Crosta lattea: tutto quello che c'è da sapere

La crosta lattea non è un'allergia né dipende dalla scarsa igiene. Si tratta piuttosto di un problema estetico che, con le dovute cure, può essere tenuto sotto controllo fino alla sua scomparsa.
Crosta lattea: tutto quello che c'è da sapere

Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2022

La crosta lattea, o dermatite seborroica, è un problema piuttosto frequente nei bambini fino a tre anni d’età, e che in genere si risolve in maniera spontanea.

Ciononostante, è del tutto normale che desti preoccupazione nei genitori. Per tale ragione, in questo articolo condividiamo utili dati sulla crosta lattea.

La crosta lattea

Il termine “crosta lattea” si riferisce a un tipo di dermatite seborroica che si manifesta principalmente nei neonati. Consiste nella comparsa di croste o squame giallastre e spesse sul cuoio capelluto, ma può presentarsi anche in altre parti del corpo.

Oltre a ciò, mentre in alcuni bambini interessa aree circoscritte, in altri può estendersi a tutta la testa, incluse ciglia e sopracciglia.

Neonato con crosta lattea.
La crosta lattea tende a manifestarsi in larga misura sul cuoio capelluto. Si tratta comunque di un disturbo autolimitante che tende a scomparire dopo qualche mese.

Le cause della crosta lattea sono ancora oggetto di studio. Molti ricercatori ritengono tuttavia che possa dipendere dall’eccessiva produzione di sebo da parte delle ghiandole sebacee. Considerato che la seborrea colpisce soprattutto i neonati e gli adolescenti, i fattori ormonali sembrano avere un ruolo importante.

A ogni modo, sussistono anche altri elementi che concorrono al possibile sviluppo di questo disturbo. Tra essi rientrano: climi estremi, pelle grassa, stress, indebolimento del sistema immunitario, ecc.

A seguire riportiamo 6 dati da conoscere sulla crosta lattea, ovvero le riposte alle classiche domande che tutti i genitori fanno in merito a questo disturbo. Lo scopo è fare chiarezza in modo da riservare la giusta attenzione e cure, ma anche tranquillizzare mamma e papà.

Prude? Fa male?

Sebbene il suo aspetto possa indurre a pensare che causi prurito o dolore, in realtà la crosta lattea non provoca simili sensazioni nel bambino.

Un’eventuale irritazione potrebbe dipendere da un’infezione, ma non dalla dermatite seborroica in sé. Si tratta, di fatto, di un problema di natura estetica che, nella maggior parte dei casi, scompare spontaneamente.

La crosta lattea è una reazione allergica?

Test allergologici sul braccio.
È una credenza del tutto infondata. La crosta lattea non è né una reazione allergica né una malattia contagiosa.

È diffusa l’idea che la crosta lattea dipenda da un’allergia alimentare, in particolare al latte. Si tratta, tuttavia, di tesi prive di fondamento.

Come riportato, la dermatite seborroica infantile non è una reazione allergica, ma dipende piuttosto dall’eccessiva produzione di grasso da parte delle ghiandole sebacee.

È contagiosa?

No, non è contagiosa. Non si tratta di un’infezione né è causata da batteri o virus, pertanto non può essere trasmessa ad altre persone.

Sebbene nella maggior parte dei casi scompaia dopo alcuni mesi, in alcuni bambini continua a manifestarsi fino ai 2 o 3 anni d’età. In altri casi, può addirittura ricomparire improvvisamente dopo qualche tempo dalla scomparsa.

Dipende dalla scarsa igiene?

Cura dei capelli del neonato.
Sebbene non dipenda da questioni igieniche, l’uso di una apposita spazzola e di alcuni oli possono agevolarne la scomparsa e prevenire eventuali infezioni.

Come già anticipato, le cause esatte della crosta lattea non sono ancora note. L’ipotesi più probabile è che sia legata all’eccessiva produzione di grasso da parte dell’organismo. Ragione per cui, non dipende dalla scarsa igiene.

Ciononostante, è importante adottare alcune misure per evitare infezioni. Si consiglia, dunque, di far indossare un paio di guanti al piccolo se tende a toccare l’area, mantenere pulite le unghie e usare una spazzola ben pulita.

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Qual è il trattamento della crosta lattea?

Nella maggior parte dei casi non è necessario alcun trattamento specifico. In tal senso, la semplice applicazione di olio di oliva o di mandorle, unitamente a un leggero massaggio sull’area, contribuisce a eliminare le squame. In alcuni casi, potrebbe essere necessario lasciar agire l’olio per qualche minuto per ammorbidirle.

A ogni modo, non si dovranno mai rimuovere le squame grattandole, anche per mezzo di pettini. È meglio lasciare in posa l’olio affinché le ammorbidisca e cadano da sole, gradualmente.

Bisogna consultare un medico?

È sempre importante chiedere consiglio al pediatra quando si tratta di questioni relative alla salute dei bambini. Per tale ragione, anche nel caso della crosta lattea è bene informare il medico affinché possa escludere disturbi di altra natura. Può anche consigliare degli shampoo specifici per neonati oppure oli da applicare.

Visita al cuore del neonato.
In caso di dubbi o complicazioni, è sempre meglio rivolgersi al medico per ricevere una diagnosi e un trattamento del caso.

Bisogna sempre consultare lo specialista nei seguenti casi:

  • La crosta lattea peggiora e si diffonde ad altre parti del corpo, oltre alla testa.
  • La seborrea provoca irritazione e prurito contemporaneamente alla perdita dei capelli.
  • L’area interessata diventa rossa, calda o inizia a trasudare.
  • Oltre alla seborrea, il piccolo presenta aumento di peso.

La dermatite seborroica infantile non è un grave disturbo. Necessita solamente di alcune attenzioni fino a quando non scompare da sé. È comunque importante segnalare la sua presenza al pediatra affinché, oltre a escludere altri disturbi, possa consigliarci professionalmente come trattarla.


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