I polmoni sono parte essenziale dell’apparato respiratorio. L’aria che viene introdotta attraverso il naso o la bocca attraversa la trachea, raggiunge i bronchi e, infine, i polmoni.
Durante l’inspirazione i polmoni si riempiono di aria, immagazzinando ossigeno.
Quando l’aria viene liberata, si produce anidride carbonica.
Ma come ha origine il cancro?
Tutto comincia a livello cellulare. Le cellule si dividono per formare nuove cellule in modo che, una volta invecchiate o danneggiate, possano essere sostituite. In alcuni casi, tuttavia, questo processo avviene in modo incontrollato, ovvero vengono prodotte cellule in eccesso. Nasce, in questo modo, il tumore.
Il cancro del polmone non a piccole cellule è il tipo più comune.
Tipi di cancro
Il cancro del polmone non a piccole cellule si classifica in tre sottogruppi, a seconda dell’aspetto delle cellule visibile al microscopio:
Carcinoma a cellule squamose: ha origine a partire da cellule squamose, cioè cellule sottili e piatte simili a squame di pesce. È chiamato anche carcinoma epidermoide.
Carcinoma a grandi cellule: ha origine da cellule grandi di diverso tipo.
Adenocarcinoma polmonare: colpisce le cellule che rivestono gli alveoli e producono sostanze come il muco.
Tipi non comuni: tumore carcinoide pleomorfo, carcinoma polmonare derivante dalle ghiandole salivari e carcinoma non classificato.
Fattori di rischio
Il 90% dei casi di cancro ai polmoni è riconducibile al fumo.
Non bisogna dimenticare che anche il fumo passivo è un fattore di rischio importante.
Inalazione di sostanze tossiche come, ad esempio, l’arsenico, il silicio o il cromo.
Sintomi
Non esiste un quadro clinico specifico nel caso di cancro del polmone.
Si presentano però, in genere, uno o più tra i seguenti sintomi:
Tosse costante o tendente al peggioramento.
Dolore al petto.
Difficoltà respiratorie.
Tosse con perdite di sangue, catarro di colore simile al metallo ossidato.
Esame fisico: il medico controlla lo stato di salute generale del paziente e se sono rilevabili noduli o altri segni insoliti. Vengono prese in considerazione le abitudini, gli antecedenti familiari ed eventuali malattie precedenti.
Prove di laboratorio e biopsia: vengono prelevati campioni di sangue, urina, tessuto e altri materiali biologici.
Diagnostica per immagini: comprende esami quali Tac, risonanza magnetica, Pet.
Test genetici: hanno l’obiettivo di ricercare mutazioni genetiche che possono essere correlate all’insorgere di specifici tipi di cancro.
Nota: l’iter diagnostico deve essere indicato dal medico specialista, dal momento che non tutte le prove sono utili o necessarie, oltre a presentare un certo grado di rischio.
Trattamento
Il trattamento del cancro del polmone cambia a seconda della gravità e dell’area colpita. Prevede:
Chirurgia: viene eseguito un intervento chirurgico allo scopo di rimuovere il tessuto canceroso.
Chemioterapia: consiste in un trattamento farmacologico da assumere per via orale o endovenosa. È il trattamento più utilizzato.
Radioterapia: il cancro viene attaccato per mezzo di radiazioni ad alta energia.
Terapia biologica: prevede l’impiego di farmaci biologici, progettati per bloccare la diffusione delle cellule tumorali in modo mirato.
Prevenzione
Non fumate ed evitate il fumo passivo.
Aumentate il consumo di frutta e verdura.
Fate attività fisica in modo regolare.
Evitate le stufe a legna: le sostanze che vengono rilasciate durante la combustione sono nocive.
Cercate di allontanarvi dalle zone altamente industrializzate.
Riducete il consumo di alcol.
Sottoponetevi ad un controllo medico annuale per rilevare eventuali anomalie.
In una società sempre più globalizzata è comune vivere in ambienti multiculturali con bambini bilingue. Da qui il dibattito sull’opportunità di un’educazione di questo tipo. Ma mentre alcuni accolgono l’idea con entusiasmo, altri temono possa creare confusione nei piccoli. I…