Cancro del fegato: le nuove frontiere terapeutiche

Vaccini, terapia genetica e anti-angiogenica: ecco le nuove frontiere nella lotta al cancro del fegato.
Cancro del fegato: le nuove frontiere terapeutiche

Ultimo aggiornamento: 17 novembre, 2021

Il cancro del fegato o carcinoma epatocellulare si sviluppa da uno stato cronico di malattia causato da numerosi fattori.

Ha una forte associazione con le infezioni croniche da virus dell’epatite B e C (HBV e HCV). Queste, insieme ad altri fattori, come la coinfezione da virus dell’epatite D (HDV), l’abuso di alcol e il fumo, aumentano il rischio di sviluppare il cancro del fegato.

Cos’è il cancro del fegato?

Il fegato è uno degli organi più grandi del corpo. Situato nella parte superiore destra dell’addome, è composto da due lobi: destro (il più grande) e sinistro.

Esistono diversi tipi di cellule nel fegato. Principalmente, è costituito da epatociti, ma troviamo anche cellule che rivestono i vasi sanguigni e cellule che coprono i dotti attraverso i quali circola la bile.

sintomi di cancro del fegato

A seconda del tipo di cellula alterata, si originerà un diverso tipo di cancro del fegato, con prognosi e trattamento diversi.

Ciò che è comune a tutti i tipi di tumori è che le cellule che li formano sono cellule anormali. Sono mutate e, di conseguenza, la loro crescita e divisione è fuori controllo.

Le terapie contro il cancro del fegato

Le possibilità terapeutiche per il carcinoma epatocellulare sono varie e dipendono innanzitutto dal tipo di cancro e dal suo stadio. Inoltre, sono soggette a continuo miglioramento.

Prima di tutto la prevenzione

Nella lotta contro il cancro del fegato, la prevenzione gioca un ruolo molto importante. Si ritiene che quasi la metà dei casi di carcinoma epatocellulare possa essere prevenuta grazie a vaccini e migliori trattamenti contro l’epatite, principale fattore di rischio.

Attualmente sono in fase di studio metodi nuovi e migliorati di prevenzione dell’epatite C e B, nonché nuovi trattamenti per evitare l’evoluzione di queste malattie verso il cancro.

Un altro fattore di rischio per il carcinoma del fegato è la cirrosi epatica, una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura del fegato. Il danno epatico di solito deriva da un’infezione da virus epatotropi o da un consumo eccessivo di alcol.

Il risultato della cirrosi epatica è la sostituzione di tessuto epatico sano con tessuto fibroso, simile al tessuto cicatriziale. Questo tipo di ambiente favorisce la comparsa di cellule alterate, che potrebbero portare a un tumore.

Vaccini contro il cancro

Mirano a immunizzare il corpo contro le cellule tumorali. In questo modo è possibile aiutare il sistema immunitario nel suo compito di riconoscere e distruggere le cellule cancerose.

Un altro obiettivo del vaccino è stimolare il sistema immunitario, cosa che si ottiene con un farmaco chiamato sargramostim, in grado di stimolare la produzione e la vitalità delle cellule immunitarie.

Farmaci anti-angiogenici

Le terapie anti-angiogeniche hanno come target i vasi sanguigni che circondano il tumore. I tumori epatici, infatti, hanno bisogno di nuovi vasi sanguigni per essere irrorati dal sangue e svilupparsi.

Questo tipo di terapia agisce quindi impedendo la formazione di nuovi vasi. Alcuni di questi farmaci, come il sorafenib o il regorafenib, sono già utilizzati nel trattamento dei carcinomi epatocellulari.

Attualmente sono in fase di sviluppo nuovi farmaci antiangiogenici e la loro efficacia viene studiata in combinazione con altre terapie.

Terapia genetica

Abbiamo sempre più informazioni circa i geni coinvolti nei diversi tipi di cancro. Ciò ci consentirà di sapere dove si trovano le alterazioni geniche che devono essere corrette e scongiurare il cancro.

  • Grazie alle tecnologie di modificazione genetica, sarà possibile sopprimere l’espressione proteica di alcuni oncogeni, responsabili della patologia. Tuttavia, questo tipo di trattamento è ancora in fase sperimentale e sono necessari altri studi prima di trovare una reale applicazione sull’uomo.
  • Un’altra delle terapie emergenti è basata sulla modificazione genetica delle cellule tumorali stesse allo scopo di renderle sensibili a farmaci specifici. Le cellule sane, invece, non sarebbero influenzate dal farmaco.
  • Infine, troviamo gli agenti chemioterapici inattivi, innocui per le cellule sane.  Sono in grado di attaccare e distruggere solo le cellule tumorali e aberranti, poiché portatrici di un nuovo gene in grado di attivare il farmaco.

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