
Il cheat meal, o pasto libero, è un pasto che si fa una volta alla settimana nel contesto di una dieta. Consente di interrompere per un giorno la dieta e prevede soprattutto cibo spazzatura o processato. Ha lo scopo di…
Se stiamo seguendo qualche trattamento farmacologico, dovremmo consultare il nostro medico riguardo all'opportunità di consumare cumino nero nel caso in cui esso causi degli effetti secondari.
La Nigella Sativa, meglio conosciuta come cumino nero, è un’erba annuale che raggiunge tra i 20 e i 90 cm di altezza.
I suoi fiori sono in genere delicati e di diversi colori come il bianco, il giallo, il rosa, il blu o il viola pallido.
È una pianta che, grazie alle sue proprietà, viene utilizzata in tutto il mondo sin dai tempi antichi sia in ambiti religiosi che medicinali.
Il cumino nero è originario del Sud Europa, Nordafrica e sud-est asiatico.
Tuttavia è stato coltivato in diversi paesi a livello mondiale come India, Pakistan, Turchia e Arabia Saudita, oltre che in nazioni del Sud Europa e in alcune regioni del Mediterraneo.
Le prime notizie riguardanti la sua coltivazione e il suo uso ci riportano in Egitto, più specificamente nella tomba dell’antico faraone Tutankhamen più di 3300 anni fa.
Il cumino nero è da sempre impiegato per il trattamento di diversi disturbi, o malattie respiratorie, immunitarie, digestive o cardiovascolari.
Ad esempio, nella cultura indiana e araba, il cumino nero e il suo olio venivano utilizzati come alimento e medicina. Tanto da ribattezzarlo “seme della benedizione”.
Nei paesi del sud-est asiatico e in Medi Oriente veniva impiegato per trattare patologie come i reumatismi, malattie infiammatorie, bronchite e asma.
Il cumino nero può essere impiegato in diversi modi:
Realizzando questo processo di tintura si estraggono i principi attivi dei semi.
In questo caso l’olio viene utilizzato come antisettico ed analgesico per alcune zone del corpo in modo specifico.
Consumare i semi tostati di Nigella Sativa è utile per contrastare i casi in cui si soffre di vomito.
La Nigella Sativa è una delle piante medicinali più studiate nel corso degli ultimi anni.
Esistono dunque numerosi studi scientifici che ci forniscono la certezza del fatto che consumarla in maniera equilibrata può aiutare a migliorare la nostra salute.
Per quanto riguarda la loro composizione, oltre al contenuto di proteine, grassi, carboidrati e fibra, i semi di Nigella Sativa contengono una buona quantità di diverse vitamine e minerali come potassio, zinco e ferro.
Come se non bastasse, tali semi contengono acidi insaturi, principalmente acido linoleico (dal 50 al 60 %) e acido oleico (20 %). Inoltre, contengono in misura minore anche acidi grassi (30 % o meno).
All’interno dello spettro delle sue azioni farmacologiche, troviamo le seguenti:
Come avete potuto notare, il cumino nero dispone di un potenziale nutrizionale e medico davvero incredibile.
Tuttavia, è importante tenere in considerazione che, così come il suo impiego e il suo consumo prevedono enormi benefici, allo stesso tempo può produrre anche alcuni effetti secondari.
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È proibito consumarlo in stato di gravidanza, in quanto quest’erba può intaccare le normali contrazioni dell’utero.
In alcune occasioni, l’impiego di cumino nero può causare anafilassi, ovvero reazioni allergiche che danno luogo a infiammazioni delle vie respiratorie.
Possono anche apparire in alcune parti del viso come labbra, lingua, bocca e sfociare in orticarie, nausee e mal di testa.
Tale condizione può causare conseguenze nefaste se non viene trattata con prontezza. Per questa ragione è necessario prestare speciale attenzione con la sua somministrazione e con gli effetti che produce su ogni persona.
A causa delle sue proprietà antiossidanti, il cumino nero potrebbe far diminuire l’efficacia dei trattamenti e farmaci normali contro il cancro, inclusa radioterapia e chemioterapia.
Prima di consumarlo è fondamentale consultare uno specialista.
In alcuni casi entrare in contatto con il cumino nero può provocare una reazione di eruzione cutanea e prurito sulla pelle. Inoltre potrebbe provocare vesciche, dolore o sensibilità nella zona in cui si è entrati in contatto con tale ingrediente.
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Una delle proprietà del cumino nero è quella di far diminuire la pressione arteriosa e di incrementare la respirazione.
Dunque non se ne consiglia l’uso a coloro che soffrono di pressione bassa, in quanto il suo consumo potrebbe accentuare gli effetti dell’ipotensione, causare shock dovuto alla perdita improvvisa di sangue, qualche infezione grave o persino un attacco di cuore.
Per concludere, non in vano il cumino nero viene considerato miracoloso. Tuttavia, bisogna ricordare che l’eccesso di qualsiasi sostanza generalmente è dannoso per la salute.