
Le tradizioni di capodanno nel mondo ci ricordano che ogni inizio è sacrosanto ed eterno. Lo festeggiavano già i nostri…
Tutti dovremmo avere quel pizzico di follia che ci aiuta a non farci sopraffare dagli imprevisti e a godere al massimo della vita, nel bene e nel male.
Una sana follia è sinonimo di allegria e libertà, di quel tipo di personalità che ci permette di uscire fuori dalle righe e di portare luce nella nostra vita.
Si dice spesso che è sempre meglio essere matti che tristi, anche se, prima di cadere nei luoghi comuni, bisogna conoscere la storia che si nasconde dietro ogni persona.
La sana follia è prima di tutto una questione di atteggiamento. È la capacità di relativizzare gli eventi, di interpretarli non solo con più serenità, ma con un ottimismo contagioso.
Capire che, a volte, il senso dell’umorismo è la migliore medicina per il cuore.
Uno dei più grandi limiti dell’essere umano è spesso la sua rigidità di schemi, di prospettive.
L’incapacità di vivere la nostra quotidianità con un modo di pensare flessibile, ci impedisce di essere ricettivi e sensibili a tutto ciò che ci circonda; in molti casi limita la nostra capacità di essere felici.
Abbiamo nominato, all’inizio, l’altra faccia della sana follia: la tristezza. In realtà, nessuno nasce “amareggiato”. Sono le circostanze e il modo in cui affrontiamo la vita che, a poco a poco, depositano in noi il risentimento o l’amarezza.
La vita è, innanzitutto, atteggiamento. Il modo in cui vogliamo gestire le cose belle e brutte che ci capitano ci permetterà di essere liberi oppure, al contrario, essere scettici e demoralizzati.
Godere di una mente aperta e flessibile è un grande vantaggio.
Vediamo le caratteristiche delle persone che hanno una scintilla di sana follia.
Non è facile accettare l’inaspettato, quello che accade senza essere previsto e che sfugge del tutto al nostro controllo.
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Le persone “matte ma sane” potrebbero sembrarci irresponsabili e anche caotiche, ma sanno bene quello che fanno, perché si conoscono profondamente, hanno autostima e fiducia nelle proprie possibilità.
Chi vive concentrandosi sul passato e sulla nostalgia, perde il presente, mentre chi proietta la propria vita solo sul futuro ripone tutta la sua felicità su qualcosa che ancora non è successo.
Che ci crediate o no, questo è un errore molto comune: “perdersi il presente”. Viviamo seguendo liste di cose da fare, impegni da rispettare, ci aggrappiamo ad eventi già passati o che ancora dobbiamo portare a termine e che non fanno che aumentare la nostra ansia.
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Vale la pena, quindi, avere a fianco una di queste persone, perché sono una fonte di ispirazione, ci fanno sorridere e ci invitano a fare un passo avanti da quella zona di confort in cui ci culliamo nelle nostre paure.
Osate anche voi aggiungere alla vostra vita quel tocco di sana follia, che tutti dovremmo avere.
O forse già l’avete?