Test della metacolina: a cosa serve e come si svolge

Il test della metacolina viene prescritto per diagnosticare o escludere l'asma. Scoprite in che cosa consiste e come prepararsi all'esame.
Test della metacolina: a cosa serve e come si svolge

Ultimo aggiornamento: 24 agosto, 2022

Il test della metacolina è anche conosciuto con altri nomi, come test di broncoprovocazione o test di provocazione bronchiale non specifica. Si esegue con metacolina o Provocholine ®, che è il marchio del prodotto.

Permette di determinare l’iperreattività bronchiale e, di conseguenza, di diagnosticare l’asma. Durante la procedura, viene inalato il medicinale indicato, che provoca un restringimento delle vie respiratorie.

Per eseguire il test della metacolina, devono essere prese alcune precauzioni. Ad esempio, si dovranno sospendere alcuni farmaci o inalatori ed evitare il consumo di caffeina e sigarette. Inoltre, non è indicato in gravidanza.

Che cos’è il test della metacolina e a cosa serve?

L’iperreattività bronchiale è un processo che si verifica in presenza di una sensibilizzazione anormale delle vie aeree. Ciò è dovuto a un’ostruzione nel flusso d’aria, quando il soggetto è sottoposto a determinati stimoli, come polline, polvere, fumo di sigaretta.

Nell’iperreattività, una risposta esagerata della mucosa bronchiale provoca broncospasmo. Questa situazione di solito si verifica in persone affette da varie malattie respiratorie, come asma, bronchiolite, persino allergie e raffreddore.

Nel test della metacolina, il farmaco viene utilizzato per indurre l’iperreattività e quindi osservare come funzionano i polmoni. Il cloruro di metacolina è un agonista colinergico sintetico non selettivo. Attiva i recettori dell’acetilcolina di tipo muscarinico, agendo da broncocostrittore. In particolare, se inalata, la metacolina restringe le vie aeree.

Come viene eseguito il test della metacolina?

Il test della metacolina dura circa 90 minuti. Si divide in tre fasi:

Fase 1

Il test inizia con una valutazione basale della respirazione, nota anche come spirometria. Questa aiuterà a sapere come funzionano i polmoni in relazione a variabili come il volume espiratorio massimo nel primo secondo, quanto è veloce la respirazione, quanta aria viene inspirata ed espirata.

Spirometria per il test della metacolina.
La spirometria viene eseguita all’inizio del test per determinare lo stato basale dei polmoni.

Fase 2

Utilizzando un nebulizzatore, viene somministrata metacolina per via inalatoria fino al completamento di 4 dosi.

Prima e dopo ciascuna dose, viene eseguita di nuovo la spirometria per misurare il restringimento delle vie aeree. Il flusso respiratorio può rimanere lo stesso, peggiorare o migliorare.

Fase 3

Quando viene raggiunta la dose massima di metacolina prevista nel test o se la funzionalità polmonare diminuisce del 20%, in base alla misurazione iniziale, il test termina. Una volta terminato, e se necessario, il paziente assume un broncodilatatore (salbutamolo).

Come vengono interpretati i risultati?

Durante il test, possono partecipare o essere presenti diversi operatori sanitari, che hanno familiarità con il test della metacolina. Ma è lo pneumologo che si occupa di valutare e interpretare i risultati, oltre a preparare il relativo referto.

Il test può avere due possibili risultati. È considerato positivo se la metacolina provoca una diminuzione della funzione polmonare del 20% o più. Pertanto, la persona può avere l’asma.

Diversamente, se la funzione polmonare viene mantenuta o il suo declino non raggiunge tali livelli, il risultato è considerato negativo. Pertanto, si esclude questa malattia.

Preparazione per il test della metacolina

Prima di eseguire il test della metacolina, il paziente deve fornire varie informazioni all’équipe medica preposta al test. In particolare dovrà indicare se:

  • ha mai sperimentato sintomi di asma.
  • Ha avuto un’infezione delle vie aeree nelle ultime settimane.
  • È incinta o sta allattando.
  • Ha ricevuto recentemente un vaccino.
  • Soffre di qualche malattia cardiaca.
  • Soffre di malattie allergiche, compresi vari tipi di orticaria cronica.
  • Assume un farmaco per le vie respiratorie.
  • Fuma o usa inalatori.

Sospensione di farmaci e trattamenti

In caso di assunzione di farmaci, potrebbe essere necessario interrompere temporaneamente alcuni trattamenti prima di eseguire il test della metacolina, soprattutto se i farmaci in questione hanno a che fare con le vie respiratorie.

È una buona idea discuterne con il medico per scoprire quali farmaci e per quanto tempo dovrebbero essere sospesi. Per alcuni è sufficiente solo un giorno o due di sospensione e per altri un tempo più lungo.

Si sottolinea che il paziente non deve operare in tal senso di propria iniziativa, ma sotto la guida del medico. Inoltre, deve chiamare il medico se osserva qualunque reazione dopo l’interruzione del trattamento.

Il giorno del test

Il giorno previsto per il test della metacolina occorre rispettare le seguenti restrizioni:

  • Smettere di usare qualsiasi tipo di inalatore per il trattamento dell’asma.
  • Evitare il consumo di bevande contenenti caffeina almeno 6 ore prima.
  • Non fumare per almeno 24 ore prima del test.
  • Sospendere i broncodilatatori tra le 12 e le 18 ore prima.
  • Si consiglia di consumare solo un pasto leggero almeno 2 ore prima.
  • Non fare attività fisica.

Dopo il test

Dopo il test della metacolina, la persona può riprendere il trattamento con i farmaci e tornare alla dieta e alle attività regolari. Non è necessario alcun recupero, a meno che il medico non indichi diversamente.

Donna con inalatore.
Per valutare adeguatamente l’effetto della metacolina è necessario sospendere l’utilizzo di inalatori per l’asma.

Controindicazioni

Il test della metacolina è controindicato in alcuni casi:

  • Gravidanza e allattamento.
  • Aneurisma aortico o cerebrale.
  • Disturbi relativi alla pressione sanguigna
  • Infarto o ictus negli ultimi mesi.

Alcune considerazioni durante lo svolgimento del test della metacolina

Il test della metacolina è minimamente invasivo e non provoca disagio o effetti collaterali. Tuttavia, sono necessarie alcune precauzioni allo scopo di prevenire possibile malessere nel paziente.

Prima di tutto, occorre ricordare che il test dura 90 minuti pertanto, ci si deve accostare a questo esame con pazienza.

D’altra parte, è richiesto un certo sforzo. Per chi non è in buone condizioni fisiche o soffre di un disturbo respiratorio, il fatto di inspirare ed espirare con forza e rapidamente più volte potrebbe causare vertigini, tosse, respiro sibilante, dolore alla gabbia toracica, mancanza di respiro.

A questo proposito, il paziente deve informare il medico se nota qualche disagio, se non si sente bene, se ha bisogno di più tempo prima di una spirometria o se pensa di dover interrompere il test. Allo stesso modo, se giorni prima si verifica una situazione che si pensa possa influenzare il risultato, è consigliabile contattare la struttura.


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