Infezioni del tratto urinario (IVU): sintomi e cause

Le infezioni del tratto urinario sono patologie comuni, soprattutto tra le donne. Sono facili da diagnosticare e, con il giusto trattamento antibiotico, sono facilmente gestibili. In questo articolo parliamo degli aspetti più importanti di queste patologie.
Infezioni del tratto urinario (IVU): sintomi e cause
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

Le infezioni del tratto urinario (IVU) sono riconosciute come malattie infettive di qualunque tratto dell’apparato urinario umano. Questo sistema di escrezione inizia con i reni e termina con l’uretra.

L’apparato urinario umano è preparato per depurare il corpo ed espellere le sostanze di scarto. I reni filtrano il sangue per trasformare in urina gli scarti che si trovano in esso. L’urina scende attraverso gli ureteri, che sono una sorta di tubi, giù fino alla vescica. Dopo l’immagazzinamento nella vescica, attraverso l’uretra, l’urina fuoriesce.

Sebbene la maggior parte delle infezioni del tratto urinario interessino la parte inferiore, con vescica e uretra, qualunque tratto può essere colpito. Nella parte superiore, ovvero nei reni, i sintomi sono più aggressivi e le complicazioni più pericolose. In tal modo, possiamo classificare le infezioni del tratto urinario e seconda dell’area colpita:

  • Uretra: se questo condotto si infetta, si parla di uretrite.
  • Vescica: quando l’infezione attacca questo organo, allora si parla di cistite.
  • Ureteri: non c’è un nome specifico della patologia che interessa questo tratto.
  • Reni: che sia un solo rene o entrambi, si parla di pielonefrite.

Le donne sono più propense a soffrire di infezione del tratto urinario rispetto agli uomini. Ciò è dovuto all’anatomia femminile, che presenta un’uretra più corta e, dunque, maggiore vicinanza tra i sistemi riproduttivi e urinario.

Sintomi delle infezioni del tratto urinario (IVU)

Per descrivere cosa prova la persona affetta da un’infezione del tratto urinario, possiamo nominare sintomi generali e sintomi specifici per ciascun tratto. Non sono gli stessi, infatti, se l’infezione interessa i reni o l’uretra.

Per quanto riguarda i sintomi generali, abbiamo:

  • Bruciore durante la minzione.
  • Urina che cambia colore: può essere dovuto alla presenza di sangue nelle urine.
  • Odore dell’urina alterato.
  • Bisogno di andare spesso in bagno.
  • Dolore al basso addome o alla zona lombare.

Se l’infezione colpisce i reni, allora si parla di pielonefrite e i sintomi aggiuntivi sono:

  • Dolore lombare o ai lati dell’addome.
  • Febbre: in genere con temperature alte, al di sopra dei trentotto gradi centigradi.
  • Nausea e vomito.

Invece se l’infezione colpisce la vescica, sotto forma di cistite, si aggiungono:

  • Dolore pelvico.
  • Minzione difficoltosa e ripetuta.
  • Urgenza di minzione.

Infine, in caso di uretrite, il sintomo per eccellenza è la secrezione. A seconda delle caratteristiche della stessa, può esserci il sospetto che il batterio si sia installato nell’uretra.

Infezioni del tratto urinario

Cause

In genere, il sistema urinario è sterile. Questo significa che non c’è presenza di batteri che risiedono nei reni o nella vescica. Si tratta di un apparato chiuso, che ha come principale sistema di difesa il flusso dell’urina.

Quando i batteri vi accedono senza poi essere espulsi nel modo corretto, si scatenano infezioni del tratto urinario. Ci riferiamo spesso ai batteri perché sono i più comuni, ma esistono anche infezioni da funghi.

Il batterio responsabile del maggior numero di infezioni del tratto urinario è l’Escherichia coli (E. coli). Al secondo posto, ma con bassissima frequenza, c’è il Proteus mirabilis. A seguire gli altri: Enterococcus fecalis, Streptococcus agalanctiae, Staphylococcus sopraphytico.

L’apparto gastrointestinale rappresenta la fonte principale dell’E. coli. Questo batterio vive nell’apparato digerente umano e convive nella normale flora intestinale, ma se si sposta ed entra nell’apparato urinario, provoca i sintomi di una IVU.

Per questo motivo determinate condizioni facilitano la contaminazione delle vie urinarie. Nelle donne è la loro predisposizione anatomica. Influiscono anche certe abitudini igieniche e sessuali.

Alcuni di fattori sono considerati favorevoli alla manifestazioni di infezioni del tratto urinario. Tra queste possiamo evidenziare:

  • Soffrire di diabete: è scientificamente provato il legame tra questa patologia e le infezioni.
  • Avere un sondino nella vescica a seguito di altre malattie.
  • Aumento della dimensione della prostata negli uomini.
  • Calcoli renali.
  • Gravidanza.
Donna in gravidanza

Trattamento delle infezioni del tratto urinario (IVU)

Le infezioni del tratto urinario vengono diagnosticate attraverso gli esami delle urine. In genere il medico richiede, innanzitutto, una raccolta di urine, in modo da individuare le prime anomalie e, poi, una coltura delle stesse per confermare il batterio responsabile.

Visto che l’esame colturale richiede più di cinque giorni, quando la raccolta delle urine indica già l’infezione, si inizia subito  il trattamento. Una volta ricevuto il risultato dell’urinocoltura, si può confermare se il trattamento farmacologico prescritto è corretto o se va cambiato.

Il trattamento consiste nell’assunzione di appositi antibiotici per distruggere il batterio che infetta le vie urinarie. Il medico deciderà il miglior antibiotico a seconda del caso, e tenendo conto dell’età e del sesso del paziente, ma anche della posizione del batterio all’interno del tratto urinario.

Nel caso della semplice cistite, la cura antibiotica è breve: da uno a tre giorni. Se la paziente è in gravidanza, sarà preferibile un trattamento più lungo, e questo vale anche per le persone con diabete, per le quali si va dai sette ai quattordici giorni di antibiotici.

Infine…

Per gli uomini il trattamento prolungato è obbligatorio se si vuole evitare che l’infezione si estenda e colpisca la prostata. Le prostatiti sono pericolose e di difficile soluzione. Per un uomo con infezione del tratta urinario non andrebbero prescritti antibiotici per meno di quattordici giorni; il trattamento potrebbe persino essere esteso a quattro settimane.

Quindi ricordate: se avete sintomi che vi fanno sospettare un’infezione delle vie urinarie, la dovete rivolgervi a un medico che potrà prescrive gli esami alle urine necessari. Poi bisognerà assumere gli antibiotici a seconda degli orari e per il numero di giorni indicato.


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