Evitamento emotivo: cos’è e come superarlo?

Le emozioni mirano a fornirci una serie di informazioni sul nostro mondo interiore. Se decidiamo di ignorarle, potremmo non renderci conto di ciò che sta accadendo.

Evitamento emotivo: cos'è e come superarlo?

In più di un’occasione vorremmo essere come le tartarughe, per poterci nascondere sotto il guscio e aspettare che la tempesta passi. L’evitamento emotivo ci porta a credere che il “far finta di niente” sia una soluzione.

Tuttavia, si tratta di “guardare senza vedere”. Cioè, sappiamo che è successo qualcosa, ma non vogliamo riconoscerlo, né tantomeno affrontarlo. Naturalmente, agire in questo modo non funziona, oppure comporta delle conseguenze. Quali?

Che cos’è l’evitamento emotivo?

L’evitamento emotivo potrebbe essere considerato un meccanismo di difesa che ci porta a negare le emozioni che proviamo in una determinata situazione. Tuttavia, ciò che può iniziare come un modo per preservarci, finisce per ritorcersi contro di noi, poiché ci lascia senza risorse e senza la possibilità di agire.

Dal momento che le emozioni sono una risposta naturale, necessaria e adattiva del nostro organismo per fornirci determinate informazioni, cercare di evitarle è un “attacco” a noi stessi. Significa ignorare ciò che – da solo – il corpo ci sta già comunicando in qualche modo.

È un modo disadattivo di rispondere a un problema. Nell’immediato, forse evitiamo un brutto momento, una tensione o un imbarazzo. A lungo termine, però, interiorizzeremo la frustrazione o il disagio e rafforzeremo più e più volte il messaggio secondo cui non siamo in grado di agire. Alla fine, non facciamo altro che rafforzare la paura iniziale.

Evitamento emotivo: cos'è e come superarlo?
L’evitamento emotivo ci impedisce di riconoscere le emozioni nel momento presente e genera conflitti a medio e lungo termine.

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Conseguenze dell’evitamento emotivo

Uno studio condiviso dall’International Journal of Psychotherapy Practice and Research afferma che l’evitamento emotivo ha conseguenze sulla salute fisica e mentale. Diventa un ostacolo al raggiungimento di uno stato di benessere. Ecco alcuni dei suoi effetti.

  • Possono comparire macchie della pelle, malattie psicosomatiche e disturbi del sonno.
  • Si generano azioni “compensative”, ma con poco o nessun senso. Ad esempio, passiamo molto tempo sui social network o davanti alla tv per evadere e non pensare al problema che ci preoccupa.
  • Impoveriamo il nostro mondo emotivo. Le nostre risposte diventano stereotipate, automatiche, con un tono emotivo inadeguato e poco legato a ciò che proviamo realmente. Questo non solo danneggia noi stessi, ma interferisce anche con le nostre relazioni.
  • Costruiamo “maschere” di persone che non siamo, per non voler entrare in contatto con ciò che sentiamo. In questo modo, finiamo per essere compiacenti nei confronti degli altri e ci lasciamo guidare dalle loro emozioni, ma scartiamo le nostre.
  • Perdiamo occasioni per divertirci, per conoscerci o per “donarci” agli altri. In certe situazioni, smettiamo persino di andare in alcuni luoghi, quando temiamo che le nostre emozioni si “scatenino”.
  • D’altra parte, ci impedisce di porre dei limiti. Cercando di evitare il conflitto, non siamo chiari con gli altri, quindi la situazione che ci preoccupa può ripetersi più volte.

Superare l’evitamento emotivo

Come spiegato in un articolo pubblicato su Psychotherapy Academy, è della massima importanza affrontare il problema dell’evitamento emotivo. Innanzitutto, è necessario identificare e confermare le emozioni per poterle gestire. Vediamo in dettaglio alcune strategie.

Riconoscere i sentimenti

Iniziate ad ammettere ciò che provate. Fate un lavoro di brainstorming su queste emozioni, non scartatene nessuna. Date loro un nome: rabbia, collera, impotenza, senso di ingiustizia, frustrazione e così via.

Fare esercizi di respirazione

Potete anche prendervi qualche minuto per respirare. È un modo per calmarci ed evitare che l’emozione ci travolga. Come spiega una ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology, questa strategia aiuta a mitigare lo stress e l’ansia riducendo i livelli di cortisolo.

Accettare le emozioni

Dopo aver dedicato qualche minuto alla respirazione, è bene lasciarsi andare alle emozioni e accettarle. Non giudicate voi stessi come “sentimentali”, “incompetenti”, “sciocchi” o qualsiasi altra etichetta.

Pensare a come utilizzare questa emozione

Il passo successivo è pensare a cosa si può fare con questa emozione. Si tratta di cercare delle possibilità di risposta a ciò che si prova. Ad esempio, se vi sentite arrabbiati con un amico a causa di un commento offensivo, cosa potreste fare? In che modo vi sentireste a vostro agio? Analizzate i pro e i contro e poi ” tracciate” diversi piani e scegliete quello che vi fa stare bene.

Riconoscere il potere delle emozioni

D’altra parte, è importante scartare il luogo comune secondo cui mostrare le emozioni sia sinonimo di debolezza. Al contrario, vivere le emozioni aumenta la forza e la conoscenza di sé.

Ricordate, potete imparare dalle emozioni, interpretare il messaggio che vogliono darvi e usarle per trovare una soluzione o un’alternativa.

Non etichettare le emozioni come negative

È importante anche smettere di etichettare le emozioni come negative. Meglio accettarle come scomode o disfunzionali. È naturale che emergano e si facciano sentire, perché indicano che qualcosa non vi piace.

Convalidare e riconoscere le emozioni

Scegliete un modo per dare spazio alle vostre emozioni e riconoscerle. Ad esempio, potete tenere un diario delle emozioni, in cui scrivete come vi sentite e cosa fate al riguardo. Si può anche trovare un modo creativo per accettarle e trasformarle, attraverso la narrazione, l’arte e così via.

Evitamento emotivo: cos'è e come superarlo?
Per superare l’evitamento emotivo è necessario fare una pausa per accettare, convalidare e affrontare ciò che si sta vivendo

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L’evitamento emotivo, l’elefante nella stanza

Più cerchiamo di evitare un’emozione, più ci incateniamo ad essa. In altre parole, se ci sforziamo di evitare di pensare a qualcosa, più gli diamo corpo ed entità, più diventa presente e più consuma energia.

L’evitamento emotivo è la polvere sotto il tappeto, ben coperta, ma in ogni caso presente.

Dobbiamo imparare ad essere coraggiosi e accettare ciò che ci sta succedendo. Cercare di convivere in modo temporaneo con il disagio e la sofferenza che questa emozione genera in noi, ma poi avere il coraggio di invertire la rotta ed elaborarla. Questa è la cosa più sana da fare per la nostra salute fisica e mentale.

Bibliografia

Tutte le fonti citate sono state attentamente esaminate dal nostro team per garantirne la qualità, affidabilità, rilevanza e validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.

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