Inquinamento da plastica: conseguenze sulla salute

Il problema dell'inquinamento da plastica aumenta con l'espandersi della società umana. Dopo il ritrovamento di tracce di plastica nell'apparato digerente di numerose specie animali, cominciano già a manifestarsi gli effetti sulla salute dell'uomo.
Inquinamento da plastica: conseguenze sulla salute

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

L’inquinamento da plastica è uno dei grandi problemi mondiali. La plastica è il materiale più utilizzato nell’industria, specialmente alimentare.

Nonostante il suo largo impiego, a oggi non sono ancora del tutto noti gli effetti sulla salute umana. La plastica ha un un ciclo di vita, ossia attraversa diverse fasi:

  • Estrazione del materiale.
  • Trasporto.
  • Produzione e raffinazione.
  • Uso e smaltimento dei rifiuti.

Gli effetti dell’inquinamento da plastica per ognuno di questi passaggi sono attualmente in fase di studio. Si può già affermare che sono diversi gli effetti negativi sulla salute umana, così come le conseguenze sull’ecosistema.

Esserne coscienti è fondamentale, in un’ottica di un uso socialmente più responsabile di questa risorsa. Vi invitiamo, dunque, a scoprirne di più nelle righe che seguono.

In che modo l’inquinamento da plastica può influire sulla salute?

Da alcuni anni l’inquinamento da plastica è oggetto di studio per valutare la portata dei suoi effetti sul corpo umano. Sappiamo, invece, che le microplastiche causano la morte di molti esseri viventi, come i pesci.

Le microplastiche sono particelle con un diametro inferiore ai 5 mm. Sono prodotte dalla suddivisione di frammenti di plastica più grandi e man mano che diventano sempre più piccole, invadono l’ambiente, soprattutto acquatico.

Gran parte dei rifiuti di plastica, infatti, finisce in mare. Gli scienziati hanno dimostrato la presenza di microplastiche nell’apparato digerente di oltre un centinaio di specie acquatiche. In altre parole, la fauna marina è già contaminata.

Da una parte, sono a rischio di estinzione numerose specie animali (pensiamo, ad esempio, all’ostruzione intestinale nelle tartarughe); dall’altra, occorre anche considerare che molte di queste specie fanno parte della nostra dieta.

Nel tempo, è probabile che le microplastiche diventino ancora più piccole. Queste particelle potrebbero entrare nei nostri tessuti e causare tossicità. Si tratta ancora di un’ipotesi, ma i modelli sperimentali stanno dimostrandone la reale possibilità.

Bottiglie e inquinamento da plastica.
La plastica fa parte della nostra vita quotidiana.

Inquinamento chimico

L’inquinamento da plastica non si limita a causare ostruzioni intestinali nelle creature acquatiche, già di per sé grave. Sulla plastica aderiscono altri inquinanti, che restano sulla superficie dei mari e dei fiumi.

È il caso degli idrocarburi aromatici policiclici. La plastica potenzia la tossicità di queste sostanze, aumentandone la permanenza.

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Inquinamento da plastica e ciclo di vita

Come abbiamo accennato, la plastica segue un ciclo di vita. In ciascuna delle fasi può avere conseguenze sulla nostra salute. 

Riciclare la plastica.
Assumere un ruolo attivo nel riutilizzo della plastica serve anche a proteggere la nostra salute.

Durante la fase di estrazione e trasporto, si produce un gran numero di emissioni chimiche. Queste sostanze, come il benzene, agiscono sul sistema immunitario. Sembrano anche avere potenziale cancerogeno e tossicità per il sistema nervoso, tra gli altri effetti. Lo stesso vale per le fasi di raffinazione e di produzione.

Le fasi di utilizzo e di gestione dei rifiuti sono le più importanti. Praticamente tutto il mondo è esposto agli effetti della plastica e ha contatti quotidiani con molti prodotti che la contengono.

In definitiva, una cattiva gestione dei rifiuti equivale a ingerire la stessa plastica che produciamo. Ecco perché è cruciale essere consapevoli del problema e cominciare a farne un uso responsabile.

In conclusione

La plastica è parte della nostra vita quotidiana e forse non saremo mai in grado di eliminarla del tutto, ma possiamo farne un uso ragionato e responsabile. Ciò è d’obbligo se vogliamo ridurre il rischio di ammalarci a causa dei nostri stessi rifiuti.

La fauna sta già soffrendo degli effetti dell’inquinamento da plastica, ed è possibile che la specie umana segua lo stesso cammino. Ora tocca a noi metterci al lavoro per invertire questo processo.


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