Disturbo da deficit di attenzione: sintomi e trattamenti

Il disturbo da deficit di attenzione, o ADHD, è più comune nei maschi rispetto alle femmine. Inoltre, sono necessarie una serie di condizioni affinché si possa formulare una diagnosi  
Disturbo da deficit di attenzione: sintomi e trattamenti
Alejandro Duarte

Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Duarte.

Ultimo aggiornamento: 26 novembre, 2020

Il disturbo da deficit di attenzione o ADHD è un disturbo neurobiologico che ha origine durante l’infanzia. Colpisce oltre il 5% dei bambini in tutto il mondo e oltre il 6% dei bambini in Europa. D’altra parte, è un disturbo più frequente nei maschi rispetto alle femmine.

È stato dimostrato che una diagnosi precoce e un trattamento adeguato permettono un’evoluzione positiva. Scopriamo insieme il disturbo da deficit di attenzione.

Cos’è il disturbo da deficit di attenzione?

Le cause

Per via della complessità di questo disturbo, non è stato possibile identificare una singola causa. È considerata un’alterazione eterogenea con diversi sottotipi, derivanti dalle combinazioni dei vari fattori di rischio che agiscono insieme.

Pur non conoscendone le cause esatte, è stato determinato che i fattori genetici e ambientali hanno una grande influenza sullo sviluppo del deficit di attenzione. Questi comprendono fattori prenatali, perinatali e postnatali.

Nel 76% casi l’ADHD è ereditario. Ciò significa che in una popolazione media, il 76% dei fattori legati al disturbo sono legati ai geni e il resto a fattori non genetici.

Infine, è stato dimostrato che i parenti delle persone con questo disturbo neurologico hanno un rischio cinque volte maggiore di soffrirne rispetto agli altri.

I sintomi

Bambino distratto
Il disturbo da deficit di attenzione può influenzare negativamente il rendimento scolastico e sociale.

Il disturbo da deficit di attenzione ha tre sintomi principali: deficit di attenzione, iperattività e impulsività. Questi sintomi si manifestano in misura maggiore o minore a seconda del sottotipo.

  • Il deficit di attenzione predomina nel sottotipo disattento. È più frequente tra le donne e ha un grande impatto a livello accademico.
  • I bambini che soffrono del sottotipo impulsivo, invece, possono essere iperattivi e/o aggressivi.
  • Il sottotipo combinato è il più frequente. Ha un impatto sulle prestazioni complessive.

Per diagnosticare iperattività e impulsività da associare al disturbo da deficit di attenzione, devono essere soddisfatte alcune condizioni:

  • I sintomi devono presentarsi prima dei 7 anni.
  • Devono manifestarsi per almeno 6 mesi.
  • Devono interessare due o più aree importanti della vita del bambino.
  • Hanno un impatto significativo, peggiorando le sue prestazioni in un modo più o meno grave.

Trattamento del disturbo da deficit di attenzione

Trattamento psicologo
La terapia psicologica ha dato e continua a dare risultati positivi nel controllo dei sintomi di questo disturbo e al fine di migliorare le prestazioni scolastiche e sociali del bambino.

Il trattamento del disturbo da deficit di attenzione nei bambini e negli adolescenti differisce a seconda del paziente e della sua famiglia. Ha lo scopo di migliorare i sintomi e ridurre l’insorgenza di altri disturbi associati, dato che, per il momento, non esiste una cura per l’ADHD.

Nei bambini e negli adolescenti con ADHD con ripercussioni moderate o gravi nella loro vita quotidiana, è raccomandato un trattamento combinato. Questo include il trattamento psicologico comportamentale, l’intervento farmacologico e psicopedagogico.

1. Trattamento psicologico

Gli interventi psicologici che si sono dimostrati positivi si basano sui principi della terapia cognitivo-comportamentale. Gli interventi che vengono applicati sono:

  • Terapia comportamentale.
  • Formazione specifica per i genitori.
  • Terapia cognitiva.
  • Formazione nelle abilità sociali.

2. Trattamento psicopedagogico

L’intervento psicopedagogico costituisce un pilastro fondamentale nel trattamento combinato. Ciò andrà dagli interventi volti a migliorare le prestazioni scolastiche del bambino, a quelle volte a migliorare l’ambiente scolastico.

3. Trattamento farmacologico

Con il trattamento farmacologico è possibile ridurre i sintomi intrinseci del disturbo da deficit di attenzione. Il rendimento scolastico e il comportamento del bambino subiranno un miglioramento.

Allo stesso tempo, aumenteranno l’effetto degli interventi psicologici e psicopedagogici. Tra i farmaci più prescritti troviamo il metilfenidato, che è uno stimolante, a differenza di altri come l’atomoxetina.

La realtà del disturbo da deficit di attenzione

Bambino che piange
L’ignoranza nei confronti di questa malattia può influire sull’autostima del bambino.

Sebbene l’incidenza di questo disturbo sia elevata, la verità è che c’è una grande ignoranza al riguardo. A questo proposito, negli ultimi anni sono stati condotti numerosi studi con l’obiettivo di verificare il grado di conoscenza dell’ADHD della popolazione.

I risultati sono stati che solo il 4% delle persone che hanno effettuato il sondaggio conoscevano questo disturbo. Un altro 33% riteneva che l’ADHD dipendesse da un ambiente familiare o scolastico disorganizzato.

La mancanza di formazione, informazione e attenzione su questo disturbo ha conseguenze dirette sui pazienti, sui loro parenti, amici e altre persone vicine. A causa di ciò, la persona subisce stigmatizzazione, insensibilità e mancanza di considerazione da parte di chi le sta intorno.


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