Bambini con disturbi del linguaggio: esercizi per aiutarli
I bambini con disturbi del linguaggio devono ricevere aiuto da un professionista e dai genitori. Solo così possono godere di uno sviluppo sano e migliorare nel tempo.
“Ecco un bambino che piange in classe perché i suoi compagni si prendono gioco di lui. Lo deridono perché non sa pronunciare bene parole come terra, burro o torre. Si sente in colpa per qualcosa per cui non dovrebbe provare questa sensazione: essere un bambino a cui risulta difficile pronunciare alcuni termini”.
Non permettete che questa situazione si ripeta con bambini a voi cari. Leggete i seguenti consigli e aiutateli a correggere questi problemi così comuni durante l’infanzia. Bisogna ricordare che un ritardo nel linguaggio non significa per forza un problema negli altri ambiti del suo sviluppo.
Se a un bambino risulta difficile parlare, non significa che è meno intelligente o incapace. Inoltre, è probabile che tali problemi di linguaggio si presentino solo nella tappa infantile.
Anche se è difficile crederlo, adolescenti e adulti che parlano fluidamente possono aver avuto un qualche disturbo da bambini, cosa che non ha impedito loro di svilupparsi e godere di una maturità completamente normale.
Quali esercizi possono aiutare i bambini con disturbi del linguaggio?
1. Schede
Le schede che fanno riferimento ai suoni sono di grande aiuto affinché i bambini imparino a pronunciare correttamente ogni sillaba. La cosa migliore è trasformare questo esercizio in un gioco e ricompensare il bambino quando pronuncia ogni suono in modo corretto.
2. Esercizio allo specchio
L’esercizio allo specchio è molto utile per i bambini che hanno difficoltà a pronunciare parole e suoni. Lo specchio serve per mostrare loro come muovere correttamente la bocca ed emettere il suono che accompagna ogni parola.
3. Ripetizioni
Ripetere più volte le parole è uno dei migliori esercizi per aiutare i bambini con disturbi del linguaggio. Ogni ripetizione deve essere lenta. In questo modo, il bambino la potrà ascoltare e distinguere ogni fonema.
4. Parlare con i bambini
I genitori e gli altri membri della famiglia devono comunicare spesso con i bambini che presentano un ritardo nel linguaggio. In questo modo si favorisce la comunicazione verbale e il bambino ha l’opportunità di sentire parole nuove, impararle e comunicare in modo corretto.
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5. Potenziare il linguaggio
Per potenziare il linguaggio nei bambini, l’ideale è dare loro quello che chiedono solo se dicono la parola giusta e non farlo se ricorrono solo ai gesti. Questo li invita a sforzarsi di usare il linguaggio per ottenere quello che desiderano.
6. Leggere
Leggere è un’ottima risorsa per potenziare il linguaggio dei bambini, poiché permette loro di ampliare il proprio lessico. Con la lettura, imparano a strutturare meglio le frasi e a pronunciare le parole per loro più difficili. I racconti, per esempio, li aiutano a stimolare la creatività e l’immaginazione.
Come diagnosticare i disturbi del linguaggio?
Una delle principali sfide per i genitori è riconoscere se i propri figli hanno disturbi del linguaggio e se hanno bisogno dell’aiuto di uno specialista. Tuttavia, è importante sottolineare che ogni bambino presenta variazioni personali nello sviluppo del linguaggio.
Tra le situazioni che possono aiutare a capire se un bambino presenta difficoltà comunicative, vi sono:
- Se a 18 mesi non ha detto nemmeno una parola, non indica gli oggetti e non ha interesse né intenzione di comunicare.
- Ha 18 mesi e non comprende ordini semplici di massimo tre parole.
- A 2 anni ripete solo quello che sente e non si capisce nulla quando parla.
- A 3 anni non sa formare plurali e non usa i pronomi.
- Se a 4 anni pronuncia male tutte le consonanti, emette suoni nasali e non coniuga i verbi.
Consigli per genitori con figli con disturbi del linguaggio
I genitori devono capire che i figli imparano per imitazione, sentendo le persone accanto a loro. Per questo motivo, bisogna parlare molto con loro, usando un linguaggio semplice e chiaro.
Durante l’allattamento è importante dedicare tempo alla comunicazione verbale con i bambini, insegnare loro segni e imitare suoni e gesti. Allo stesso modo, a partire dai 6 mesi bisogna leggere ogni giorno al bambino.
I racconti con immagini sono ottimi al fine di stimolare le abilità comunicative dei più piccoli. Approfittate del bagnetto o del cambio armadio per rafforzare il linguaggio. Sono situazioni idonee per nominare oggetti, capi d’abbigliamento e parti del corpo.
I genitori e le altre persone dell’ambiente del bambino non devono ridere degli errori fonologici commessi. Lo scherno può causare un grande danno psico-emotivo nei bambini con disturbi del linguaggio.
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