
Il diabete in gravidanza è anche chiamato diabete gestazionale. Sebbene di base sia molto simile agli altri tipi di diabete,…
L'asma in gravidanza rappresenta un fattore di rischio per la madre e per il feto e deve essere tenuta sotto controllo fin dall'inizio.
L’asma in gravidanza rappresenta un fattore di rischio per il feto e per la madre. Si calcola che tra il 3 e il 6% della popolazione mondiale soffre di questa malattia; ciò la rende un quadro clinico molto frequente.
Per asma si intende un’ostruzione dei bronchi. Questa ostruzione provoca difficoltà nella meccanica respiratoria, soprattutto nell’espirazione, ed è di natura infiammatoria.
Si tratta, inoltre, della malattia respiratoria che tende a presentare maggiori complicazioni durante la gestazione, come riportato dallo studio pubblicato sulla Revista Española de Alergología e Inmunología Clínica. Secondo le statistiche, tra il 4 e il 7% delle gestanti presenta, in una fase della gravidanza, complicazioni associate all’asma. È tuttavia improbabile che la malattia si manifesti durante il parto.
Il periodo peggiore coincide con la fine del secondo trimestre, per l’esattezza tra la 17a e la 24a settimana di gravidanza. Proprio in questa fase è documentata la maggiore quantità di visite per asma in gravidanza. Al contrario, il numero più basso si registra nell’ultimo mese di gestazione.
Se la gestante asmatica non si sottopone ai necessari controlli, possono presentarsi diverse complicazioni a causa di un’insufficiente quantità di ossigeno. La donna condivide l’ossigeno in circolo nel suo sangue con il feto, dunque una riduzione dello stesso interessa entrambi.
L’asma in gravidanza, come sottolinea una ricerca pubblicata sulla Revista de asma, può causare alla donna i seguenti disturbi:
Nel nascituro, invece, l’asma durante la gravidanza può causare:
Potrebbe interessarvi leggere anche: Parto prematuro: quali sono le cause?
Durante la gestazione, è importante scegliere insieme al medico i medicinali da assumere. Non tutti i farmaci sono innocui per la madre e per il bambino, ecco perché l’assistenza medica è fondamentale.
È stato dimostrato che la maggior parte dei medicinali contro l’asma non sono nocivi per la gestante. Si ritiene, di fatto, che sia più pericolosa un’asma non tenuta sotto controllo rispetto ai possibili effetti indesiderati dei farmaci. Questo aspetto viene segnalato in un articolo pubblicato sulla Revista Colombiana de Neumología.
In alcuni casi si ricorre alle iniezioni per le allergie con lo scopo di ridurre le crisi asmatiche. Se la gestante ha iniziato a sottoporsi alle suddette iniezioni prima di rimanere incinta, dovrà proseguire il trattamento. Risulta controindicato iniziare la terapia dopo il concepimento.
Infine, la madre asmatica può tranquillamente allattare al seno; di fatto è sconsigliato abbandonare la terapia durante questa fase.
Vi consigliamo di leggere anche: Farmaci durante l’allattamento: quali sono compatibili?
La donna affetta da asma può adottare alcune misure preventive durante la gravidanza. Questi provvedimenti devono essere sempre accompagnati dall’assistenza professionale e da un trattamento indicato dal medico.
L’asma in gravidanza è un fattore di rischio per la madre e per il feto. È importante consultare il medico e seguire il trattamento indicato. Allo stesso modo, bisogna prestare la dovuta attenzione a qualunque sintomo che possa indicare eventuali complicazioni.