Paroxetina, usi ed effetti secondari

La paroxetina è un farmaco utilizzato nel trattamento della depressione. La sua azione antidepressiva è legata alla sua capacità di aumentare la concentrazione di serotonina.
Paroxetina, usi ed effetti secondari

Ultimo aggiornamento: 03 gennaio, 2023

La paroxetina è un medicinale che appartiene alla famiglia degli inibitori della ricaptazione della serotonina, o SSRI. Questo gruppo di farmaci antidepressivi sono ampliamente utilizzati nel trattamento di numerose patologie come la depressione clinica, il disturbo ossessivo compulsivo, il disturbo d’ansia sociale e d’ansia generalizzata.

Gli inibitori della ricaptazione della serotonina sono in grado di aumentare la concentrazione di questo neurotrasmettitore nelle terminazioni nervose, meccanismo che vedremo nel dettaglio. Si tratta di un farmaco analogo alla fluoxetina, uno dei medicinali più rappresentativi di questa famiglia di antidepressivi.

La paroxetina è stata commercializzata dalla società farmaceutica ora nota come GlaxoSmithKline dal 1992. Come curiosità, questa società dovette pagare una multa inflitta dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per aver promosso l’uso della paroxetina tra i minori. Un’altra accusa fu di aver preparato ad hoc un articolo scientifico con dati falsi circa l’efficacia del farmaco nel trattamento della depressione negli adolescenti.

Che cos’è la depressione?

La depressione è un disturbo emotivo che provoca un sentimento costante di tristezza e di perdita di interesse nei confronti delle attività svolte. Questa malattia, nota anche come disturbo depressivo maggiore o depressione clinica, colpisce:

  • Emozioni.
  • Pensieri.
  • Comportamento.
  • Attività quotidiane.

La depressione è una malattia seria, non è una transitoria sensazione di tristezza. Può persino portare al suicidio. Nonostante il trattamento possa richiedere diversi anni, è tuttavia una malattia che può essere superata.

La depressione è di solito innescata da una combinazione di fattori. In alcuni casi è invece una conseguenza di altre malattie come il Parkinson o la tubercolosi. Tra le cause:

  • Fattori fisiologici: squilibri ormonali o alterazioni nei neurotrasmettitori , come la serotonina.
  • Fattori psicosociali: ad esempio, problemi familiari o lavorativi.
  • Personalità: soprattutto meccanismi di difesa psicologica.

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Come agisce la paroxetina?

La paroxetina aumenta la concentrazione di serotonina nel sistema nervoso centrale. A differenza di altri farmaci antidepressivi, tuttavia, non agisce sui livelli di altre ammine biogene come la noradrenalina.

Questo dato è noto, tuttavia non è ancora del tutto chiara l’esatto meccanismo d’azione della paroxetina né quello degli altri antidepressivi inibitori della ricaptazione della serotonina.

Negli studi su cavie, la paroxetina ha dimostrato di essere più potente della sertralina e molto più potente della fluoxetina a inibire la ricaptazione di questo neurotrasmettitore.

La serotonina, come abbiamo detto,  è un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale. In modo più specifico, ha il compito di regolare gli stati d’animo, motivo per cui viene chiamata molecola della felicità.

Bassi livelli di serotonina sono correlati allo sviluppo della depressione. Inibendone la ricaptazione, la paroxetina assicura un numero maggiore di neurotrasmettitori a disposizione per scatenarne gli effetti.

Effetti secondari della paroxetina

Compresse e capsule.

Come tutti i farmaci in commercio, la paroxetina può produrre una serie di effetti indesiderati. Tra i più comuni ricordiamo nausea e vomito (25% dei pazienti) e stitichezza o diarrea (16,5% dei pazienti). Questi effetti sono responsabili dell’abbandono del trattamento nel 20% dei pazienti.

Tuttavia, se il paziente continua il trattamento di solito si abitua ai disturbi gastrointestinali; in alcuni casi, non è escluso che gli effetti possano scomparire. Altri effetti, invece, come le fauci secche, possono permanere.

D’altra parte, va ricordato che la paroxetina assunta con altri farmaci capaci di aumentare i livelli di serotonina potrebbe innescare una sindrome serotoninergica che si manifesta con i seguenti sintomi:

  • Nausea e vomito.
  • Sedazione.
  • Vertigini.
  • Sonnolenza.
  • Ipertensione.
  • Altri.

Conclusioni

La paroxetina è un farmaco utilizzato nel trattamento della depressione. Deve il suo effetto antidepressivo alla sua capacità di aumentare la concentrazione di serotonina, un neurotrasmettitore che agisce sullo stato d’animo e il cui deficit favorisce l’insorgenza della depressione.

Consultate il medico o il farmacista per qualunque domanda su questo farmaco e seguite le raccomandazioni ricevute per evitare effetti collaterali e possibili complicazioni.


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