Atorvastatina: cos'è e a cosa serve?

L'atorvastatina, come le altre statine, deve la sua efficacia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari all'inibizione competitiva della sintesi del colesterolo.
Atorvastatina: cos'è e a cosa serve?

Ultimo aggiornamento: 27 novembre, 2020

L’atorvastatina è un farmaco che appartiene alla famiglia delle statine. Questi farmaci sono ampiamente utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo al fine di prevenire le malattie cardiovascolari e per trattare la dislipidemia.

L’eccesso di colesterolo è un fattore di rischio per la comparsa di queste malattie, che sono la principale causa di morte nei paesi sviluppati. Tuttavia, non dobbiamo dimenticare che il colesterolo è una sostanza indispensabile per il corretto funzionamento dell’organismo, perché è il precursore di numerosi ormoni.

È dunque fondamentale mantenere i livelli di colesterolo nei margini normali. Un deficit dello stesso può scatenare gravi conseguenze per la salute. È importante seguire attentamente il trattamento stabilito dal medico e le dosi di atorvastatina indicate.

Alla scoperta delle malattie cardiovascolari

Atorvastatina per prevenire malattie cardiovascolari

Come abbiamo appena detto, l’atorvastatina ha l’obiettivo di prevenire le malattie cardiovascolari nei pazienti che presentano un innalzamento dei livelli di colesterolo al di sopra dei valori normali.

Le malattie cardiovascolari sono un insieme di patologie che rappresentano la prima causa di morte nei paesi sviluppati. Fra queste, possiamo citare:

  • Ipertensione cardiovascolare.
  • Insufficienza cardiaca.
  • Infarto del miocardio.
  • Incidente cerebrovascolare o ictus.
  • Patologia vascolare periferica.

È ormai noto che lo sviluppo di queste malattie è associato a una serie di fattori di rischio, che ne aumentano la probabilità di insorgenza. Fra questi fattori, che dobbiamo sempre evitare, si trovano:

  • Fumo: il fumo è responsabile dell’accumulo di sostanze tossiche e dell’insorgenza di numerose malattie. I fumatori corrono il doppio della probabilità di soffrire di una malattia cardiovascolare rispetto a una persona che non fuma.
  • Vita sedentaria: la popolazione dei paesi sviluppati è sempre più sedentaria e svolge sempre meno attività fisica. Così come per il fumo, il mancato esercizio aumenta del doppio le probabilità di soffrire di queste malattie.
  • Cattive abitudini alimentari.

Qual è l’effetto dell’atorvastatina sull’organismo?

L’atorvastatina, come le altre statine, deve la sua efficacia nella prevenzione delle malattie cardiovascolari alla sua capacità di inibire, in modo selettivo e competitivo, l’enzima responsabile della sintesi del colesterolo.

In particolare, ci riferiamo all’enzima idrossimetilglutaril-coenzima A (HMG-CoA) reduttasi. Ha il compito di trasformare la HMG-CoA in mevalonato, che è il precursore dei composti steroli, come il colesterolo.

Inibendo la HMG-CoA reduttasi, l’atorvastatina riduce anche le quantità di mevalonato e, di conseguenza, la quantità di colesterolo immagazzinato nel fegato. È bene sottolineare anche che questo meccanismo influenza anche la regolazione dei recettori dell’LDL, conosciuto come colesterolo cattivo, e la captazione di queste lipoproteine dal flusso sanguigno.

La conseguenza finale di questi effetti è la riduzione di colesterolo cattivo o LDL.  L’efficacia del trattamento è ancora oggetto di studio ed è obiettivo di diversi studi clinici.

Reazioni avverse del trattamento con atorvastatina

Atorvastatina e livelli di colesterolo nel sangue

Anche se generalmente è un farmaco ben tollerato, non è esente dal produrre una serie di effetti collaterali. Si parla di effetti collaterali per indicare tutti quegli eventi che si producono, in modo indesiderato non intenzionale, a causa di un trattamento medicinale.

Le reazioni avverse che sono state descritte in seguito alla somministrazione dell’atorvastatina sono lievi e in genere si normalizzano da sole. In questo senso, tra le più frequenti possiamo menzionare:

  • Disturbi gastrointestinali, come stitichezza, diarrea, flatulenza, dispepsia o dolore addominale.
  • Mal di testa.
  • Nausea.
  • Insonnia.

D’altra parte, esistono anche una serie di reazioni avverse che rappresentano fenomeni meno frequenti causate dal trattamento con atorvastatina. Tuttavia, non tutte sono dovute necessariamente a questo trattamento. fra queste ricordiamo:

  • Iperglicemia e ipoglicemia.
  •  Vertigini.
  •  Trombocitopenia.
  •  Reazioni allergiche.
  •  Alopecia.
  •  Eruzioni.

Conclusione

L’atorvastatina è un farmaco che appartiene alla famiglia delle statine. È utilizzato principalmente per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Non bisogna dimenticare che la migliore prevenzione è seguire uno stile di vita sano, fare sport ogni giorno, seguire un’alimentazione equilibrata ed evitare le cattive abitudini, come il fumo.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Goes, P., Lima, A. P. S., Melo, I. M., Rêgo, R. O. C. C., & Lima, V. (2010). Effect of Atorvastatin in radiographic density on alveolar bone loss in wistar rats. Brazilian Dental Journal. https://doi.org/10.1590/S0103-64402010000300003
  • Fernández de Bobadilla, J., Moreno, R., Fernández, C., Martínez García, A., Sánchez Maestre, C., & Ezpeleta Echevarri, D. (2009). Efecto del tratamiento intensivo con atorvastatina frente a dosis estándar de estatinas en el riesgo de ictus de pacientes con enfermedad coronaria previa. Metaanálisis de cinco ensayos aleatorizados con 25.709 pacientes. Revista de Neurología. https://doi.org/10.33588/rn.4811.2009069
  • Soler, A., Deig, E., Guil, J., Rodríguez-Martín, M., Guelar, A., & Pedrol, E. (2006). Eficacia y tolerancia de la atorvastatina en el tratamiento de la dislipemia secundaria a tratamiento antirretroviral. Medicina Clinica. https://doi.org/10.1157/13091265

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.