
Le tradizioni di capodanno nel mondo ci ricordano che ogni inizio è sacrosanto ed eterno. Lo festeggiavano già i nostri…
Tutti dovremmo imparare che, per splendere, bisogna coltivare il proprio Io interiore e crescere come persone, senza bisogno di spegnere gli altri per raggiungere il proprio benessere.
Chi è capace di splendere di luce propria non ha bisogno di spegnere la luce degli altri. Chi trova il coraggio, l’ottimismo e la motivazione dentro di sé smette di dipendere dagli altri o di volerli controllare.
È possibile che nel vostro circolo di amici ci siano persone talmente speciali da darvi la speranza nei giorni più bui. Sono persone che non chiedono niente in cambio, umili e sincere.
Un sostegno che ci spinge ad imitarli.
Viviamo in una società molto complessa in cui, a volte, abbiamo la sensazione di avere le ali tarpate, di essere privati della nostra voce e dei nostri diritti.
Non è facile farsi strada nella competitività e tutte le differenze sociali, spesso, ci impediscono di trovare la nostra strada, la nostra felicità.
A questo punto, dobbiamo pensare alla nostra situazione e capire che varrà sempre la pena far splendere la nostra luce interiore, con cui alimentare l’ottimismo e il coraggio.
In questo modo, illumineremo la nostra strada e potremmo anche aiutare gli altri.
Vi invitiamo a rifletterci sul perché non è necessario spegnere la luce degli altri per splendere.
Di solito si dice che solo i bambini siano capaci di splendere di luce propria.
La loro innocenza, la loro voglia di trovare la motivazione, la loro capacità di sperare ed entusiasmarsi ogni giorno sono grandi lezioni per noi che, una volta diventati adulti, spesso dimentichiamo.
Fattori come le responsabilità o vivere in ambienti che pretendono sempre più di quello che possiamo offrire spesso ci portano ad accumulare delusioni, paure, ansie e insicurezze.
Sono angoli privati in cui, poco a poco, si fa strada anche l’oscurità.
È necessario “ripulire” queste zone che, invece di permetterci di crescere come persone, ci bloccano in una situazione permanente di infelicità.
I nemici vanno individuati e affrontati. Tuttavia, è comune anche integrarli nella nostra personalità senza rendercene conto.
Ora, molti di noi accumulano paure ingiustificate che tarpano le ali e impediscono di raggiungere sogni ed obiettivi.
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La frustrazione personale spesso porta molte persone a proiettare sugli altri la propria ira, la propria rabbia, attribuendo agli altri colpe che non hanno per ciò che loro stesse non sono riuscite ad ottenere.
Vivere con amarezza significa chiudere le porte alla speranza, ma anche imprigionare qualcuno.
Pensiamo, ad esempio, a quei genitori che impediscono ai loro figli di essere felici, perché con la loro oscurità spengono la luce originale dei loro bambini.
Non è giusto. Ognuno di noi deve essere in grado di risolvere i propri vuoti, le proprie paure e frustrazioni per andare avanti in modo equilibrato e dimostrare di dare il meglio di sé agli altri.
Non bisogna aspettare che una luce illumini il nostro cammino, è meglio che la accendiamo noi.
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Le persone non sono grandi per la loro costituzione o altezza, ma per il fatto di prendersi cura di se stesse e di apportare benessere agli altri.
Così come vi abbiamo anticipato all’inizio dell’articolo, di sicuro anche voi conoscete persone grandi.
Forse vostra madre, vostro fratello o quell’amica che vi è sempre accanto. Prendetevene cura e imitateli.
La luce interiore non è un fatto spirituale. Significa saper unire la forza personale, il coraggio e una buona autostima.