Puntura di ape: come intervenire?

Le punture di ape, nella maggior parte dei casi, provocano disturbi lievi. Eppure, a volte possono essere piuttosto problematiche. Come intervenire nel modo giusto? Stiamo per spiegarvelo.
Puntura di ape: come intervenire?

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Vi siete mai chiesti come agire in caso di puntura di ape? Anche se nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo di lieve entità, talvolta può andare incontro a complicazioni. È dunque importante imparare le basi del primo soccorso per offrire assistenza qualora dovesse presentarsi il caso. Scoprite alcuni consigli.

Una puntura di ape può provocare dolore, gonfiore, arrossamento e surriscaldamento dell’area colpita. A volte, però, può causare complicazioni se la persona interessata manifesta una reazione allergica. Oltretutto, molti episodi sono potenzialmente letali, soprattutto quando il soggetto viene attaccato da più di un’ape. Come comportarsi in questi casi?

5 consigli per intervenire in caso di puntura di ape

Quando le api pungono, rilasciano una tossina velenosa che può causare infiammazione, dolore e altri sintomi. Molte persone sono allergiche a questa tossina e potrebbero quindi manifestare gravi sintomi. In questi casi deve intervenire un medico in quanto possono insorgere complicazioni molto gravi per la salute.

Le punture lievemente gravi provocano forte arrossamento e gonfiore della zona colpita. Producono anche prurito, bruciore e altre forme di malessere. In questi casi, tenere in casa alcuni prodotti può essere sufficiente per donare sollievo. Prendete appunti!

1. Estrarre il pungiglione

Pungiglione di un'ape
Estrarre il pungiglione nel modo corretto è il primo passo per scongiurare una maggiore esposizione alle tossine.

Quando l’ape punge, il suo pungiglione resta incastrato nella pelle. Dopodiché, l’animale muore. Si tratta, di fatto, dell’unico insetto che muore dopo aver punto. Altre specie, incluse le vespe, conservano il pungiglione e possono continuare a pungere. Ma come si estrae il pungiglione?

Per intervenire nel caso di una puntura di ape è importante estrarre il pungiglione prima possibile. Tuttavia, bisognerà evitare metodi invasivi, come le pinzette o simili. Il modo giusto è raschiare delicatamente un oggetto dalla superficie piana sulla pelle (può essere un documento o una carta di credito).

2. Lavare con acqua e sapone

Uno dei rischi principali delle punture di ape sono le infezioni, ecco perché a seguito della puntura bisognerà lavare la parte interessata con acqua e sapone antibatterico. Il lavaggio va ripetuto tutti i giorni fino a completa guarigione, visto che l’infezione può comparire nei giorni successivi.

3. Applicare impacchi freddi

Cubetti di ghiaccio per la crioterapia
Il freddo dona sollievo dai sintomi infiammatori provocati dalla puntura.

I sintomi che si manifestano a seguito di una puntura di ape possono essere fastidiosi e dolorosi. La loro gravità dipende dalla reazione del sistema immunitario alla presenza della tossina rilasciata dall’insetto.

In ogni modo, applicare un impacco freddo o una borsa del ghiaccio sulla zona può calmare i fastidi. L’ideale è applicarlo per circa 8 o 10 minuti.

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4. Evitare di grattare l’area colpita

Molte persone si grattano quando iniziano ad avvertire prurito a seguito della puntura di un insetto. Eppure, grattarsi è un errore. Sebbene in un primo momento possa dare una certa sensazione di sollievo, grattare la pelle provoca maggiore gonfiore, peggiora il prurito e aumenta il rischio di infezione. Va assolutamente evitato.

5. Applicare un prodotto emolliente

Pomata per puntura di ape
Sono tanti i prodotti lenitivi sul mercato utili a prevenire prurito e infiammazione della zona interessata.

Una crema a base di calamina o una crema al bicarbonato di sodio possono aiutare in caso di puntura di ape. In effetti, sarebbe ottimale applicarle più volte al giorno per tenere sotto controllo prurito o bruciore. La calamina è un prodotto antistaminico reperibile in farmacia.

Quando consultare il medico in caso di puntura di ape?

Il più delle volte è possibile intervenire su una puntura di ape senza richiedere un consulto medico. Tuttavia, in caso di complicazioni è necessaria la valutazione di un medico. Se il malessere dura a lungo o peggiora, sarebbe meglio rivolgersi al pronto soccorso. Alcune reazioni gravi includono:

  • Orticaria
  • Pallore
  • Forte prurito
  • Gonfiore della lingua e della gola
  • Difficoltà respiratorie
  • Battito accelerato
  • Nausea e vomito
  • Diarrea
  • Capogiri
  • Febbre moderatamente alta o alta
  • Perdita di coscienza

Questi sintomi possono essere dovuto a uno shock anafilattico, ovvero una reazione allergica potenzialmente letale. Intervenire nel modo giusto è fondamentale per agire in tempo. Di conseguenza, è essenziale rivolgersi quanto prima al pronto soccorso.

Oltre a ciò, bisogna consultare un medico nel caso in cui si sia stati punti da più api contemporaneamente. Anche se i sintomi possono sembrare lievi, è necessario applicare un trattamento per scongiurare gravi reazioni in un secondo momento. Il medico può prescrivere alcuni farmaci analgesici per il dolore e antibiotici in caso di infezione.

Per riassumere: cosa fare in caso di puntura di ape?

Sebbene nella maggior parte dei casi la puntura di ape non è grave, è importante sapere come agire per prevenire eventuali complicazioni. Mettere in atto alcuni consigli per trattare il problema nel giusto modo accelera la guarigione e riduce il rischio di infezione.


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