Arresto cardiorespiratorio: come intervenire?

Di fronte a un arresto cardiorespiratorio è fondamentale mettersi in contatto con il pronto intervento prima possibile. Bisogna attuare le iniziali manovre di primo soccorso, ma l'uso di un defibrillatore è essenziale per la sopravvivenza.
Arresto cardiorespiratorio: come intervenire?
Leonardo Biolatto

Scritto e verificato il dottore Leonardo Biolatto.

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

L’arresto cardiorespiratorio è una situazione per cui il respiro e la circolazione sanguigna si arrestano all’improvvso. Si tratta di un momento critico, che mette a rischio la vita della persona. Eppure, è un evento potenzialmente reversibile. Cosa significa?

Potenzialmente reversibile significa che se agiamo rapidamente e nel modo corretto potremmo salvare la vita di questa persona. Non va come nei film, ma l’arresto cardiorespiratorio è comunque un evento circondato da luoghi comuni.

Nella finzione, quando qualcuno inizia le manovre di rianimazione cardiopolmonare, il paziente si risveglia immediatamente, come niente fosse. Ciò è piuttosto lontano dalla realtà. In caso di arresto cardiorespiratorio, il paziente riprende coscienza solo a seguito di elettrostimolazione cardiaca. 

Di certo, però, se sappiamo come agire nel modo corretto in questi casi, possiamo davvero salvare la vita di una persona. Dunque, in questo articolo spieghiamo cosa fare in caso di arresto cardiorespiratorio, descrivendo alcune manovre semplici, ma fondamentali.

Saper agire di fronte a un arresto cardiorespiratorio

Quando una persona subisce un arresto cardiorespiratorio sia la sua circolazione sanguigna che la sua respirazione si arrestano. Questo fa sì che l’ossigeno non raggiunga tutte le parti del corpo. Se questa situazione dura oltre i 6-8 minuti il cervello subisce gravi danni.

Ecco perché è importante agire con urgenza. Sfortunatamente, l’80% dei casi hanno luogo fuori dall’ambiente ospedaliero. Di fatto, quasi il 60% di questi avviene in casa della persona colpita. Attualmente, un numero esiguo di persone sa come agire dinnanzi a una simile situazione.

Ciò che bisogna fare in caso di un arresto cardiorespiratorio è offrire a questa persona un supporto respiratorio di sopravvivenza. Vale a dire che bisognerà sostituire le funzioni che ha perso questa persona con l’aiuto di semplici strumenti.

L’idea è mantenere il flusso di ossigeno e la circolazione sanguigna attivi fino all’arrivo dell’ambulanza. Saranno poi i paramedici a occuparsi della stimolazione cardiaca, al fine di salvare il paziente.

Arresto cardiorespiratorio.
Molti casi di arresto cardiorespiratorio si verificano al di fuori dell’ambiente ospedaliero, per strada o in casa.

Cosa fare in caso di arresto cardiorespiratorio?

Per potere intervenire, la prima cosa da fare è saper inquadrare la situazione. Se ci troviamo dinnanzi a una persona che ha perso conoscenza dovremo provare a stimolarla per vedere se riprende i sensi. Dunque, è importante chiamare per nome la persona e scuoterla con determinazione.

Inoltre, bisogna accertarsi di trovarsi in un ambiente sicuro. Ad esempio, se la persona è stesa nel bel mezzo di una strada è fondamentale portarla lontano dal pericolo. L’ideale sarebbe mettersi in contatto con il pronto intervento quanto prima.

Tuttavia, se siete certi che si tratta di arresto cardiaco, non c’è tempo da perdere. Posizionate la persona a pancia in su e la testa leggermente inclinata all’indietro reggendo con una mano la fronte e con l’altra il mento. In questo modo si mantengono le vie respiratorie aperte.

Quando ci si mette in contatto con il pronto soccorso è importante spiegare bene nei dettagli la situazione. Inoltre, bisognerà seguire le istruzioni. Se non siete soli, sarebbe bene che l’altra persona si occupasse di cercare il defibrillatore più vicino.

In genere vengono installati un certo numero di defibrillatori semiautomatici in diversi spazi pubblici. Ad ogni modo, mentre un’altra persona cerca di reperirne uno o in attesa dell’arrivo dell’autombulanza, è necessario iniziare ad applicare le manovre di rianimazione cardiopolmonare.

Uso corretto del defibrillatore.
L’utilizzo del defibrillatore è un passaggio fondamentale per riuscire a rianimare una persona in arresto cardiaco.

Come si esegue una rianimazione?

La rianimazione cardiopolmonare consiste nell’eseguire manovre di compressione del torace e nel ventilare la persona in questione. Per eseguire le manovre di compressione bisogna posizionarsi sopra di lui o di lei. Una volta distese le braccia, andremo a posizionare le mani al centro del suo petto.

Eseguiremo 30 compressioni ritmiche con forza. A quel punto, procederemo inspirando nella bocca della persona che ha perso coscienza per poi espirare l’aria con forza. Il protocollo prevede che l’ideale sarebbe procedere con due ventilazioni e proseguire con le compressioni.

Si tratta di una manovra semplice, ma efficace. Ecco perché è importante che se ad assistere sono presenti più persone i rianimatori si diano il cambio per recuperare le forze. Di certo, imparando a eseguire al meglio queste manovre potremo salvare la vita di qualcuno.


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