Limerenza: quali differenze con l'innamoramento?
L’amore è tra le emozioni più intense e travolgenti che esistano. La fase dell’innamoramento è spesso caratterizzata da sensazioni di euforia, piacere e desiderio di contatto. Tuttavia, in alcuni casi queste reazioni piacevoli e naturali prendono una piega ossessiva con conseguenze negative; ed è qui che entra in gioco la limerenza.
Il termine è stato coniato dalla psicologa Dorothy Tennov per descrivere uno stato psicologico caratterizzato dall’ossessione per l’altra persona e contraddistinto dal forte desiderio di reciprocità amorosa.
La limerenza condivide alcune somiglianze con il disturbo ossessivo-compulsivo e con le dipendenze in genere.
Qual è la differenza tra limerenza e infatuazione?
Molte persone che sperimentano lo stato di limerenza non sono consapevoli di quanto siano dannosi i loro pensieri, emozioni e comportamenti. Di fatto, viene spesso confusa con l’infatuazione.
Al pari di altre situazioni, le reazioni naturali e prevedibili diventano patologiche quando superano un certo livello di frequenza o d’intensità. Quindi, sebbene anche l’infatuazione possa portare a pensare costantemente alla persona amata e a desiderare di essere ricambiati, la limerenza possiede alcune caratteristiche singolari.
L’infatuazione è una fase a carattere temporaneo che lascia il posto a sentimenti più sereni, come l’intimità, la complicità e l’impegno. Con il tempo la coppia inizia a conoscersi e a condividere momenti e interessi fino a creare un legame più profondo.
Nel caso della limerenza, invece, l’ossessione può durare mesi o anni senza ridursi di intensità, arrivando a ignorare del tutto i difetti dell’altro fino all’estrema idealizzazione.
Oltre a ciò, in una normale relazione il benessere dell’altro diventa una priorità ed entrambi i partner si rapportano con rispetto e considerazione reciproca. Chi sperimenta la limerenza dà priorità al proprio desiderio di essere ricambiato.
Di conseguenza, si arriva a perseguitare, molestare e a oltrepassare i limiti imposti dal partner per verificare ed essere certi del suo affetto.
Come riconoscere la limerenza?
Come anticipato, non è facile riconoscere la limerenza. Pur così, a seguire elenchiamo alcune caratteristiche di base:
- Presenza di pensieri intrusivi e ricorrenti sull’altro: dedicare troppo tempo a fantasticare su una relazione ideale e analizzare ogni gesto e movimento del partner per verificare se si è ricambiati. Inoltre, spesso si esagera nella lettura di questi segnali, attribuendogli significati che non possiedono.
- Concentrarsi eccessivamente sulla persona amata: ciò porta all’isolamento sociale e a trascurare altri importanti aspetti della vita, come lo studio o il lavoro.
- Estrema paura del rifiuto: ciò può manifestarsi anche con sintomi fisiologici tipici dell’ansia, come tachicardia, tremori, iperventilazione o problemi di appetito.
- Bisogno di reciprocità: la mancanza di reciprocità produce intensi stati di ansia e depressione. Inoltre, data l’importanza attribuita all’altro, la persona che sperimenta lo stato di limerenza soffre spesso di bassa autostima, arrivando persino a pensare che la sua vita non abbia senso senza l’affetto dell’altro.
Effetti della limerenza
La limerenza può avere gravi conseguenze a diversi livelli. In primo luogo, l’ossessione per la persona amata porta l’individuo a trascurare importanti aspetti della sua vita, con cali di prestazione sia in ambito accademico che professionale.
Le relazioni personali ne risultano altrettanto compromesse, in quanto vi è la tendenza a isolarsi e a reagire negativamente alle critiche.
Oltre a ciò, la sofferenza emotiva è piuttosto intensa, manifestandosi con attacchi di gelosia, stress, ansia e sintomi depressivi. Si tratta di uno stato involontario in cui pensieri e sentimenti diventano incontrollabili.
D’altro canto, l’altra persona può sentirsi importunata, pressata e non rispettata per le continue richieste di conferma. In sintesi, si tratta di una situazione nociva e sgradevole per entrambi.
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Esiste un trattamento?
La limerenza è difficile da gestire in quanto spesso la persona non è nemmeno consapevole del problema. Tuttavia, l‘intervento psicologico risulta molto efficace. Esso è utile per identificare l’origine del disturbo e i fattori che contribuiscono a mantenerlo in vita.
Inoltre, può incidere sulla modificazione dei pensieri inerenti la persona desiderata, su se stessi e sul significato generale di relazione di coppia.
Proprio in ragione delle somiglianze con il disturbo ossessivo compulsivo, anche l’esposizione con prevenzione della risposta offre buoni risultati.
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L’amore non può portare all’ossessione
L’amore è un sentimento positivo e gradevole che favorisce la connessione emotiva con altri esseri umani; la limerenza, al contrario, è un disturbo che provoca sofferenza e danneggia la qualità della vita delle persone.
Alla luce di ciò, è importante riconsiderare le proprie convinzioni sull’amore e valutare quali emozioni e comportamenti vengono risvegliati. Quando la sofferenza perdura nel tempo, influendo sulle attività quotidiane, conviene cercare un aiuto professionale per superarla.
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- Tennov, D. (1998). Love and limerence: The experience of being in love. Scarborough House.
- Wakin, A. H., & Vo, D. B. (2008). Love-variant: The Wakin-Vo IDR model of limerence.
- Willmott, L., & Bentley, E. (2015). Exploring the Lived-Experience of Limerence: A Journey toward Authenticity. The Qualitative Report, 20(1), 20-38.