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Fare visita a un paziente in ospedale: 5 consigli da seguire
· 29 Novembre 2017
L'igiene è una delle regole fondamentali quando si fa visita a un paziente in ospedale, dato che nell'ambiente ospedaliero circolano già abbastanza microrganismi
“Parlate a bassa voce”, “aspettate fuori” e la famosa “l’orario di visita termina alle sei”. Forse l’ospedale è una delle istituzioni più severe dal punto di vista normativo, ma ogni disposizione ha una spiegazione logica. Come comportarci quando andiamo a fare visita a un paziente ricoverato in ospedale?
I centri di assistenza medica stabiliscono con le loro norme una forma di convivenza armoniosa tra medici, pazienti e familiari. Lo scopo? Mantenere l’ordine nei momenti di confusione.
Quello che molti non sanno è che tra le regole imposte dagli ospedali vi è l’attenzione, fisica e psicologica, dei ricoverati e dei visitatori.
Questi consigli possono essere di grande aiuto quando andiamo a fare visita a un parente o a un amico in ospedale.
Consigli per quando andiamo a fare visita a un paziente ricoverato
1. Parlare a bassa voce
Sembra una cosa semplice, ma il silenzio nelle strutture ospedaliere è fondamentale per la guarigione e il recupero dei pazienti e per il lavoro del personale medico.
Chiasso e grida possono distrarre un chirurgo dal suo lavoro con danni terribili per il paziente.
Senza contare il fatto che molti pazienti vengono ricoverati per problemi cardiaci, dunque alterare la quiete dell’ambiente in cui riposano potrebbe essere fatale per loro.
Essendo quella del silenzio una regola generale di qualsiasi centro di assistenza medica, la cosa migliore è adottare un atteggiamento prudente e collaborativo fin dall’inizio.
È fondamentale contribuire all’armonia dell’ambiente ospedaliero.
Le cliniche e gli ospedali sono spazi chiusi che ospitano un gran numero di persone affette da virus, infezioni e batteri di diverso tipo.
La pulizia è un tratto distintivo, ma la natura di questi posti si presta comunque al possibile contagio di malattie.
La cosa più prudente è adottare misure igieniche preventive quando si va a fare visita al parente ricoverato.
Bisogna subito disinfettarsi le mani con alcol o con dell’igienizzante liquido prima di toccare un paziente.
Conviene evitare di toccarsi altri parti del corpo, bocca o naso prima di rilavarle.
Non è una cattiva idea disinfettare anche il telefono quando si arriva in ospedale e aspettare di uscire dall’ospedale prima di mangiare qualcosa.
L’obiettivo di tutte queste strategie è di impedire la trasmissione o la ricezione di patologie contagiose.
3. Evitare le controversie
Le sale di attesa si popolano di visitatori che conversano mentre aspettano. È necessario mantenere un tono amichevole nell’interazione ed evitare le tematiche che potrebbero sollevare tensioni.
Una regola d’oro quando si fa visita a una persona ricoverata è quella di non parlare di argomenti politici, religiosi o simili che rischiano di alimentare dibattiti e reazioni conflittuali all’interno dell’ambiente ospedaliero.
Anche le controversie familiari possono causare litigi affatto benaccetti in ospedale.
Preoccuparsi della salute di una persona cara vuol dire evitare ira, paura, frustrazione e nervosismo. L’ideale in questi casi, è parlare tranquillamente e favorire l’ascolto attivo.
4. L’ospedale non è un luogo adatto ai bambini
I centri di assistenza medica sono freddi, noiosi e silenziosi. In generale, i bambini non amano i posti che vengono descritti con questi tre attributi.
La situazione tende a essere ancora più complicata quando i bambini sono obbligati a stare buoni in ambienti così rigidi. A meno che i bambini non attendono di essere visitati, conviene lasciarli a casa con la baby-sitter o con un famigliare.
Il rischio di contrarre un virus è molto più elevato nei bambini rispetto agli adulti. Inoltre, i bambini non si preoccupano di lavarsi le mani ogni volta che toccano qualcosa.
In aggiunta, ci sono molte probabilità che i bambini si annoino. Cominceranno ad adottare comportamenti inadeguati per una sala d’attesa o per la stanza di un paziente. Ad esempio gridano, corrono o saltano.
5. La pazienza è fondamentale
Una cosa è preoccuparsi, un’altra, ben diversa, è infastidire. Verificare ogni 20 minuti le condizioni di salute di un paziente non lo farà migliorare.
Anzi, questo atteggiamento innervosirà i medici, che dovrebbero mostrarsi sereni e chiari.
Pensate che un solo medico può occuparsi di 8 o 10 pazienti in una notte, ecco perché vanno di continuo da una stanza all’altra.
Bisogna evitare anche di fare pressione alle infermiere perché realizzino un determinato trattamento o facciano da tramite con i medici.
Il personale di un ospedale o una clinica pretende solo un po’ di pazienza da parte dei visitatori, così da non sconvolgere l’armonia e la metodologia alla base del loro lavoro.
Seguire questi semplici regole vi aiuterà a contribuire all’ordine e alla tranquillità di cui i pazienti hanno bisogno per riprendersi. Ricordatevene quando dovete fare visita a un paziente.
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