Ampicillina: dosi e precauzioni del farmaco

La parete cellulare è una struttura di importanza vitale per i batteri: se non sono in grado di sintetizzarla, muoiono. Per inibire la sintesi di questa struttura, l'ampicillina blocca l'ultima fase della sua formazione. Leggete questo articolo per saperne di più.
Ampicillina: dosi e precauzioni del farmaco

Ultimo aggiornamento: 08 gennaio, 2020

L’ampicillina è un medicinale antibiotico che appartiene alla famiglia delle penicilline: è un antibiotico β-lattamico. Si tratta della prima penicillina semisintetica.

È stata sintetizzata per la prima volta tra gli anni 1959 e 1961 nei laboratori GlaxoSmith Kline, o GSK. Viene impiegata fin dal 1961 nel trattamento di numerose infezioni di origine batterica.

Lo sviluppo dell’ampicillina si deve al fatto che i batteri erano diventati resistenti alla penicillina. In seguito a questo fenomeno, è nata l’esigenza di disporre di un farmaco che coprisse uno spettro maggiore.

Insieme all’amoxicillina, è una delle principali aminopenicilline che possiamo trovare sul mercato. Viene impiegata nel trattamento di infezioni provocate da batteri Gram+ e Gram- e da microrganismi anaerobi. Vediamo qui di seguito quali sono gli usi clinici di questo medicinale.

In che modo l’ampicillina esercita il proprio effetto sull’organismo?

Sviluppo della ampicillina

Si tratta di un antibiotico battericida , in altre parole che è in grado di provocare la morte dei microrganismi patogeni. La sua azione antimicrobica è dovuta alla sua capacità di inibire la sintesi della parete cellulare dei batteri.

La parete cellulare è una struttura vitale per i batteri: se non sono in grado di sintetizzarla, muoiono. Per inibire la sintesi di questa struttura, l’ampicillina blocca l’ultima fase della sua formazione. Più specificamente, si unisce ad alcune proteine note con il nome di proteine leganti la penicillina (o PBP, dall’inglese penicillin-binding proteins), che sono specifiche della parete cellulare batterica.

Bloccando la sintesi della parete, l’ampicillina provoca, in sostanza, la morte del batterio. Ciononostante, alcuni batteri presentano un meccanismo di resistenza a questo tipo di antibiotici. Possiedono alcuni enzimi chiamati beta-lattamasi, capaci di rompere la struttura chimica dell’ampicillina, rendendola inefficace.

Indicazioni dell’ampicillina

Come abbiamo già detto, l’ampicillina viene impiegata nel trattamento delle infezioni batteriche. In particolar modo, per combattere le malattie scatenate da alcuni dei seguenti batteri:

  • Listeria monocytogenes.
  • Haemophilus influenzae che non producano beta-lattamasi.
  • Neisseria meningitidis.
  • Bordetella pertussis.

È dunque utile nel trattamento di infezioni provocate da microrganismi sensibili alla sua azione. Alcuni esempi sono rappresentati dall’otite media, dalla sinusite e dalla cistite.

Farmacocinetica: che cosa accade all’ampicillina all’interno dell’organismo?

Blister con pillole di ampicillina

La farmacocinetica è una branca della farmacologia che studia l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo e l’eliminazione di un farmaco. L’ampicillina può essere somministrata per via orale e parenterale, in base alle necessità presentate dal paziente. L’assorbimento per via orale corrisponde al 30-55% della dose.

Se si assume ampicillina per via orale dopo aver mangiato, l’assorbimento risulterà inibito. Per questo motivo, deve essere assunto a stomaco vuoto.

Una volta che l’ampicillina è stata assorbita, la sua distribuzione richiede la presenza di proteine plasmatiche, per quanto in percentuale piuttosto bassa. La sua distribuzione è ampia, inoltre è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e, di conseguenza, risulta utile nel trattamento della meningite. Tuttavia, non attraversa la placenta.

Infine, viene metabolizzata in molecole che non presentano attività e viene eliminata soprattutto attraverso l’urina.

Posologia: quali sono le dosi raccomandate?

Bisogna fare una distinzione a seconda che venga somministrata per via parenterale o per via orale. Per la somministrazione parenterale, le dosi raccomandate sono le seguenti:

  • Adulti e giovani: può essere somministrata per via endovenosa o intramuscolare, con una dose compresa tra 0,5 e 1 g ogni 6 ore.
  • Bambini e neonati: le vie di somministrazione sono le stesse, mentre la dose si riduce a 100-200 mg/kg al giorno, suddivisi in somministrazioni ogni 4 o 6 ore.

Per quanto riguarda la somministrazione orale, bisogna seguire le seguenti raccomandazioni:

  • Adulti e giovani: le dosi sono comprese tra 0,25 e 1 g. La somministrazione va effettuata ogni 6 ore. Non bisogna mai superare una dose complessiva di 14 g al giorno.
  • Bambini: la dose si riduce a 50-100 mg/kg al giorno in dosi uguali da somministrare ogni 6 ore.

Ciononostante, per ogni paziente e per ogni caso concreto, è necessario seguire le indicazioni fornite dal medico. Non bisogna mai assumere antibiotici senza prescrizione medica.

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Conclusione

L’ampicillina è un medicinale che appartiene alla famiglia delle penicilline. L’abuso e un uso improprio di questi farmaci ne hanno determinato una notevole perdita di efficacia. I batteri stanno diventando sempre più resistenti, di conseguenza è molto importante evitare l’automedicazione e seguire sempre le raccomandazioni del medico.


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