Dietro ogni bambino difficile, c'è un'emozione inespressa

A causa della sua insicurezza, il bambino difficile cerca di essere rassicurato in ogni azione che realizza; dunque è importante offrirgli strategie emotive affinché smetta di aver bisogno di quel costante rinforzo esterno.
Dietro ogni bambino difficile, c'è un'emozione inespressa

Ultimo aggiornamento: 28 marzo, 2019

Dietro ogni bambino difficile, si nasconde un caos emotivo rivestito d’ira e disobbedienza che non è mai semplice da affrontare per genitori e insegnanti.

A volte è più semplice ricorrere al castigo o alzare la voce, cose che, però, non fanno altro che rendere più intense le emozioni negative del bambino, la sua frustrazione e persino la sua bassa autostima.

Non capiremo mai perché alcuni bambini vengono al mondo con un carattere più complesso di altri. Invece di cercare una ragione al carattere difficile dei nostri piccoli, dobbiamo accettare semplicemente che c’è chi ha bisogno di più attenzioni. Vi invitiamo a riflettere su questo argomento.

Il bambino difficile, il bambino con più necessità

Il bambino difficile non ascolta, non ubbidisce e di solito reagisce in modo smisurato ad alcune situazioni. Tutto questo ci trascina in un circolo di sofferenza in cui il vincolo con il piccolo si carica di tensioni, ansie e molte lacrime.

Molti genitori di solito si chiedono il perché di questa situazione. Siamo forse cattivi genitori? Stiamo sbagliando qualcosa? Prima di cadere in questi mentali negativi che non fanno altro che alimentare la frustrazione, vale la pena mettere in pratica queste strategie.

Riconoscere di avere un figlio con maggiori necessità

Ci sono bambini che crescono da soli e che, quasi senza comprenderne il motivo, risultano essere più maturi, ricettivi, obbedienti ed indipendenti dei loro coetanei.

Al contrario, è possibile che altri mostrino fin dai primi mesi di vita più necessità, il bisogno di più attenzioni. Si tratta di bambini che piangono più del previsto, che dormono poco e che passano dalle risate al pianto in pochi secondi.

Tutto ciò deve farci capire che ci sono bambini con molte necessità, bambini che hanno bisogno di più sforzi, più sostegno, più parole e più sicurezze.

Invece di colpevolizzarci perché “abbiamo sbagliato qualcosa”, dobbiamo capire che un bambino difficile non ha sempre a che vedere con una cattiva educazione. Ebbene, è nostra responsabilità saper gestire in modo adeguato questo bambino, e ciò richiede pazienza, sforzi e molto affetto.

Bambina bionda Bambino difficile

Il mondo emotivo di un bambino difficile

Se per noi adulti è già difficile riuscire a comprendere e gestire le nostre emozioni, per un bambino che ha maggiori necessità risulta ancora più complicato.

  • Il bambino difficile cerca di essere apprezzato in ogni cosa che fa. Si tratta di bambini insicuri che hanno bisogno di essere rassicurati di continuo. Se non ricevono tali sicurezze, si sentono frustrati ed incompresi.
  • La loro bassa autostima li porta a provare gelosie, a cercare di attirare la nostra attenzione per sentirsi bene, a sentire in modo più intenso emozioni quali la paura e la solitudine.
  • Man mano che crescono, la sensazione di insicurezza personale e di mancanza di riconoscimento si traduce in ira e in reazioni sproporzionate, quando, in fondo, ciò che provano è solo paura, tristezza e angoscia.
  • È necessario canalizzare queste emozioni e offrire strategie affinché il bambino smetta di aver sempre bisogno di essere rassicurato per stare bene. Deve essere capace di gestire il proprio mondo emotivo con il nostro aiuto.  

Le strategie per aiutare un bambino difficile

Bambina e orso gigante

Il potere del rinforzo positivo

Molti genitori non riescono ad accettare o capire l’importanza del rinforzo positivo. Ebbene, è necessario chiarire alcuni aspetti di questa strategia educativa:

  • Il rinforzo positivo non consiste nell’abbracciare un bambino quando fa qualcosa che non dovrebbe fare. È molto più di questo: si tratta di non ricorrere alle punizioni e di non sgridare il piccolo perché in questo modo si produce una reazione ancora più negativa nel bambino.  
  • Dobbiamo avvicinarci al piccolo e chiedergli perché si è comportato in un determinato modo. Con calma, gli spiegheremo che quello che ha fatto non è corretto e gli mostreremo il perché. In un secondo momento gli spiegheremo come avrebbe dovuto agire.
  • Infine, ricorriamo al rinforzo positivo: “io mi fido di te”, “so che puoi riuscirci”, “ti sostengo, ti voglio bene e mi aspetto il meglio da te, non deludermi”.

Offrire fiducia, dare opportunità e stabilire dei limiti

Il bambino deve capire sin da subito che esistono dei limiti da non oltrepassare, che per avere dei diritti bisogna anche adempiere a qualche dovere. Gli adulti lo fanno e i bambini non possono essere da meno.

  • È necessario che il bambino si abitui ad alcune cose e che sappia ciò che ci si aspetta da lui in ogni momento.
  • I bambini con più necessità hanno bisogno di sicurezza e, se li educhiamo in ambienti molto strutturati ricorrendo al rinforzo positivo, li aiuteremo a sentirsi più tranquilli.
  • Date loro fiducia, convinceteli del fatto che sono capaci di fare molte cose, incoraggiateli ad avere responsabilità tramite le quali far aumentare la loro autostima.
Bambina con filo Bambino difficile

L’importanza dell’Intelligenza Emotiva

L’Intelligenza Emotiva deve essere presente nell’educazione di ogni bambino. È necessario aiutarli a identificare le proprie emozioni e tradurre in parole ciò che sentono.

Sin da molto piccoli, li dovremo abituare a questo tipo di comunicazione emotiva del “cosa provi”. Devono saper esprimere la loro tristezza, la loro rabbia e la loro paura…

In questo modo, potranno far uso dello sfogo emotivo, a tale scopo, dobbiamo mostrare loro fiducia e vicinanza. Non giudichiamoli mai per quello che dicono e non ridiamo mai di loro. È necessario essere ricettivi e fornire sempre un dialogo fluido, amichevole e complice.


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