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L'età avanzata, il fumo o alcuni farmaci possono rallentare le capacità di cicatrizzare le ferite. Scopriamo gli ingredienti naturali più efficaci per aiutare a curarle.
Sono molti e diversi i modi in cui ci possiamo ferire e molti i rimedi per aiutare a cicatrizzare. Un taglio, un graffio o una caduta, ferite provocate da piccoli incidenti domestici o dallo svolgimento di qualche attività, dall’uso di strumenti taglienti o dalla mancanza di attenzione quando camminiamo.
In questo articolo vi sveleremo alcuni rimedi per cicatrizzare le ferite in modo naturale.
Le ferite sono, essenzialmente, lacerazioni della pelle dovute a differenti fattori. Il corpo, in genere, mette in atto un processo naturale per curarle e cicatrizzarle, mediante un aumento della produzione di una sostanza chiamata collagene.
I problemi sorgono quando questo non avviene: vi sono persone, infatti, la cui pelle impiega molto più tempo a cicatrizzare e le loro ferite tardano più del dovuto a rimarginarsi. Alcuni dei fattori che incidono di più sui tempi di cicatrizzazione sono i seguenti:
Dal momento che la circolazione sanguigna peggiora con il passare degli anni e le cellule hanno meno ossigeno a disposizione per lavorare, diventa più difficile cicatrizzare le ferite in breve tempo.
Con l’età, inoltre, la pelle perde anche la sua elasticità, altro fattore che influisce sui tempi di rimarginazione delle ferite.
Quando siamo stressati, il nostro organismo secerne una gran quantità di corticosteroidi, sostanze che alterano il DNA delle cellule.
Ciò significa che, a causa dello stress, le nostre cellule smettono di funzionare regolarmente e, pertanto, non svolgono la loro funzione riparatrice in caso di ferite. Diminuendo la produzione di collagene, si rallenta il processo di cicatrizzazione.
Non tutti, per fortuna, ma soprattutto quelli che aumentano la produzione di corticosteroidi nel nostro organismo. Ne sono un chiaro esempio i farmaci contro l’urticaria, così come gli anticoagulanti e gli antinfiammatori.
Tra queste troviamo il diabete, l’obesità, il colesterolo e l’ipertensione. Tutte queste malattie ostacolano la capacità del nostro organismo di produrre collagene, il responsabile di “richiudere” le nostre ferite.
Anche fumare influisce negativamente sui tempi di cicatrizzazione delle ferite, dal momento che causa una cattiva circolazione del sangue.
La nicotina, infatti, ostruendo le arterie, diminuisce anche la quantità di sangue che può passare in esse e, di conseguenza, la quantità di ossigeno e di collagene.
Per questo motivo, ai fumatori viene richiesto di ridurre il numero di sigarette giornaliere alcune settimane prima di sottoporsi a qualsiasi intervento chirurgico.
Affinché il nostro organismo sia in grado di produrre collagene a sufficienza, dobbiamo fornirgli le “materie prime”, e cioè le vitamine (A e C) e lo zinco.
Per questo motivo, si consiglia di assumere alimenti ricchi di questi tre elementi, come ad esempio la papaya, il kiwi, la carota, la guaiava, il limone, l’arancia e il pompelmo, in modo da favorire il processo di cicatrizzazione delle ferite.
A questo scopo, è importante anche l’assunzione delle proteine presenti nel latte, nelle uova, nelle carni bianche, nella soia e nei fagioli.
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Si tratta di un potente “guaritore” di ferite, piaghe e abrasioni. Questo si deve al fatto che possiede grandi proprietà antibatteriche, capaci di tenere alla larga le infezioni.
Tuttavia, va applicato con cautela poiché potrebbe irritare la pelle, dal momento che i suoi succhi sono molto potenti. Non va applicato per più di venti minuti e se brucia troppo, bisognerà sospenderne l’uso.
Un buon rimedio consiste nel mescolare tre spicchi d’aglio con una tazza di vino, frullare e lasciar riposare per due ore, dopodiché applicare sulla ferita pulita e asciutta, due volte al giorno.
Questo cibo attira i germi, allo stesso modo in cui attrae le api. Quando viene applicato su una ferita, è in grado di disidratare gli agenti patogeni, lasciando la pelle pulita e libera dalle infezioni.
Sulla ferita ben disinfettata e asciutta, applicheremo una piccola quantità di miele e copriremo con una garza sterile, lasciando in posa finché si sarà completamente assorbito.
Questo rimedio consiste nel mescolare un cucchiaio di aceto di vino bianco con un litro d’acqua, per ottenere un liquido che useremo per lavare le croste che si formano sulle ferite, in modo da eliminare i batteri ed effettuare una pulizia profonda. Non spaventiamoci se pizzica un po’: è del tutto normale.
Si tratta di un alimento simile all’aglio, quanto a proprietà curative, ma a differenza di quest’ultimo, non irrita la pelle.
Il rimedio consiste nel frullare mezza cipolla insieme ad un paio di cucchiai di miele d’api. Applicheremo il composto sulla ferita e lasceremo agire per almeno un’ora, ripetendo l’operazione tre volte al giorno, fino a che la ferita non si sia rimarginata.
Sono rinomate nella medicina naturale grazie alle loro proprietà antinfiammatorie. Non dovremo far altro che pestare alcune foglie per ottenerne un succo o una pasta, che applicheremo poi direttamente sulla ferita almeno una volta al giorno.
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Questa pianta è, senza alcun dubbio, un eccellente rimedio naturale per cicatrizzare le ferite. È anche ottima in caso di bruciature.
Taglieremo una foglia di aloe vera e ne preleveremo la polpa gelatinosa, che applicheremo direttamente sulla ferita o sull’abrasione. Lasceremo che si assorba e ripeteremo questa operazione diverse volte al giorno.
Noteremo un sollievo immediato e in poco tempo la nostra ferita si rimarginerà del tutto senza infettarsi durante il processo di cicatrizzazione.