È capitato a tutti di preoccuparsi in alcuni momenti della propria vita, soprattutto in situazioni stressanti o pericolose. Alcune persone, tuttavia, provano un’ansia eccessiva, frequente e difficile da controllare. In questi casi, è probabile soffrire di un disturbo d’ansia generalizzata (GAD) e le persone care vorrebbero offrire il proprio aiuto.
Le persone con questo disturbo si preoccupano eccessivamente delle situazioni quotidiane. Spesso provano disagio anche a causa di circostanze minori, come essere in ritardo a un appuntamento. Ciò genera un significativo deterioramento delle loro relazioni sociali, lavorative e scolastiche.
Per questo motivo è di vitale importanza ricevere un supporto e un trattamento adeguati. Nelle righe che seguono spieghiamo come essere di aiuto a una persona con disturbo d’ansia generalizzata.
Cos’è il disturbo d’ansia generalizzata?
La American Psychological Association definisce questa condizione come provare ansia e preoccupazione eccessive per una serie di eventi. Gli adulti con questo disturbo sono spesso preoccupati per le loro responsabilità lavorative, la salute, le finanze, la famiglia e le faccende domestiche. I bambini e gli adolescenti, invece, tendono a preoccuparsi eccessivamente del loro rendimento scolastico.
Caratteristica di questo disturbo è la difficoltà a controllare l’ansia e la preoccupazione. Allo stesso modo, l’intensità, la durata e la frequenza del disagio sono sproporzionate rispetto all’evento potenzialmente minaccioso.
Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V) afferma che per poter formulare una diagnosi di disturbo d’ansia generalizzata, l’ansia e la preoccupazione eccessive devono presentarsi per un periodo minimo di 6 mesi. Sono inoltre accompagnate dai seguenti disturbi fisici e mentali:
- Irrequietezza, nervosismo o sensazione di essere intrappolati.
- Fatica.
- Difficoltà di concentrazione e insonnia.
- Irritabilità.
- Tensione muscolare.
- Insonnia.
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Come aiutare una persona con disturbo d’ansia generalizzata?
Soffrire di disturbo d’ansia generalizzata provoca sofferenza. Di conseguenza, il supporto delle persone care è essenziale per promuovere il benessere della persona. Tuttavia, molti non sanno come offrire il giusto aiuto.
È normale che la famiglia e gli amici intervengano con l’intento di sostenere la persona, ma talvolta e involontariamente peggiorano la situazione. Per evitare ciò, bisogna tenere conto dei seguenti aspetti.
Scoprire come si sente
Iniziate chiedendo alla persona quali emozioni prova e come si sente. Magari inizialmente risponderà “Sto bene”. Se notate che si sente tesa o agitata, potreste dire che non siete d’accordo, perché non sembra stare affatto bene come dice. L’idea è scoprire cosa sta vivendo e cercare di vedere le cose dalla sua prospettiva.
Ascoltare ed essere empatici
Quando la persona con disturbo d’ansia generalizzata comunica le proprie emozioni, i propri sentimenti e pensieri, evitate di interromperla e di dare consigli non richiesti. In caso di intervento, cercate di dare risposte che siano il più possibile empatiche.
Un errore comune è sottovalutare l’entità della sua sofferenza, cercando di alleviare la preoccupazione con commenti come “tirati su” o “non preoccuparti”. Questo tipo di risposte, anche se prive di cattive intenzioni, minimizzano la situazione.
Riconoscere i suoi sentimenti
Essere empatici vuol dire comprendere, legittimare e convalidare i sentimenti dell’altro. Evitate di incolparlo e di banalizzare quello che prova. Potete farlo dicendo che anche voi avete provato ansia in passato e sapete quanto può essere difficile.
Trasmettere calma e serenità
Un altro errore comune è arrabbiarsi con la persona ansiosa peggiorando il disagio che potrebbe provare. Al contrario, bisogna mantenere la calma e provare a trasmettergli quella sensazione.
Per fare ciò è preferibile parlare con tranquillità, assumere una postura rilassata e farle capire che siamo disponibili ad aiutarla.
Anche chi non soffre di un disturbo d’ansia generalizzato potrebbe provare frustrazione e spossatezza di fronte a questa situazione. Se vi sentite in questo modo, cercate aiuto. È difficile essere una figura di supporto se non si sta bene.
Dare consigli e incoraggiare a cercare un aiuto professionale
Se si tratta di una persona che non ha mai ricevuto cure professionali e diagnosi, l’accompagnamento e il sostegno dei propri cari è fondamentale per fare il primo passo. Fate una ricerca sugli specialisti, psicologi, psichiatri o istituti di igiene mentale, della vostra zona e proponeteglieli.
Se la persona che soffre di disturbo d’ansia generalizzata è riluttante a ricevere aiuto da parte di un professionista, non bisogna mai costringerla a prendere quella decisione. Un modo per convincerla è informarsi sui trattamenti disponibili e mostrargli i benefici che potrebbe trarne per sentirsi meglio.
Accompagnare durante il trattamento
Cercate di offrire il vostro aiuto in modo costante, anche se ha già iniziato a ricevere il supporto di uno specialista. Alcuni studi dimostrano che il sostegno delle persone vicine aiuta i pazienti a sperimentare un maggiore benessere soggettivo.
Far conoscere il disturbo d’ansia generalizzata per aiutare
Ci sono numerose indagini e pubblicazioni su questo disturbo. È bene informarsi e imparare il più possibile sui suoi sintomi, sugli eventuali trattamenti e sulla prevenzione. Più ne sappiamo, meglio gestiremo la situazione e l’aiuto offerto sarà concreto ed efficace.
Aiutare la persona che soffre di disturbo d’ansia generalizzata è importante
Il disturbo d’ansia generalizzata può essere difficile da diagnosticare perché i sintomi non si concentrano su un singolo elemento. Inoltre, il nervosismo è moderato, raramente è cronico e non ci sono attacchi di panico.
In generale, si tratta di uno stato di grande preoccupazione e questo riguarda la maggior parte delle persone. Tuttavia, ci sono notevoli differenze rispetto alla preoccupazione ordinaria. Questa è meno grave ed è possibile metterla da parte per occupandosi di altre cose più immediate.
Al contrario, la preoccupazione patologica è difficile da controllare e inizia senza una causa apparente. Mentre alcuni pazienti con GAD possono descrivere ciò che li rende nervosi, altri non ci riescono.
Molte persone convivono con i sintomi per anni senza cercare un aiuto professionale. Forse perché non gli appare così grave. Tuttavia, l’assistenza clinica è essenziale per raggiungere il benessere.
Bibliografia
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