Il fenomeno di svegliarsi nel cuore della notte, intorno alle 3 del mattino o giù di lì, è davvero molto comune. Non ha una spiegazione mistica o soprannaturale, si tratta semplicemente di un problema molto diffuso che ha a che vedere con le alterazioni del sonno conseguenti all’ansia.
Ciononostante, vale la pena spiegare questo fenomeno nel dettaglio per riuscire a capirlo meglio e a risolverlo. Svegliarsi nel cuore della notte e non riuscire a riaddormentarsi è un problema molto serio se inizia a ripetersi spesso nel tempo. Ecco perché è importante saper gestire questa situazione in modo corretto.
Svegliarsi nel cuore della notte: che sintomi comporta
Esistono molte pubblicazioni a proposito di questo fenomeno così diffuso. Ciononostante, bisogna sapere che non c’è nulla di strano e che si tratta semplicemente di una reazione del cervello a livelli elevati di ansia. In alcuni casi, può anche diventare un’alterazione persistente del sonno che è necessario curare.
È importante prendere in considerazione tutti i sintomi che comporta svegliarsi tra le 3 e le 4 del mattino:
Quando vi svegliate nel cuore della notte, vi sentite inquieti e agitati.
Soffrite di tachicardia e vi sentite minacciati.
Quando cercate di riaddormentarvi, non ci riuscite. Ciò aumenta il nervosismo, i pensieri negativi e l’incapacità di dormire.
Se riuscite ad addormentarvi, cadete in un sonno leggero, e quando vi svegliate siete stanchi.
Questo fenomeno si verifica una o due volte a settimana.
L’ansia e il fenomeno di svegliarsi nel cuore della notte
Perché ci si sveglia così spesso verso le 3 del mattino?
Se durante la settimana vi capita di svegliarvi nel cuore della notte, all’improvviso e quasi sempre alla stessa ora, chiedetevi se c’è qualcosa che vi preoccupa, se vi sentite minacciati da qualche problema, se il vostro lavoro è troppo impegnativo o se state attraversando un periodo sentimentale difficile.
Tutti questi fattori generano un’ansia della quale non sempre si è coscienti e quindi il cervello reagisce al problema compromettendo il riposo notturno. Non riuscite ad addormentarvi e, se ne siete in grado, la tensione accumulata vi fa svegliare all’improvviso e vi fa sentire minacciati.
Vediamo il fenomeno più nel dettaglio:
L’ansia colpisce direttamente il sistema nervoso centrale (SNC), che inizia a cambiare piccole caratteristiche della propria biochimica e dei sistemi neurochimici coinvolti nel ciclo di risposo. Tutto ciò compromette la fase del sonno (REM e non REM).
Di solito, in questi casi, quando ci si mette a letto è difficile addormentarsi e si riesce a prendere sonno solo verso mezzanotte. L’ansia frammenta il riposo e rende molto difficile raggiungere la fase REM, in cui il sonno è profondo e ristoratore. Il cervello, inoltre, interpreta quest’ansia come una minaccia, come qualcosa dalla quale fuggire. La sensazione di allerta interrompe bruscamente il sonno, poco dopo essersi addormentati, cioè verso le 3 del mattino.
È una reazione naturale del corpo a uno stato di ansia e così i neurotrasmettitori vengono alterati scatenando cambiamenti nel ciclo di riposo.
Dato che si tratta di un’alterazione del riposo dovuta all’ansia, per poter conciliare il sonno, prima di tutto è necessario affrontare la fonte di quest’ansia.
È importante riconoscere che qualcosa non va. Svegliarsi nel cuore della notte con una sensazione di paura e minaccia è un segnale molto chiaro che indica che c’è un problema. Chiedetevi a cosa è dovuto, cosa succede nella vostra vita che vi fa sentire così, che vi rende infelici o vi fa sentire minacciati.
Fate dei piccoli cambiamenti nella vostra vita, stabilite delle priorità e, inoltre, cambiate alcune abitudini per dare al vostro cervello nuovi stimoli e per sfogare la tensione.
L’ideale sarebbe fare una passeggiata rilassante di almeno mezz’ora dopo cena. Camminate, respirate profondamente e affrontate i problemi da una prospettiva diversa. Dovete rilassarvi.
Quando tornate a casa, fate un bagno rilassante e andate a letto tranquilli. Ciò che non dovete fare è pensare: “devo dormire bene durante tutta la notte per essere in forma domani mattina”. Questo pensiero è fonte di stress per il cervello, che si sente sotto pressione e lo interpreta come un obbligo: devo dormire!
La cosa migliore da fare è svuotare la mente e non pensare a niente. Potete leggere prima di addormentarvi e concentrarvi solo sulle vicende narrate nelle pagine.
Fate in modo che la stanza sia fresca e ben ventilata e che ci sia anche un buon profumo. Stando a quanto dicono gli esperti, la temperatura giusta per dormire bene e di 20°C. Se supera i 25°C, il nostro corpo non riesce a riposare correttamente. Ricordatelo!
In una società sempre più globalizzata è comune vivere in ambienti multiculturali con bambini bilingue. Da qui il dibattito sull’opportunità di un’educazione di questo tipo. Ma mentre alcuni accolgono l’idea con entusiasmo, altri temono possa creare confusione nei piccoli. I…