
Sin dall’alba dei tempi, l’essere umano ha trovato un modo per esprimersi senza l’uso delle parole. L’isopraxismo -o linguaggio della…
Le persone che raggiungono l'autoconoscenza sanno che la perfezione non è sempre raggiungibile e per questo sono capaci di essere felici, perché si pongono mete realistiche.
Se riusciamo a scoprire chi siamo e come siamo, faremo un importante passo avanti. Con l’autoconoscenza, saremo i veri artefici delle nostre vite e riusciremo a raggiungere il benessere e la pienezza per sviluppare tutto il potenziale che c’è in noi.
Tra le definizioni di felicità, c’è quella di uno stato di benessere, soddisfazione personale e pienezza. In questo stato, la persona si sente grande, piena e in possesso delle capacità necessarie per affrontare qualsiasi situazione.
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Il primo passo consiste nell‘essere consapevoli del fatto che siamo padroni delle nostre vite. In questo modo, ci vedremo come miracoli viventi che formano parte di una natura dinamica, stracolma di abbondanza e possibilità di crescere.
Dobbiamo osservare i nostri pensieri, esserne testimoni, così come delle emozioni e dei risultati che otteniamo. Non dobbiamo giudicarci troppo, ma essere buoni osservatori di ciò che abbiamo dentro e intorno.
Una volta individuati i pensieri negativi, dobbiamo sostituirli per altri alternativi e osservare il loro impatto. Il segreto risiede nella felicità piuttosto che nella paura, vale a dire che, invece di focalizzarci sulle nostre paure, dobbiamo connetterci con la felicità che presuppone essere vivi ed analizzare le nostre capacità.
È stato dimostrato che controllare e gestire le nostre emozioni ci avvicina alla felicità. La nostra felicità può essere misurata attraverso l’interpretazione di ciò che ci succede. Ci succede sempre qualcosa, alcune tristi, altre più allegre, ma la cosa più importante non è ciò che succede, ma come lo interpretiamo.
In questa interpretazione influiscono fattori come la gestione delle emozioni, il modo in cui ci conosciamo e ci muoviamo all’interno della nostra realtà e le circostanze nelle quali ci muoviamo. E, sopratutto, le nostre relazioni.
Essere felici non significa fare ciò che vogliamo in ogni momento, ma amare ciò che facciamo. Dobbiamo per forza cercare ogni giorno di goderci le circostanze nelle quali ci troviamo a vivere.
Bisogna comprendere che il benessere non è sinonimo di felicità, ma che la felicità è un atteggiamento nei confronti di ciò che facciamo. A volte siamo felici quando ricordiamo eventi che abbiamo vissuto con gioia nel passato. È stato verificato che i ricordi di questo tipo modificano la chimica del cervello.
Il segreto della felicità inizia nell’irrigare il nostro cervello di ricordi positivi. In questo modo, ci verranno in mente solo fatti felici che potranno modificare il nostro stato d’animo, grazie alla segregazione della serotonina.
È importante svegliarsi la mattina con un obbiettivo. Non importa se è grande o piccolo, l’importante è averlo: solo così le nostre giornate potranno essere diverse. I pensieri negativi cambiano il nostro mondo interiore.
Per questo motivo, gestire le nostre emozioni e vivere il qui ed ora, ci riempie di ottimismo e genera pensieri positivi. Tali pensieri positivi ci aiuteranno a secernere le endorfine necessarie a modificare in meglio la nostra salute e il nostro ambiente circostante. Inoltre, miglioreranno la vita di coppia.
Tra le parole che cambiano la percezione della nostra vita, troviamo: per favore, grazie e scusa. Tramite il nostro linguaggio, ci manifestiamo al mondo e ci predisponiamo ad affrontare una nuova giornata.
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È importante fissare delle mete poco per volta, vale a dire, visualizzare prima obbiettivi e mete piccole. In questo modo, tramite le piccole cose, si ottengono quelle grandi. Dobbiamo lavorare tutti i giorni per raggiungere mete piccole che ci permettano di arrivare ad un obbiettivo maggiore. L’importante è non perdere l’automotivazione interiore.