che si ispirava alla calcolatrice di Pascal. Il calcolatore a gradini, come lo chiamò, fu pronto nel 1672 e fu il primo a consentire le operazioni di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione.
Filosofia
Insieme a Cartesio e Baruch Spinoza, fu uno dei 3 grandi razionalisti del XVII secolo. Il suo lavoro anticiò la logica moderna e la filosofia analitica.
Tra i più importanti concetti filosofici proposti da Leibniz spiccano la continuità della natura e il principio di ragion sufficiente. Il primo è legato al calcolo infinitesimale, mentre la ragione sufficiente si fonda sull’idea che nulla accade senza una ragione.
Il contributo più noto di Leibniz alla metafisica è però la sua teoria delle monadi, esposta in Monadologia. In questo caso, le monadi sono per il regno metafisico ciò che gli atomi sono per il regno fisico/fenomenico.
Un importante contributo di Leibniz alla filosofia è forse l’ottimismo. Secondo il filosofo tedesco, il mondo in cui viviamo e che racchiude tutto ciò che esiste ed è esistito, è il migliore di tutti i mondi possibili. Questa idea si basa sul presupposto che Dio è un essere buono e razionale, che ha contemplato altri mondi possibili prima di scegliere questo.
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Religione
Dio è presente in tutti i suoi scritti, concepito come idea e come entità reale; come l’unico essere necessario e creatore del miglior mondo possibile.
Per Leibniz, tutto ha una causa o una ragione o alla base della ricerca risiede un’unica causa da cui tutto deriva. L’origine, il punto in cui ogni cosa comincia, la causa non causata è, per Leibniz, Dio stesso.
Psicologia
Anticipò temi che ora sono considerati campi della psicologia, come l’attenzione, la coscienza, la memoria, l’apprendimento, l’associazione, la motivazione, l’atto di combattere, l’individualità emergente, le dinamiche generali dello sviluppo e dell’evoluzione.
Topologia
Gottfried Leibniz fu il primo ad usare il termine analysis situs, cioè analisi di posizione; questo concetto fu poi usato nel XIX secolo per riferirsi a quella che oggi è conosciuta come topologia.
Gottfried Leibniz: uno studioso dell’età moderna
Leibniz acquisì un’immensa cultura attraverso la biblioteca del padre. Nutriva interesse per la parola ed era consapevole dell’importanza del linguaggio nei progressi della conoscenza e nello sviluppo intellettuale dell’uomo.
Scrisse molto e lasciò numerose opere inedite, tanto che la sua eredità è ancora in fase di valutazione. L’opera completa di Leibniz supera già i 25 volumi, con una media di 870 pagine per volume.
Bibliografia
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