
La lingua nera villosa è un disturbo che pur apparendo preoccupante in realtà non rappresenta un grave problema di salute.…
La laringite è una patologia dovuta a molteplici fattori che spaziano da lesioni e traumi fino a infezioni di origine virale, micotica o batterica. In ogni caso, le diverse manifestazioni presentano sintomi comuni.
La laringite viene descritta come un’infiammazione della mucosa della laringe, l’organo che permette il passaggio dell’aria in fase di inspirazione ed espirazione. Si tratta dell’organo più importante per la fonazione, proprio perché in esso si trovano le corde vocali.
Gli otorinolaringoiatri definiscono questa patologia come acuta se si risolve da sola nel giro di poco tempo (ore oppure giorni). Qualora i sintomi persistano oltre le tre settimane, allora si tratta di un disturbo di tipi cronico.
Come vedremo, la laringite è una malattia molto diffusa, nella maggior parte dei casi di origine virale. Conoscerne le cause e i sintomi è dunque fondamentale. In questo spazio vi spiegheremo tutto quello che c’è da sapere su questo disturbo.
Conoscere l’epidemiologia della laringite, ovvero quali soggetti colpisce e in che percentuale (numero di infetti calcolato su una determinata fascia di popolazione), è fondamentale per affrontarla. Diversi studi epidemiologici offrono una serie di dati di particolare interesse:
È dunque evidente che si tratta di una patologia predominante durante l’infanzia. Questo perché fino ai sei anni di età, la glottide dei bambini è più alta e alcuni tessuti della sottomucosa sono più lassi e meno fibrosi, fattori che predispongono all’infezione.
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Le ricerche evidenziano le diverse cause della laringite. Le presentiamo qui di seguito:
Secondo alcuni studi, i virus parainfluenzali 1,2 e 3 rappresentano il fattore scatenante nel 65% dei casi. Sono agenti scatenanti i comuni i virus dell’influenza A e B (responsabili del raffreddore) e diversi tipi di adenovirus.
Questi agenti patogeni sono associati a infezione delle vie respiratorie superiori, per cui provocano manifestazioni cliniche tipiche dell’influenza. Tra queste:
Questi sintomi si devono in parte all’infiammazione della mucosa faringea, che si presenta arrossata ed edematosa, ovvero con accumulo di liquidi extracellulari. Il trattamento si basa sul riposo della voce e sulla somministrazione di antipiretici e analgesici.
Nella sua forma acuta, la malattia tende a risolversi da sé; scompare poco dopo essersi manifestata. Il sistema immunitario combatte l’agente scatenante senza alcuna conseguenza.
Secondo diverse fonti bibliografiche, anche questa variante si risolve da sé in fretta, ma non per questo possiamo trascurarla.
I batteri del genere Mycoplasma, che contiene oltre 100 specie diverse, sono la causa più comune. I sintomi sono molto simili a quelli appena descritti: febbre, tosse secca, dolore durante la deglutizione e disfonia (perdita del normale timbro di voce).
In questi casi il trattamento da seguire si basa sulla somministrazione di antibiotici. L’eritromicina, la claritromicina o azitromicina sono farmaci efficaci per eliminare i batteri nella laringe.
Alla base di questa malattia di origine non patogena non vi è l’azione dei microrganismi, bensì abitudini e ambienti precisi:
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I fattori scatenanti della laringite sono diversi: da agenti patogeni fino a semplici lesioni. Ciononostante, alcuni sintomi sono comuni a tutte le varianti; tra questi, la disfonia e la presenza di tosse secca.
Proprio perché le varianti infettive sono le più comuni, il loro contagio avviene tra le diverse fasce di popolazione per contatto diretto o per inalazione di fluidi. In seguito a ciò, si manifestano con determinati schemi epidemiologici, con picchi durante l’inverno e l’autunno.
Questa patologia respiratoria è piuttosto comune nei bambini. Non c’è motivo di preoccuparsi, visto che per natura tendono a guarire da sé. Se tuttavia i sintomi persistono per oltre due settimane, bisognerà rivolgersi con urgenza al medico.